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PORTO RECANATI HA ADERITO ALLA RETE DEI COMUNI RIFIUTI ZERO

 

Nella seduta dell’ultimo Consiglio comunale, è stata approvata la delibera con la quale la Città di Porto
Recanati aderisce alla Rete dei Comuni Rifiuti Zero, con l'obiettivo di rendere il Comune più sostenibile e pronto ad affrontare le questioni ambientali più rilevanti.
Si tratta di un ulteriore passo verso la cosiddetta “green revolution”, che promette un mondo con meno
rifiuti, più̀ verde, in cui per tutti sia possibile pensare e ripensare il futuro e la democrazia. Una scelta che segue l’incontro con il presidente di Zero Waste Europa Rossano Ercolini, l’adesione alla Rete ecologica locale, la redazione del Biciplan e l’avvio delle attività per la promozione della Strategia Rifiuti Zero. Fin dall’inizio del suo mandato, d’altronde, l’Amministrazione Michelini ha lavorato per affermare una nuova
percezione della tutela dell’ambiente e per migliorare la vivibilità della città, attraverso una gestione dei rifiuti più attenta, contro gli abbandoni e verso la condivisione delle responsabilità e delle scelte con i cittadini.
«Siamo ormai consapevoli che la politica a tutela dell’ambiente non ha colore politico – afferma l’assessore Lorenzo Riccetti, che ha promosso tale impegno –, oggi la sfida è connettere ecologia ed economia attraverso una “visione” che ci conduca verso modelli di sviluppo di tipo alternativo, verso un’economia circolare ispirata ai processi naturali e alla rigenerazione delle risorse».
«Porto Recanti aderisce alla Rete dei Comuni Rifiuti Zero proprio per questo obiettivo, per lasciare ai nostri figli un ambiente migliore, anche attraverso la riduzione dei rifiuti e lo sviluppo di un modello produttivo ed economico in grado di non generare scarti. Ognuno di noi ha un grande potere, e attraverso il miglioramento della raccolta differenziata e scelte di consumo sostenibili può contribuire a massimizzare i recuperi di materiali e di minimizzare lo smaltimento».
La Strategia Rifiuti Zero incoraggia la riprogettazione della vita ciclica delle risorse in modo tale da
riutilizzare tutti i prodotti e ridurre la quantità di rifiuti da inviare in discarica, e tende a coinvolgere
fattivamente il mondo produttivo nell'assunzione di produzioni sempre più pulite e in grado di incorporare i costi ambientali delle merci prodotte.
Per questo motivo, viene istituito un Osservatorio verso Rifiuti Zero con il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero, indicando criticità e soluzioni per rendere tale percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell'evolversi del quadro nazionale ed internazionale, anche attraverso la partecipazione e il contributo tecnico del gestore del Servizio di igiene urbana.
Rifiuti Zero può diventare un’alternativa economica e una soluzione all’inquinamento ambientale del
sistema dei rifiuti tradizionale, che utilizza nuove risorse per rimpiazzare le risorse finite in discarica.
Il percorso prevede anche il coinvolgimento dei cittadini, attraverso attività di sensibilizzazione ed
educazione ambientale a partire dai giovani, dalle scuole, ma coinvolgendo anche i genitori, le istituzioni e i commercianti.
Oltre ai progetti di educazione ambientale, è previsto un piano di riduzione dei rifiuti e degli imballaggi, rivolto agli esercizi commerciali, agli uffici, alle piccole e grandi imprese, agli Enti e alle Amministrazioni del territorio.
Come confermato dal Cosmari nel recente incontro sul Piano d’ambito, l’impegno dei cittadini sarà
sostenuto dall’introduzione della tariffa puntuale, che consentirà a ciascuno di pagare in relazione alla
produzione dei rifiuti, un sistema che, dove viene realizzato, produce un immediato miglioramento della qualità della raccolta e una riduzione consistente dell’indifferenziato.

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