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MATELICA, SABATO 24 FEBBRAIO AL TEATRO PIERMARINI ALESSANDRO BENVENUTI IN FALSTAFF A WINDSOR

27_Falstaff a Windsor nella foto Alessandro Benvenuti. Foto Serena PeaDopo i successi di Nero Cardinale e L’Avaro, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra in Falstaff a Windsor, lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi shakespeariani, in scena sabato 24 febbraio al Teatro Piermarini di Matelica per la stagione teatrale promossa dal Comune con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiC.

Il dramaturg tratteggia un profilo perfetto per il grande attore, attingendo tanto ai drammi storici Enrico IV e Enrico V quanto alla figura farsesca che emerge dalle Le allegre comari di Windsor.

 

In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio, un’arroganza aristocratica, con sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”. Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originali de Le allegre comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi, si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutilazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere. Solo l’ultima beffa, l’ennesimo inganno di un’attesa punitiva nel parco, cambia struttura e andamento narrativo. Il mutamento arriva grazie all’intervento di Semola, un personaggio che fin dall’inizio ha fiancheggiato Falstaff facendosi assumere come paggio, servizievole, irridente, mutevole, inquietante, occupa allusivamente la funzione di un fool che solo alla fine (allucinazione o sogno?) assume le vesti e le sembianze del principe Enrico, tornato a bandire Falstaff dal consorzio umano. Niente fate, folletti, fastidi e pizzicotti, ma l’asprezza di una condanna che ribadisce come nell’ordine prestabilito del potere non si trovi posto dove collocare un corpo tanto grande quanto irrazionale e magico.

 

L’adattamento e la regia sono di Ugo Chiti, completano il cast Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti ed Elisa Proietti. Le scene sono di Sergio Mariotti, i costumi di Giuliana Colzi, le luci di Samuele Batistoni, le musiche di Vanni Cassori, la produzione è di Arca Azzurra.

 

Informazioni: Teatro Piermarini 0737 85088, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket, anche on line. Inizio spettacolo ore 21.15.

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