«È ovvio che quanto accaduto abbia avuto il consenso tacito della Russia», spiega l’analista di Obct Giorgio Comai. La Federazione, più debole nel Caucaso, vuole mantenere buoni rapporti con Baku: i peacekeeper non sono intervenuti neppure prima, quando il Nagorno-Karabakh è rimasto isolato.
Il 19 settembre, con un blitz durato circa ventiquattro ore, le truppe […]
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