di Raimondo Giustozzi
L’Unità Pastorale S. Pietro – Cristo Re di Civitanova Marche, arcidiocesi di Fermo, organizza per venerdì 24 novembre 2023, alle 21,15, presso la sala dell’oratorio Cristo Re, via G. Matteotti, Civitanova Marche, l’ottavo incontro sul tema Testimoni di fede, pace e giustizia. Gli incontri precedenti, distribuiti nell’arco di più anni, hanno riguardato: San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova, San Filippo Neri, don Tonino Bello, don Primo Mazzolari, Chiara Lubich, don Lorenzo Milani. Al centro di questo ottavo incontro è la figura di Santa Caterina da Siena.
Il programma della serata prevede la visione iniziale di alcune brevi sequenze prese dal film “Io Caterina” del 1957. La vera natura di Caterina è fuoco. Le sue preghiere non sono il frutto di vanagloria, come sostengono i suoi accusatori. “Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui”. Amare Dio e l’umanità sofferente diventa una sola cosa per Caterina da Siena.
Suor Maria Elena Ascoli, domenicana della Congregazione romana, docente di spiritualità cateriniana, relazionerà sul tema Caterina da Siena, mistica dell’incontro, titolo, per altro, di un suo libro, considerato dai critici uno dei più bei saggi sulla santa senese.
Emilia Bacaro, voce recitante, leggerà alcune lettere di Caterina da Siena, indirizzate agli uomini e alle donne del proprio tempo, regine, papi, uomini di governo.
Maria Cristina Domenella, voce solista, canterà l’inno a Santa Caterina patrona d’Italia: “In gloria di Siena e d’Italia.
Don Mario Colabianchi, parroco dell’Unità Pastorale San Pietro – Cristo Re, introdurrà la serata.
Aldo Caporaletti, promotore culturale e curatore di tutti gli otto incontri dedicati al tema Testimoni di fede, pace e giustizia coordinerà la serata.
Tutti sono invitati ad intervenire, venerdì 24 novembre, alle ore 21,15, presso il salone dell’oratorio della chiesa di Cristo Re. I testimoni del passato sono di lievito per costruire percorsi di fede, pace e giustizia validi per il nostro presente e per il futuro di tutti. “Da santa Caterina noi apprendiamo la scienza più sublime: conoscere e amare Gesù Cristo e la sua Chiesa. Nel Dialogo della divina Provvidenza, ella, con un’immagine singolare, descrive Cristo come un ponte lanciato tra il cielo e la terra. Esso è formato da tre scaloni costituiti dai piedi, dal costato e dalla bocca di Gesù. Elevandosi attraverso questi scaloni, l’anima passa attraverso le tre tappe di ogni vita di santificazione: il distacco dal peccato, la pratica della virtù e dell’amore, l’unione dolce e affettuosa con Dio” (Papa Benedetto XVI).
“Il rimanere costantemente, come più volte Caterina ricorda, nella verità del proprio essere nulla per se stessi e di essere solo in Lui è il segreto della permanenza nella cella del cognoscimento di sé, quell’apice o profondità dell’animo in cui l’incontro contemplativo, se non sempre attuale, rimane in modo abituale vivo e operante per noi e anche quale sorgente delle nostre iniziative” (Bernardino Prella, domenicano).
Raimondo Giustozzi
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