Una tavolozza di mille colori quanti sono quelli dell’esperienza teatrale tra “evasione” e “invasione” per la nuova
stagione del Teatro Piermarini di Matelica nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune di Matelica e
l’AMAT, con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
Nove spettacoli – di cui sei in abbonamento – compongono il cartellone che prende avvio il 27 ottobre con
l’anteprima nazionale di Aspettando Re Lear di Tommaso Mattei, con Alessandro Preziosi, che firma
anche la regia, e Nando Paone. Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia,
rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal
disastro combinato con le “amate” figlie e arriva in scena al termine di una residenza di allestimento al
Piermarini, ancora una volta “casa degli artisti”. L’inquilino del piano di sopra il 25 novembre
nell’allestimento di Compagnia Teatro in bilico, testo e regia di Giulia Giontella, è una tenera e divertente
commedia musicale che vede i protagonisti mossi e animati da una forza incontrollabile quale quella dell’amore,
capaci di rendere nello stesso tempo l’atmosfera comica e romantica, brillante e commovente, assurda e
drammatica grazie alla forza prorompente che li contraddistingue. Atteso dal pubblico, per le feste di Natale
torna l’appuntamento con l’amato concerto gospel che il 26 dicembre, in collaborazione con San Severino
Blues, vede protagoniste le statunitensi Serenity Singers, gruppo proveniente da Baltimora e fondato dalle
sorelle Veronica “Vonnie” Martinez e Vanessa “Bird” Woods. Lo spettacolo non mancherà le aspettative del
pubblico, condito di ottime armonie, curati arrangiamenti musicali e una line up coinvolgente ed emozionante. Il
21 gennaio Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica di Paradiso XXXIII per dire la bellezza e
avvicinarsi al mistero, l'immenso, l'indicibile ricercato da Dante nei versi del canto. Dal suono avvincente ed
“etterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d'avanguardia e scaturisce la regia
visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra
cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla
loro esperienza, accade in scena qualcosa di magico e meraviglioso, una contaminazione di linguaggi tecnologici
e teatrali. Dopo i successi di Nero Cardinale e L’Avaro, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro
Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra in Falstaff a Windsor al Teatro Piermarini il 24 febbraio, un lavoro
dedicato a uno dei grandi personaggi shakespeariani. Il dramaturg tratteggia un profilo perfetto per il grande
attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge dalle
Allegre comari di Windsor. La stagione in abbonamento si avvia alla conclusione il 13 marzo con Mettici la
mano, progetto che nasce come una costola della saga de Il commissario Ricciardi dopo il successo della serie
televisiva, con Antonio Milo, Adriano Falivene ed Elisabetta Mirra per la regia di Alessandro D’Alatri.
Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno
dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal
vivo, il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella.
Tre gli appuntamenti fuori abbonamento che impreziosiscono la proposta del Teatro Piermarini. Il tradizionale
Concerto di Capodanno nella festosità del primo dell'anno è affidato alla Banda Musicale di Matelica con
l’apertura della Junior Band. Il 10 marzo uno spettacolo per tutta la famiglia con La riscossa del clown di
Madame Rebinè, circo e teatro al servizio della leggerezza e del divertimento, un riuscito mix di giocoleria,
beat-box, rumorismo, commedia dell’arte, mimo, acrobatica, clown, tip tap e roue Cyr. A conclusione del trittico
il 23 marzo Intorno al vuoto di Benedetta Nicoletti, con Pierluigi Fogacci e Paola Giorgi, progetto
vincitore bando Spettacolo dal Vivo 2023 – Regione Marche. Lo spettacolo rimette al centro un teatro dotato di
valenza etica ed estetica, capace di creare valore sensibilizzando la collettività su un tema di fortissimo impatto
sanitario e sociale, come quello dell’Alzheimer.
Rinnovo abbonamenti 20 ottobre, rinnovo e sottoscrizione nuovi abbonamenti 21-22 ottobre (da 70 a 95 euro)
presso biglietteria del teatro 0737 85088, orario 17-20. Informazioni AMAT 071 2072439.
