Il successo, anche quest’anno, della Fiera di S. Ciriaco permette di pensare per il futuro ad una sua localizzazione anche in altri quartieri della Città.
Questa decisione, di carattere logistico, avrebbe un valore di riconoscimento storico e sociale. Ad esempio, il Piano San Lazzaro che, lo ricordiamo, già nell’800 era parte importante della città ed il Porto storico che appartiene ai cittadini, in attesa del sollecito spostamento di tutte le attività commerciali e crocieristiche verso la banchina Marche e la “penisola”.
Con questi “allargamenti” ci sarebbe la possibilità di poter distribuire bancarelle e stands in modo da far fruire i vantaggi derivanti dall’afflusso dei visitatori anche ai commercianti degli altri quartieri e, allo stesso tempo, di poter ridurre limitazioni e vincoli oggi incidenti solo nel centro della città. Maggiori aree a disposizione farebbero sì, ad esempio, di evitare di localizzare il comparto giostre, come avvenuto quest’anno, al Passetto che è una area verde e non uno spiazzo commerciale che merita rispetto come l’assediato Monumento ai Caduti e la scalinata intestata a Virna Lisi. Tale utilizzo del Passetto riteniamo non sia coerente con la sua destinazione d’uso e ci auguriamo che esso risulti essere stato solo un esperimento che non si ripeterà.
Pertanto, la sezione di Ancona di Italia Nostra condivide gli intenti di spostamento e cambiamenti della fiera di San Ciriaco, dichiarati oggi alla stampa dal sindaco Silvetti, magari con una maggiore considerazione anche alla organizzazione, per l’occasione, di eventi storici e culturali.
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