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Civitanova Marche Celebrare per incontrare Chiara Lubich

Locandinadi Raimondo Giustozzi

Venerdì 10 settembre 2021, alle 21,15, presso la chiesa di Cristo Re, in Civitanova Marche, grande appuntamento culturale e religioso attorno alla figura di Chiara Lubich (1920- 2008), fondatrice del Movimento dei Focolari, diffuso in cento ottantadue  paesi e portatore della spiritualità dell’unità.

Don Mario Colabianchi, parroco dell’Unità Pastorale San Pietro e Cristo Re, introdurrà la serata.

Aldo Caporaletti, promotore e organizzatore culturale, presenterà l’iniziativa e gli invitati.

Padre Fabio Ciardi, docente emerito di Teologia, terrà una conversazione sulla figura di Chiara Lubich, attingendo direttamente dalla sua opera di cui è curatore.

Emilia Bacaro, attrice della compagnia teatrale “Piccola Ribalda” di Civitanova Marche, presterà la propria voce nella lettura di scritti e pensieri di Chiara Lubich.

Valerio Lode Ciprì, compositore e autore del gruppo Gen Rosso porterà la propria testimonianza e contestualmente eseguirà alcuni brani scritti da lui: Maria (solista), Vieni e seguimi, Servo per amore, Resta qui con noi (con il pubblico).

Per una cultura del dialogo

All’età di ventitré anni Chiara scopre che Dio è amore. Nata a Trento nel 1920, il 7 dicembre del 1943, la data che molti vogliono far coincidere con la nascita del Movimento dei Focolari, Chiara non è sola in questa scoperta. Attorno a lei si riuniscono altre ragazze che vogliono fare qualcosa per portare soccorso alla gente che soffre. L’Italia sta attraversando una delle pagine più tristi della propria storia. Dopo l’8 settembre 1943, la data dell’armistizio con gli anglo americani, il paese diventa teatro di guerra. L’esercito tedesco occupa militarmente tutto il Centro Nord, mentre il Sud Italia viene liberato dai nuovi alleati che fino al giorno prima erano i nemici. Il caos imperversa ovunque. I bombardamenti aerei riducono le città in polvere. Nasce la guerra partigiana. I Fascisti, che hanno aderito alla Repubblica Sociale Italiana, fondata da Mussolini, liberato dai Tedeschi, sono dalla parte dell’esercito tedesco. Inizia una guerra fratricida tra italiani che militano su posizioni opposte. La fragilità della vita viene toccata con mano da tutti, soprattutto dai più indifesi.

Chiara Lubich e le amiche, che le sono intorno, ammassano quanto viene dato loro dalla gente di Trento e dei dintorni, per darlo ai poveri. La miseria materiale si salda con quella morale. Spie, doppiogiochisti, persone senza scrupoli si vendono ai nuovi padroni, tedeschi e fascisti. Anche la famiglia di Chiara è costretta a rifugiarsi in montagna perché la propria casa è diventata inagibile a seguito dei bombardamenti subiti. In città, ad ogni allarme aereo si corre nei rifugi. Qui, Chiara tocca con mano i bisogni della gente che soffre veramente. Porta sempre con sé, nel proprio tascapane, il vangelo. Legge: “Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi” e ancora: “che tutti siano uno”. Chiara e le sue amiche scoprono che la risposta dell’unità va trovata nella famiglia, la realtà più vicina alla propria esperienza quotidiana. Il Movimento dei Focolari nasce proprio da questa intuizione. Si sviluppa da qui la spiritualità dell’unità.

“La prima approvazione del Movimento da parte della Chiesa è del 1947: Mons. Carlo De Ferrari, allora arcivescovo di Trento, riconosce: “Qui c’è il dito di Dio“. Seguiranno la prima approvazione pontificia nel 1962 e, per i nuovi sviluppi del Movimento, la seconda nel 1990. Nel 1961 si apre l’esperienza ecumenica del Movimento, quando, a Darmstadt (Germania), Chiara Lubich incontra alcuni pastori luterani che desiderano conoscere l’esperienza di riscoperta del Vangelo vissuta dal Movimento”.

“La spiritualità dell’unità si diffonderà tra cristiani luterani, poi anglicani, riformati, ortodossi, a tutt’oggi in oltre trecento cinquanta chiese e comunità cristiane, contribuendo al crollo di pregiudizi e alla riscoperta del patrimonio di fede comune. Si sperimenta l’unità spirituale in Cristo nella vita quotidiana, e nasce così un dialogo di popolo, lievito per la piena unità visibile tra i cristiani”.