VENERDÌ
27 OTTOBRE
[residenza di allestimento]
ASPETTANDO
RE LEAR
di Tommaso Mattei
con Alessandro Preziosi, Nando Paone
e con Roberto Manzi, Federica Fresco, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto
abiti di scena Cittadellarte Fashion B.E.S.T.
direzione creativa Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Maggi
regia Alessandro Preziosi
assistente alla regia Roberto Manzi
coordinamento editoriale Chiara Beliti
assistente Michelangelo Pistoletto, Alessandro Lacirasella
produzione Pato, TSV-Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
anteprima nazionale
In Re Lear, sia l'ordine medievale che quello rinascimentale dei valori si disintegrano. Tutto ciò che rimane alla
fine di questa incredibile carnevalesca pantomima è la terra vuota e sanguinante. Su questa terra apocalittica, il
Re, il Matto, il Servo e il Pazzo continuano all’infinito il loro “dialogo distratto.”
Lo spettacolo si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce
Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Lear
accompagnato dal conte di Kent, (sotto le mentite spoglie di un servo) e dal fedele Fool (che interpreta qui
quasi un alter ego dell’esilio della fedele figlia Cordelia), assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale.
In The Invention of the Human Harold Bloom scrive: "Entriamo piangendo alla nostra nascita, sapendo con Lear
che la creazione e la caduta sono simultanee". Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto
alla follia. Ma durante la tempesta quel povero re subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura
diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, non percepisce il dolore, comprende che il suo vero dolore è
più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine Lear deve arrendersi tornando uomo tra gli
uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione.
A pagare le conseguenze della “cecità” dei genitori, saranno i figli.
La tragedia di Re Lear è sempre stata riconosciuta come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione.
Soprattutto nel XX secolo, la popolarità del dramma è cresciuta esponenzialmente. Con l’avvento
dell’esistenzialismo in filosofia, le considerazioni di Lear sull’essere e sul “nulla” sembrarono stranamente
appropriate e di fatto, opere come Aspettando Godot di Beckett potrebbero essere viste come una forma di
riscrittura del King Lear. Proprio come Vladimir ed Estragon di Aspettando Godot di Samuel Beckett i personaggi
di Aspettando Re Lear sembrano ereditare e abitare il vuoto che rimane dopo la sublime tragedia del
premonitore Re Lear di Shakespeare.
Quando tutto è andato perduto nel mondo instabile di Lear, non rimane nulla, ed è proprio questo nulla con cui
prima di tutti Edgar, dovrà fare i conti. Lear è l'incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell'era
europea allo stesso tempo. La sua morte denoterà la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi
ora abitano le rovine, come sprofondati nel nulla.
"Nulla" è una parola e un concetto insolitamente onnipresente sia in Re Lear che in Aspettando Godot. È come
se Re Lear prevedesse l'inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio
come Aspettando Godot ci rivela quel che accade dopo che "il vecchio cade".
SABATO
25 NOVEMBRE
L’INQUILINO DEL
PIANO DI SOPRA
testo e regia Giulia Giontella
con Agnese Caldarelli, Stefano Burotti
Claudia Caprodossi, Stefano Ronconi, Alessia Malena
Stefano Severini, Maria Pia Gasperini, Roberta Grifantini
Giulia Giontella, Franca Caprodossi, Rossella Campolungo
Alessandra Cartechini, Marica Pandolfi
ballerine Keti Tiberi, Federica Cognigni
Francesca Zacconi, Valentina Rossi
produzione Gruppo Teatro in Bilico
Lo spettacolo è ambientato in una atmosfera tipicamente anni ’80 dove i personaggi, che vivono in una
dimenticata periferia di una città americana, si trovano a frequentare una scuola serale diretta e gestita dalla
prof.ssa Margaret Potter, donna sola e inaridita dalla vita. Gli alunni della serale vivono una vita annoiata,
sostanzialmente vuota e trascorrono le loro giornate in attesa delle lezioni scolastiche della professoressa a cui
partecipa anche il professor Edward Jones segretamente innamorato di Margaret ma incapace di dichiarare i
suoi sentimenti.
