Con umorismo ed empatia, la coreografa Silvia Gribaudi eleva le concezioni di imperfezione umana a forma d’arte mercoledì 31 gennaio al Teatro Persiani di Recanati con Graces, spettacolo pluripremiato e “Produzione Italiana dell’anno” nel 2019 per il Premio Danza&Danza, proposto nella stagione realizzata dal Comune di Recanati con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiC.
Con i mezzi della danza contemporanea, Silvia Gribaudi, dotata per l’ironia, l’autoironia, il sarcasmo, tratta abilmente, con mano leggera e forte, le tante contraddizioni sul tema bifronte della “bellezza della bruttezza” e della “bruttezza della bellezza”, che appassiona la nostra società occidentale.
Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova
realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus – Aglaia, Eufrosine e Talia – erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena tre corpi maschili, tre danzatori – Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo – dentro a un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.
Graces è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker)
che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.
Informazioni Teatro Persiani 071 7579445, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket (anche on line). Inizio spettacolo ore 21.15.
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