Sabato 22 luglio Civitanova Danza – trentesimo festival realizzato dalla Città di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche – irrompe in spiaggia e in spazi limitrofi con Danzare Civitanova, doppio appuntamento con la danza italiana.
Alle ore 12, 15 e 18 presso Piccola Maestà Boutique Rooms Michele Di Stefano, coreografo, e Lorenzo Bianchi Hoesch, autore delle musiche, offrono al pubblico Atmosferologia. Veduta > Civitanova, un progetto dedicato alla città e alla sua visione prospettica nel quale il pubblico fruisce la performance in cuffia, per un punto di vista più ampio sul paesaggio.
Alle ore 19.15 nella spiaggia sud antistante lo stadio, protagonista di Nel volgersi infinito delle sue onde. Tempo infranto è la danza di Simona Bucci e Roberto Lori interpretata da quattro danzatori – Luca Campanella, Roberto Lori, Sara Orselli, Françoise Parlanti – e accompagnata dalla musica dal vivo di Daniele di Bonaventura, in uno stimolante dialogo, scambio e complicità e in un susseguirsi di brani evocativi, in cui musica e danza dialogano e abitano uno scorcio di mare e la sua riva.
La veduta urbana in Atmosferologia. Veduta > Civitanova viene trasformata dall’ascolto in un luogo che galleggia tra il presente e il possibile e lo spettatore si immerge in un paesaggio che non è più semplicemente ciò che gli si para davanti, ma – così come in una allegoria sacra – un concentrato di coincidenze e configurazioni che sembrano rimandare ad altro. Il reale è ora offuscato ora nitidamente messo a fuoco dal suono che presiede al potere immaginifico della visione e rende possibile la moltiplicazione dei dettagli in un luogo dalle coordinate immaginarie. Strani complotti e misteriose attività ridisegnano il qui e ora per rileggere l’urbanità attraverso posture e segni di un altrove, indagato da danze asciutte che possono essere molto vicine o lontanissime, all’orizzonte. Dentro e fuori. La danza – affidata a Biagio Caravano, Roberta Mosca, Francesca Ugolini, Sebastiano Geronimo – è dunque letteralmente un punto di vista sul mondo che inscrive e afferma la figura nello spazio della comunità suggerendo allo stesso tempo una via di fuga.
Onde che portano a riva vetri levigati, rami e tronchi, detriti e tesori. Portano a riva immagini e nature ogni volta diverse, che in Nel volgersi infinito delle sue onde. Tempo infranto si raccontano, insinuano, mischiano e dialogano con l’acqua e la terra per poi tornare, come le onde, indietro da dove sono venute mischiandosi all’acqua delle onde future come storie di orizzonti.
Carnet per i due spettacoli 10 euro alla biglietteria del festival presso IAT Civitanova Marche (0733 812936), AMAT e biglietterie circuito vivaticket.
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