L’inquilino del piano di sopra è una tenera e divertente commedia musicale che vede i protagonisti mossi e
animati da una forza incontrollabile quale quella dell’amore… un motore inarrestabile! La commedia è una storia
d’amore o, meglio, è l’insieme di più storie d’amore che si annodano e si strecciano assumendo un ritmo,
cadenzato da canzoni e coreografie, che porta lo spettatore a sentirsi protagonista della vita raccontata sulla
scena. L’ambientazione anni ’80 favorisce questa immedesimazione e i protagonisti sembrano personaggi di un
film che racconta la vita di quegli anni portando indietro nel tempo chi assiste. I personaggi sono autentici nella
loro dinamica e i protagonisti sanno rendere l’atmosfera comica e romantica, brillante e commovente, assurda e
drammatica e tutti, attori, ballerini e cantanti, si spendono per dare spazio al racconto e alla forza prorompente
dell’amore che sa ricucire, unire, impastare, risolvere e concludere alla grande la storia di personaggi anonimi
che diventeranno, alla fine, delle stelle sotto un cielo brillante! E poi… cosa c’entra in tutto questo l’inquilino del
piano di sopra? Lo saprete solo vedendo lo spettacolo! Giulia Giontella
MARTEDÌ
26 DICEMBRE
THE SERENITY
SINGERS
CONCERTO GOSPEL
alto Veronica Martinez
soprano Vanessa Lynch
tenore basso William Lynch
tenore alto Davon Fleming
tenore Therron Delane Fowler
piano/keyboards Marcus
in collaborazione con San Severino Blues
Il gruppo, proveniente da Baltimora, è stato fondato dalle due sorelle Veronica “Vonnie” Martinez e Vanessa
“Bird” Woods provenienti da una famiglia con un forte background cristiano. Dopo gli inizi nella corale New
Saint Mark Baptist Church Choir le due sorelle formano un duo vocale conosciuto come Dynanettes al quale si
aggiunge in un secondo tempo la voce del Minister Pamela V. Jackson. È proprio con questa formazione a trio
Serenity Singers che cominciano a girare gli USA e ad esibirsi al fianco di artisti artista come Yolanda Adams,
Kirk Franklin, Marvin Sapp, Donnie McClurkin, Fred Hammond, The Mighty Clouds of Joy, Bobby Jones, Shirley
Caesar, Lee Williams, e molti altri, partecipando anche a svariati lavori discografici come guests. Serenity
Singers si sono esibite in opere teatrali dal vivo tra cui La storia della vita di Marvin Gaye presentata al Lyric
Opera House e vantano molte esibizioni dal vivo all'Arena Play House, il centro congressi, il Kennedy Center di
Baltimora. Dopo aver condiviso il palco con John Legend, Mavis Staples, Stin solo per citarne alcuni, Serenity
Singers hanno vinto il 1° premio come miglior gruppo vocale femminile del 2014 agli Prayzefactor Awards
tenutasi ad Atlanta in Georgia. Con uno spettacolo condito di ottime armonie e arrangiamenti musicali le
Serenity Singers ritornano in tour, dopo lo strepitoso successo del 2015 e 2016, questa volta in sestetto con
una nuova line up ancora più coinvolgente ed emozionante.
DOMENICA
21 GENNAIO
PARADISO
XXXIII
di e con Elio Germano e Teho Teardo
drammaturgia Elio Germano
drammaturgia sonora Teho Teardo
con Laura Bisceglia (violoncello) e Ambra Chiara Michelangeli (viola)
regia Simone Ferrari & Lulu Helbaek
disegno luci Pasquale Mari
video artisti Sergio Pappalettera e Marino Capitanio
scene design Matteo Oioli
costumi Marina Roberti
commissione Ravenna Festival,
produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e Argot Produzioni
in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Franco Parenti
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Claudio Abbado
Teatro Amintore Galli di Rimini
con il contributo di Regione Toscana
Uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato.
