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Mons. Luigi Bettazzi, Padre Conciliare, profeta di Pace

1024-1538_2858131di Raimondo Giustozzi

L’Unità Pastorale “San Pietro – Cristo Re” di Civitanova Marche, Arcidiocesi di Fermo, dedica un grato ricordo alla figura di mons. Luigi Bettazzi, padre conciliare e profeta di pace, venerdì 10 maggio 2024, ore 21,15, presso la sala parrocchiale “don Lino Ramini”, via del Timone 14, Civitanova Marche. Il convegno è articolato secondo la seguente scaletta: Video intervista a mons. Lugi Bettazzi (2022), curata dalla redazione di Famiglia Cristiana, presentazione del libro – testamento spirituale di mons. Luigi Bettazzi A tu per tu con Dio (Edizioni Dehoniane Bologna).

Interverranno: il dott. Luigi Accattoli, scrittore, già vaticanista dei quotidiani: La Repubblica e Il Corriere della Sera. All’inizio del proprio intervento ricorderà il collega Carlo Di Cicco, autore della postfazione del libro, invitato alla presentazione dello stesso, ma deceduto il 15 aprile 2024. Il professore Sergio Paronetto, saggista, già vicepresidente di Pax Christi e presidente del Centro Studi, amico di mons. Bettazzi, porterà il proprio contributo per la conoscenza del grande testimone di pace, fede e giustizia. Il dott. Fulvio Fulvi, redattore dell’Avvenire, per gli interni, coordinerà l’incontro. Don Mario Colabianchi, parroco dell’Unità Pastorale “San Pietro – Cristo Re”, introdurrà il convegno. Aldo Caporaletti, curatore degli incontri di riflessione spirituale, presenterà gli ospiti e l’articolazione della serata.

Alienum est a ratione, bellum”. La guerra è fuori dalla ragione, fuori di testa, è roba da persone disturbate mentalmente. È un’espressione usata da Giovanni XXIII nell’enciclica Pacem in terris (1963), dove si afferma che qualsiasi guerra non può mai portare alla pace: “Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può costruire soltanto nella vicendevole fiducia” (Giovanni XXIII, disarmo, Pacem in terris). Mons. Luigi Bettazzi, ultimo vescovo italiano che aveva partecipato direttamente ai lavori del Concilio Vaticano II, è stato nel corso della sua lunga vita (26 novembre 1923 – 16 luglio 2023) testimone di verità, di giustizia e di amore fraterno. “Le ansie e gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non vi trovi eco nel loro cuore” (Gaudium et spes). Mons. Bettazzi aveva fatto suo questo appello della Chiesa.

La guerra è pura follia. La vera risposta a qualsiasi conflitto è alimentare la mentalità non violenta, impegnarsi veramente in azioni diplomatiche e promuovere interposizioni anche a conflitto in corso. Don Luigi Bettazzi, don Tonino Bello, don Albino Bizzotto e altri “cinquecento pazzi”, così definiti nel libro testamento spirituale di don Bettazzi “A tu per tu con Dio”, nel dicembre 1992, salparono dal porto di Ancona per attraccare a quello di Spalato ed entrare come messaggeri di pace a Sarajevo, assediata dalle truppe serbo – bosniache. Don Tonino Bello, prima di partire per Ancona, diceva al proprio amico Domenico Cives, suo medico curante: “Non possiamo continuare a organizzare convegni e tavole rotonde sul nobile tema della pace e, nello stesso tempo, restare inerti ad assistere alle mattanze che si vanno compiendo ai danni di povera gente” (Domenico Cives, Parola di uomo, Tonino Bello un vescovo per amico, pag. 110, San Paolo, quarta edizione, 2004).

“Il profeta è morto, viva il profeta. Accattivante il ricordo del vescovo Luigi Bettazzi e il suo appello per osare la pace, tracciato al suo funerale e sulle pagine della stampa che conta. Ma i profeti non sono fatti per piacere, né per restare nella bara. Neppure se ornata dalla bandiera arcobaleno della pace. È sulla loro eredità, pungolo continuo delle coscienze, che si misura ipocrisia e sincerità nel dolore per la perdita. A Bettazzi è capitato quanto già visto per don Tonino Bello, l’altro vescovo presidente di Pax Christi, che lo seguì e ne condivise l’amore sincero e scomodissimo per la pace e come modo migliore e veritiero di stare dalla parte degli ultimi secondo l’esempio di Gesù di Nazaret” (Carlo Di Cicco, postfazione, in “A tu per tu con Dio”, Luigi Bettazzi, pag.85, Edizioni Dehoniane Bologna, 2023).

Luigi Accattoli è giornalista, scrittore e conferenziere. Nato a Recanati (MC) nel 1943, vive a Roma. Dal 1975 al 1981 ha lavorato alla Repubblica, dal 1981 al 2009, anno del suo pensionamento, è stato il “vaticanista” del Corriere della Sera. Negli anni dell’università ha fato parte delle Presidenza Nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI). Collabora alla rivista Il Regno dal 1973.