“Nel 1967 nasce il Movimento Gen (generazione nuova) e nello stesso anno Chiara Lubich dà il via al Movimento Famiglie Nuove: dal vivere con radicalità la spiritualità dell’unità, si rivitalizza l’amore tra i diversi componenti della famiglia. Nel 1977 si apre il dialogo interreligioso del Movimento. Nel 1984 Giovanni Paolo II visita il Centro Mariapoli del Movimento a Rocca di Papa il 19 agosto e riconosce nel carisma di Chiara Lubich un’espressione del “radicalismo dell’amore” e nel Movimento l’aperura al dialogo culturale e inter religioso”.

Il 27 gennaio 2015 nella Cattedrale di Frascati si svolse la cerimonia di apertura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione, terminata il 10 novembre 2019. La  quanto raccolto.

Sono piccole note biografiche, il resto verrà detto da padre Fabio Ciardi che ha curato il libro Parole di Vita (Opere di Chiara Lubich), e scritto articoli sulla fondatrice del movimento: Chiara d’Assisi e Chiara Lubich: un’unica scelta di Dio, Viaggio in “Paradiso” e ritorno.

 

Chiara Lubich e il Gen Rosso

Il movimento Gen (Generazione nuova) nasce nel 1967, l’aggettivo rosso, posto dopo il nome, è dato da un’occasione. Alcuni membri di questo nuovo movimento erano dei validi musicisti. Amavano suonare e cantare. Avevano tutta la strumentazione per la costituzione di una band ma mancavano di una batteria. Chiara, venuta a conoscenza del problema, dona al gruppo una batteria di colore rosso, da qui il nome Gen Rosso. Il complesso si esibì a Civitanova Marche nei primi anni settanta del secolo scorso al cine teatro Rossini.

Valerio Lode Ciprì, nato a Palermo nel 1943, l’ho conosciuto personalmente quando insegnavo ancora presso la Scuola Media Mestica di Civitanova Marche. Era la prima metà del 2000. Girava per le scuole della penisola per presentare l’esperienza dei Focolari, Quel giorno era ospite presso una famiglia di Civitanova Marche. Era sul corridoio del piano terra, davanti all’aula di informatica. Notai un uomo appoggiato al muro. Mi avvicinai e si presentò. Era Valerio Lode Ciprì. Veniva dalla comunità di Loppiano, il centro del Gen Rosso. Rimasi senza parole. Avevo davanti l’autore e l’interprete di canzoni che hanno rappresentato, assieme ad altre, la colonna sonora della mia giovinezza, tra tutte, “Sono Strade”.

Mi piace riportarne il testo: “Questa terra è piena di cose / Che tanti uomini possono avere. / Sono strade sulle quali cammino, / Sono frutti che posso mangiare, / Sono fiori che hanno un colore / E il loro profumo mi può innamorare. / Sono voci, canzoni, poesie, / Sono gioie, lamenti e silenzio, / Sono uomini, donne e bambini, / Sono sguardi di vivi che posso incontrare. / E se qualcuno mi può dire: / (A me non basta, voglio di più!), / Io gli rispondo: sì, c’è un mondo / Ancor più grande che puoi scoprir. / C’è una terra fatta di cose / Che ancora pochi sanno vedere. / Sono strade sospese nell’aria, / Sono frutti di un altro sapore, / Sono fiori sbocciati per sempre / Perché come fiori han saputo morire. / Sono voci, canzoni, poesie, / Che tu senti se in te c’è il silenzio, / Sono anime che sanno dire / Per chi sa ascoltare parole più vere”. Fonte: Musixmatch, artista: Gen Rosso, album: Ho tanta gioia, data di uscita 1978.

Nel corso della serata, Valerio Lode Ciprì canterà per i presenti le canzoni: Maria (solista), Vieni e seguimi, Servo per amore, Resta qui con noi (con il pubblico). Sono care a più generazioni. Il Convegno su Chiara Lubich così articolato sarà un grande richiamo per quanti hanno avvicinato il movimento dei Focolari o ne vivono tuttora il carisma. A Civitanova Marche c’è una forte presenza dei Focolarini così come in tutta la diocesi di Fermo e non solo. Il Gen Rosso tenne un concerto al Rossini nei primi anni settanta del secolo scorso e Valerio Lode Ciprì è molto legato a Civitanova Marche. L’occasione non va sprecata. L’invito è quello di intervenire numerosi C’è solo una restrizione. Per partecipare a questo evento è obbligatoria la certificazione verde “Green Pass” (Decreto legge del 23 luglio 2021 e scheda informativa della Conferenza Episcopale Italiana del 29 luglio 2021).

Raimondo Giustozzi

 

 

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