Dante Alighieri, nel 33esimo canto del Paradiso, si trova nell'impaccio dell'essere umano che prova a descrivere
l'immenso, l'indicibile, prova a raccontare l'irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” è
messo in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità.
Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l'immenso,
l'indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso.
Dal suono avvincente ed “etterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d'avanguardia
e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di
muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du
Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale, accade qualcosa di magico e meraviglioso, di inspiegabile,
trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione
di linguaggi tecnologici e teatrali.
SABATO
24 FEBBRAIO
FALSTAFF
A WINDSOR
liberamente tratto da Le allegre comari di Windsor
di William Shakespeare
adattamento e regia Ugo Chiti
con Alessandro Benvenuti
e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli
Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
Paolo Cioni, Paolo Ciotti, Elisa Proietti
scene Sergio Mariotti
costumi Giuliana Colzi
luci Samuele Batistoni
musiche Vanni Cassori
produzione Arca Azzurra
Dopo i successi di Nero Cardinale e L’Avaro, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e
gli attori di Arca Azzurra per un lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi shakespeariani, Falstaff. Il
dramaturg tratteggia un profilo perfetto per il grande attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e
Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge dalle Allegre comari di Windsor.
In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo
personaggio: un’arroganza aristocratica, con sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo
ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza
dell’età che “indossa”. Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originali delle Comari di Windsor,
ne rispetta gli appuntamenti farseschi; si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi
masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutilazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra
ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere.
Solo l’ultima beffa, l’ennesimo inganno di un’attesa punitiva nel parco, cambia struttura e andamento narrativo.
Il mutamento arriva grazie all’intervento di Semola, un personaggio che fin dall’inizio ha fiancheggiato Falstaff
facendosi assumere come paggio: servizievole, irridente, mutevole, inquietante, occupa allusivamente la
funzione di un fool che solo alla fine (allucinazione o sogno?) assume le vesti e le sembienze del principe Enrico,
tornato a bandire Falstaff dal consorzio umano. Niente fate, folletti, fastidi e pizzicotti, ma l’asprezza di una
condanna che ribadisce come nell’ordine prestabilito del potere non si trovi posto dove collocare un corpo tanto
grande quanto irrazionale e magico.
MERCOLEDÌ
13 MARZO
METTICI
LA MANO
di Maurizio de Giovanni
con Antonio Milo, Adriano Falivene
Elisabetta Mirra
regia Alessandro D’Alatri
scene Toni de Pace
costumi Alessandra Torella
musiche originali Marco Zurzolo
disegno luci Davide Sondelli
produzione Diana Or.I.S.
Primavera del 1943, Napoli.
Una tarda mattinata di sole viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati e il pericolo di un nuovo e
devastante bombardamento. La scena è uno scantinato che fa da rifugio improvvisato. In un angolo del locale
una Statua della Madonna Immacolata, miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa. È qui che si
ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: Bambinella, un femminiello che sopravvive
esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, e il Brigadiere Raffaele Maione, che ha appena
arrestato Melina, una ventenne che ha appena sgozzato nel sonno il Marchese di Roccafusca, di cui la ragazza
era la cameriera. Mentre fuori la porta le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio e poi nel
progressivo avvicinarsi del fragore delle bombe, il dialogo tra i tre occupanti del rifugio si fa sempre più
profondo e serrato, con una serie di riflessioni sulla vita, la morte, la giustizia, la fede, ma anche la fame e
l’arroganza del potere. Mentre apprendiamo cosa sia realmente accaduto nel palazzo di Roccafusca e perché,
Bambinella si trasformerà in un avvocato difensore e Maione nell’accusa di un processo che vedrà nella statua
di gesso un giudice silenzioso ma accorato.
