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Italia Nostra. Chi difende i cittadini di Ancona?

Comunicato Stampa2018-10-03-18-40-11-_DSC5258

Sugli organi di informazione negli ultimi giorni é comparsa una lunga lista di interventi da parte di
alcuni gruppi ed operatori economici del porto che si ergono a difesa dell’interesse di Ancona e dei
suoi cittadini. Purtroppo, spesso tali interventi contengono affermazioni non vere, come le
seguenti:
1. Chi non vuole le crociere al Molo Clementino non vuole le crociere in Ancona. FALSO!
Le Associazioni Ambientaliste hanno proposto lo spostamento del porto commerciale verso la
Banchina Marche con la realizzazione della penisola, richiesta avanzata ufficialmente nel 2021 in
un incontro con il presidente AP Garofalo. Quindi rappresenta una vittoria dei cittadini, oltre ché
nostra, la inclusione della “penisola” nella programmazione della AP, che raccoglie anche il
consenso della Confindustria. Le crociere possono continuare a venire in Ancona – ma NON al
Molo Clementino – come stanno continuando a fare e come hanno fatto finora, magari
ormeggiando presso la Banchina Marche come avvenuto nel 2022.
2. Per realizzare la penisola ci vorranno 20 anni! FALSO!
In verità lo studio di fattibilità è del 2012 e porta la firma anche dell’ex assessore al porto della
precedente amministrazione che, se si fosse impegnata negli ultimi dieci anni su questo progetto,
avrebbe già realizzato la penisola. I tempi di realizzazione della penisola dipendono dalla velocità
con la quale si vogliono fare le cose e dalla capacità degli amministratori. Certamente negli anni la
Autorità portuale non ha brillato per operatività se ancora stiamo ad aspettare il completamento
della Banchina Marche.
3. L’interesse di Ancona è vendere al meglio ai crocieristi la propria bellezza facendoli
sbarcare sul Molo Clementino. FALSO!
L’interesse degli anconetani è riappropriarsi del porto storico e realizzare il water front liberando il
porto storico non solo da inquinamento, TIR, autovetture (come era previsto dalla prima giunta
Mancinelli) ma anche di liberare tutto il porto dalle reti di Schengen. Ciò significa ridurre le morti
per inquinamento e finalmente effettuare una grande operazione urbanistica ed economica per
ridare vita ad Ancona.
Quindi se le crociere, in attesa della penisola, possono comunque continuare ad accedere al porto
in Ancona, – ma non sul Molo Clementino – non si capisce perché alcuni soggetti economici (che
continueranno come oggi ad operare e a guadagnare sulle crociere) stiano buttando “in cagnara”
una questione troppo importante per l’interesse dei cittadini che non può essere appaltata a MSC
o ad altri aziende crocieristiche. L’allergologo prof. Bonifazi, in base al PIA commissionato dalla
precedente Amministrazione, afferma che l’attracco delle GRANDI NAVI presso il Molo
Clementino porterebbe ulteriore inquinamento, aumentando il numero di morti premature (più di
110 all’anno) causate anche dagli scarichi delle navi nel porto dorico.
Il Sindaco di Ancona, responsabile della salute dei cittadini, si è già detto contrario al progetto
voluto dall’Autorità Portuale e dalla precedente amministrazione. Si tratta di un progetto
rimaneggiato, dopo una prima NON approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente che deve
ancora dare un parere definitivo. Secondo noi quel progetto andava bocciato sin da subito, per
evidente insostenibilità economica, ambientale e sociale e in contrasto con i vincoli architettonici e
paesaggistici. Vogliamo credere che il Sindaco, indipendentemente dall’esito della VIA, anteporrà
nelle sue scelte la tutela della salute dei cittadini e dei valori storico culturali della città agli
interessi economici di pochi.
Associazione Culturale Ankon nostra, Comitato Porto Storico Ancona, Italia Nostra
Ancona, Mezzavalle Libera, APS Portonovo per tutti, Salviamo il Paesaggio

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