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Non si uccide il primo che passa. L’estate rovente di Contrera

christian-frascelladi Valerio Calzolaio

 

Christian Frascella
Noir
Einaudi Torino
2023
Pag. 313 euro 18
Valerio Calzolaio

Torino, Barriera di Milano. Inizio luglio 2023. Contrera lo avete presente ormai,
no? Non si è mai spostato dal quartiere, padre locale glorioso sovrintendente di
polizia; ha fatto gloriosamente parte della categoria degli irriconoscenti
cornificatori e l’ex moglie Anna è via di testa (perdipiù dopo aver perso il
bambino il dicembre scorso, concepito con lui in una notte alcolica); la figlia
16enne Valentina non lo sopporta, se ne va dai nonni materni e gli ingiunge di
assistere la madre; fuma Camel e continua a bere una Corona dietro l’altra,
ubriacandosi senza accorgersene; vive solo e malandato in uno scassato
camper davanti casa della bella sorella Paola e degli affettuosi nipoti studenti
dopo che l’odioso cognato Ermanno (forse pure lui cornificatore, occorre
indagare) ha messo fine all’ospitalità; non ha una casa, un ufficio,
un’innamorata, un conto in banca, una macchina (casomai gira con la Suzuki di
Paola); uno e settantatre, sguardo perso, ghigno ebete, barba lunga, lo
conoscono tutti e tutti sanno che è un ex sbirro mandato via; farebbe talora lo
scalcagnato investigatore privato in nero per cento euro al giorno più le spese,
scontabili; s’annoia. Un bel giorno la sorella gli procura una cliente: Giulia
convive da anni con Enzo, da qualche mese lui è cambiato, torna a casa tardi
dal lavoro in fabbrica con la scusa degli straordinari, è stato promosso
caposquadra e appare felice, ma sembra pensare ad altro (o altra), non la
cerca più: frequenta un’amante e sta forse per lasciarla? Continuamente
distratto Contrera prova a seguirlo con l’aiuto di Giorgia, minuta splendida
cameriera nera e flessuosa di un pub ben frequentato, cintura marrone di Krav
Maga (una volta gli ha rotto il braccio). Solo che a tarda notte Enzo viene
ucciso, nella sua Cinquecento rossa con a bordo una prostituta, appare subito
anche la mafia nigeriana e l’omicidio sembra comunque proprio pianificato.

L’ottimo scrittore Christian Frascella (Torino, 1973) vive ormai a Roma e
ambienta a Barriera (più che a Torino, il resto della città non appare mai)
anche questa quinta avventura della fortunata serie (2018, 2019, 2020. 2022)
dedicata al mitico Contrera. La narrazione è in prima persona al presente, il
flusso di pensieri, sogni, azioni, reazioni, incontri, dialoghi del protagonista,
cinico e tenero, lingua tagliente e istinto autodistruttivo. Il titolo prende spunto
da un colloquio al funerale: il marito della sorellastra dell’assassinato ha sul
caso l’opportuna teoria che non si possa uccidere giusto il primo che passa.
Contrera riflette poi su quanto ha scoperto indagando su quello strano Enzo:
“orfano incattivito, compare inaffidabile di rapine, compagno traditore,
giocatore incapace al tavolo da poker che inguaia un amico, collega in grado di
fare le scarpe a chi gli aveva insegnato il lavoro. Ma anche: uomo redento. La
gente ha mille facce e le usa tutte, confondendo e confondendosi,
corrompendo e corrompendosi. Siamo tutti un mistero irrisolvibile…” Possono
così essere stati tanti a ucciderlo e, inevitabilmente, si rischia molto se si cerca
di scoprirlo, anche di essere perseguitati dal poliziotto cattivo (altro
cornificatore corrotto) o mangiati da un coccodrillo lungo tre metri (da cui la
copertina) o coinvolti negli incontri degli Alcolisti Anonimi (addirittura peggio?).
Lui tracanna birra ma fu il vecchio vicino della ex moglie a fornire il vino
galeotto in quella squallida sera d’ottobre. Il riff di The Edge, durante One degli
U2, illustra la camminata di Giorgia.

v.c.

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