Un’iniziativa pregevole quella del quartiere Centro e del suo giovane presidente Scalabroni. Ci riferiamo alla mostra fotografica sul cantiere navale Gardano/Giampieri, che verrà inaugurata sabato prossimo, 18 giugno, alle 17, nella palestra Diaz di corso Matteotti. Il cantiere ha avuto vita breve, dal 1941 al 1966, è morto dunque a soli 25 anni di età. Ma in questo tempo ha creato una sorta di miracolo: personale specializzato ad alto livello, capacità impensabile del fai-da-te (si costruivano da soli anche le gru), relazioni umane e sindacali di rispetto massimo dei ruoli in azienda. Il cantiere ha varato una trentina di imbarcazioni, dai motopescherecci in legno alle navi in acciaio, tra le quali vanno ricordate la prima, la Stamura che venne varata di poppa nel ’52 e poi, dopo bitumiere e motocisterne, i due gioielli della marineria da pesca italiana, la Stanislava e la Corrado II°, in mare alla metà degli anni ’60.
Di questo e del “miracolo” del cantiere navale portorecanatese, dei suoi celebri vari di fianco, dei problemi che ne causarono la chiusura e di molto altro ancora si parlerà sabato prossimo; si tratta per la Comunità di un’occasione di fare qualche conto con il proprio passato sia per quanto c’è da valorizzare che da criticare. Come che sia, un’occasione di riflessione che non guasta davvero. La relazione centrale sarà tenuta dal direttore de “Lo Specchio magazine” Lino Palanca, coautore del volume che nel 2001 raccontò la storia del cantiere. E’ prevista la presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Coordinamento affidato al presidente Scalabroni.-
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