Questo progetto nasce come una costola della saga de Il commissario Ricciardi, dopo il successo della serie
televisiva a cui ho lavorato. Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più
colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il
pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a
descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della
divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. Troveremo la città di Napoli devastata dalle
conseguenze del nazifascismo, martoriata dai bombardamenti, ma mai privata di quella carica di umanità e di
amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano
Falivene. La novità è Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di
quell’epoca. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l’orgoglio di
collaborare con il teatro Diana, un’istituzione nella storia del teatro italiano. Alessandro D’Alatri
FUORI ABBONAMENTO
LUNEDÌ
1 GENNAIO
CONCERTO
DI CAPODANNO
con Banda Musicale di Matelica
apertura della Junior Band
La Banda Musicale di Matelica viene indicata spesso come l'istituzione associativa cittadina più antica. Infatti, il
documento più antico che la cita risale al 1828, ovvero a ben 194 anni fa. Nel corso del tempo la Banda
Musicale è ovviamente cambiata moltissimo, insieme alla società civile matelicese che la Banda stessa ha
accompagnato nelle sue trasformazioni, interpretando, musicalmente, i momenti lieti e meno lieti di questa
storia lunghissima che abbraccia ormai, almeno 10 generazioni di matelicesi.
Le attività principali della Banda durante l'anno sono le seguenti:
1 gennaio – Concerto di Capodanno; marzo – Concerto alla Beata Mattia; maggio – Concerto Anni ’60; giugno –
Concerto Junior Band; luglio – Concerto in montagna; settembre – Concerto Colonne Sonore.
Numerosi Maestri si sono succeduti nella direzione musicale della Banda; dal 1995 la nostra Banda è diretta dal
Maestro Gabriele Bartoloni.
Il Concerto di Capodanno rappresenta un importante appuntamento della Banda Musicale di Matelica che ebbe
iniziò il 1 gennaio 1994. L’ispirazione è il grande Concerto di Capodanno di Vienna che rappresenta un
messaggio di pace e di augurio per il nuovo anno a tutto il mondo. La scelta dei brani da eseguire privilegia
quelli allegri e facilmente orecchiabili come i valzer e le polke degli Strauss e di altri autori mitteleuropei, brani
di autori classici e brani di autori moderni in tema con la festosità del primo dell'anno.
Da alcuni anni il Concerto di Capodanno viene aperto dall’esibizione della Junior Band, la formazione giovanile
della nostra Banda, che integra e completa la preparazione che gli allievi ricevono nel Corso Bandistico,
agevolando il loro ingresso in Banda.
FUORI ABBONAMENTO
DOMENICA
10 MARZO
LA RISCOSSA
DEL CLOWN
di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli, Alessio Pollutri
sguardo esterno Roberto Magro
scenografia e costumi Loredana Averci
produzione Madame Rebiné
con il sostegno di Kitchen TeatroIndipendente, Mix'Art Myrys
Dopo novant’anni di sfortuna e scivoloni un vecchio clown torna a cavallo della sua sedia a rotelle per farsi
giustizia. Sarà un’impresa impossibile dove renne acrobate, giocolieri miopi e mosche assassine cercheranno di
impedirglielo. Se ci riuscirà sarà solo grazie al sostegno degli spettatori.
Uno spettacolo di circo e teatro al servizio della leggerezza e del divertimento, un riuscito mix di giocoleria,
beat-box, rumorismo, commedia dell’arte, mimo, acrobatica, clown, tip tap e roue Cyr. Un cabaret alla riscossa
in un cui il clown trionfa!
FUORI ABBONAMENTO
SABATO
23 MARZO
INTORNO
AL VUOTO
di Benedetta Nicoletti
supervisione drammaturgica e regia Giampiero Rappa
con Pierluigi Fogacci e Paola Giorgi
produzione Bottega Teatro Marche
progetto vincitore bando Spettacolo dal Vivo 2023 – Regione Marche
Rapida perdita della memoria. Disturbi del linguaggio. Difficoltà percettive. Disorientamento spaziale e
temporale. Allucinazione. Deliri di persecuzione. Insonnia. Comportamento inadeguato. Si tratta dei sintomi
tipici della demenza senile, ma la paziente, Auguste, ha soltanto 51 anni. Forse per questo attira l’attenzione
del dottor Alzheimer.