È autore del volume Giovanni Paolo II. La prima biografia completa, San Paolo 2006. Altre pubblicazioni: Cerco fatti di Vangelo. Inchiesta di fine millennio sui cristiani d’Italia, SEI 1995; Quando il Papa chiede perdono. Tutti i mea culpa di Giovanni Paolo II, Leonardo 1997 (tradotto in otto lingue e ripubblicato negli Oscar Mondadori); Vaticano. Vita quotidiana nella città del Papa, Arsenale Editrice 1998 (tradotto in quattro lingue); Islam. Storie italiane di buona convivenza, EDB 2004.

Gli argomenti della sua attività di conferenziere sono: I mass media, la famiglia, la vita cristiana. Questi temi sono trattati nei volumi: Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (EDB 1999, otto ristampe); Dimmi la tua regola di vita. Cinque tracce dell’avventura cristiana nella città mondiale (EDB 2002); Il Padre nostro e il desiderio di essere figli. Vademecum di un giornalista per abitare a lungo nella preghiera di Gesù (2005). È autore di un blog molto seguito in Rete: www.luigiaccattoli.it

Sergio Paronetto ha insegnato presso l’Istituto Tecnico “Luigi Einaudi” di Verona, dove coordina alcune attività di educazione alla pace e ai diritti umani. Tra il 1971 e il 1973 è in Ecuador, dove presta il servizio civile alternativo al militare con un gruppo di volontari di Cooperazione internazionale (Coopi). L’obiezione di coscienza al servizio militare gli viene suggerita dalla testimonianza di don Primo Mazzolari, di don Lorenzo Milani e di Martin Luther King. In Ecuador opera, prima nella selva amazzonica presso gli indigeni Shuar, poi sulla Cordigliera assieme al vescovo degli Indios (Quechua) Leonidas Proaño con cui collabora in programmi di alfabetizzazione secondo il metodo del pedagogista Paulo Freire. Negi anni ’80 è conigliere comunale a Verona, agisce nel Comitato veronese per la pace e il disarmo e in gruppi promotori delle assemblee in Arena, suscitate dall’Appello dei “Beati i costruttori di pace”. In queste assemblee incontra o reincontra Alessandro Zanotelli, don Tonino Bello, padre Ernesto Balducci, padre David Maria Turoldo, Desmond Tutu, Rigoberta Menchù, Perez Esquivel, Beyer Naudé e tanti testimoni di pace. Negli anni ’90 aderisce a Pax Christi (che aveva già conosciuto negli anni Sessanta) di cui è stato vicepresidente e presidente del Centro Studi. Fa parte del Gruppo per il Pluralismo e il Dialogo, del comitato scientifico dell’istituto di Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Verona, della redazione di “Mosaico di pace” e “Note mazziane” e ultimamente del Sinodo diocesano di Verona. Ha contribuito a fondare il cartello veronese “Nella mia città nessuno è straniero”. Tra i libri di Sergio Paronetto, sono da ricordare: La non violenza dei volti, Forza di liberazione, editrice Monti, Saronno, Varese, 2004, Papa Francesco, il coraggio della non violenza, Edizioni La Meridiana, 2023, Ascetica dell’uomo d’azione, Castelvecchi, 2015, Un’eredità che viene dal futuro: don Tonino Bello, edizioni La Meridiana, 2018, Amare il mondo. Creare la pace. Papa Francesco e Tonino Bello, Edizioni la Meridiana, 2015, Tonino Bello maestro di non violenza. Pedagogia, politica, cittadinanza … Paoline Editoriale libri, 2012, Papa Francesco: l’uomo più pericoloso al mondo, Edizioni La Meridiana, 2020, Primo Mazzolari e Tonino Bello. L’inquietudine creativa della pace, MnM print edizioni, 2018, Pace nuovo umanesimo. Dal Concilio Vaticano II a papa Francesco, Libri | Religione e spiritualità, Cittadella, 2015

Fulvio Fulvi, 65 anni, giornalista e scrittore, nato nelle Marche, vive e lavora a Milano dal 1996. Dopo esperienze in radio private, quotidiani (Il Messaggero, Il Mattino dell’Alto Adige), mensili (Bell’Italia e Traveller) e settimanali (Di Tutto), dal 2010 lavora nella redazione di Avvenire, dove, agli interni, si occupa di cronaca e problemi sociali. Scrive saggi di storia del cinema. Tra i titoli: Poliziotti senza paura. Stelvio Massi e il cinema d’azione (Il Foglio Letterario, 2010), Il desiderio nasce dallo sguardo. Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme (Unmondoaparte, 2012, post – fazione di Alessandro Zaccuri), Maurizio Merli. Il poliziotto ribelle (Bloodbuster editore, 2014), Il vero volto di don Camillo. Vita & Storie di Fernandel (Ares Edizioni, 2015, prefazione di Tatti Sanguinetti), Lo spirito di Giulietta Masina, storia di un’antidiva (La Fronda, 2021, prefazione di Goffredo Fofi). Per la sua attività di saggista ha ricevuto nel 2015 il premio giornalistico “Gold Media Marche” promosso dal Centro Studi “Giuseppe Giunchi” e nel 2021 il Premio “Bronzi di Riace”, organizzato dalla Pro Loco di Reggio Calabria.

Raimondo Giustozzi

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