Anche Alice ha 51 anni. È passato quasi un secolo e della sindrome che l’ha colpita è ancora noto quasi soltanto
il nome. Poco o nulla sulle cause, ancora meno sulle cure, solo la consapevolezza ineluttabile di un mondo che
va disintegrandosi. Mondo che Alice, brillante psicologa del linguaggio, vede sparire sotto ai suoi occhi un
elemento dopo l’altro, come in un puzzle al contrario; le parole a cui ha dedicato la vita la tradiscono,
macchiandole i discorsi di vuoti incoerenti, l’attenzione si spezza in frammenti sempre più piccoli e difficili da
tenere insieme, i rapporti umani smettono di essere il risultato di un passato comune e si riducono a istanti da
reinventare da capo ogni volta.
E il vuoto che sente è il vuoto che lei stessa diventa per chi la circonda; la stima dei suoi colleghi diventa
imbarazzo, l’ammirazione pena, la fiducia sfuma in una sensazione di allerta costante. Ma l’amore, in qualche
modo, si trasforma; e se dal suo mondo che crolla non si salvano che istanti, nulla vieta che siano ancora pieni,
nel senso più vero del termine. In fondo, “un intero minuto di beatitudine. È forse poco per colmare tutta la vita
di un uomo?”.
Uno spettacolo che rimette al centro un teatro dotato di valenza etica ed estetica, capace di creare valore
sensibilizzando la collettività su un tema di fortissimo impatto sanitario e sociale, come quello dell’Alzheimer. E
di creare bellezza.
ABBONAMENTI
20 ottobre rinnovo abbonamenti
21-22 ottobre rinnovo e sottoscrizione nuovi abbonamenti
[6 spettacoli] Aspettando Re Lear, L’inquilino del piano di sopra
Concerto Gospel, Paradiso XXXIII, Falstaff a Windsor, Mettici la mano
platea e palchi centrali euro 95 ridotto* euro 80
palchi laterali euro 85 ridotto* euro 70
BIGLIETTI
da lunedì 23 ottobre per tutti gli spettacoli
Aspettando Re Lear, Paradiso XXXIII, Falstaff a Windsor, Mettici la mano
platea e palchi centrali euro 20 ridotto* euro 18
palchi laterali euro 18 ridotto* euro 15
Concerto Gospel
platea e palchi centrali euro 15 ridotto* euro 12
palchi laterali euro 12 ridotto* euro 10
L’inquilino del piano di sopra
posto unico numerato euro 10 ridotto* euro 8
Intorno al vuoto [fuori abbonamento]
posto unico numerato euro 12 ridotto* euro 10
La riscossa del clown [fuori abbonamento]
posto unico numerato euro 5 ridotto** euro 1
Concerto di Capodanno [fuori abbonamento]
posto unico numerato ingresso a offerta libera
*valido per under 25 e convenzionati vari
**valido per bambini da 0 a 4 anni
INFORMAZIONI E PREVENDITE
BIGLIETTERIA TEATRO PIERMARINI
T 0737 85088
dal 20 al 22 ottobre per la campagna abbonamenti; orario 17 – 20
il giorno precedente lo spettacolo orario 17 – 20
il giorno di spettacolo dalle ore 17 a inizio rappresentazione
Concerto Gospel la biglietteria aprirà per prevendite il 23 dicembre (orario 17 – 20) e il giorno di
rappresentazione dalle 17
La riscossa del clown il giorno precedente lo spettacolo orario 17 – 20 e il giorno di rappresentazione dalle ore
15
Concerto di Capodanno informazioni e prenotazioni T 347 6883010
AMAT T 071 2072439 www.amatmarche.net
CITTÀ DI MATELICA T 0737 781811 www.comune.matelica.mc.it
VENDITA ON LINE www.vivaticket.com
INIZIO SPETTACOLI
ore 21.15 | La riscossa del clown ore 17
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