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PLAYLIST PESARO 2023 Gennaio – maggio Teatro sperimentale Chiesa dell’Annunziata

PLAYLIST_immaginePesaro Città Creativa UNESCO per la Musica, rinnova, accanto alla già ampia offerta musicale, l’appuntamento con Playlist Pesaro, rassegna che torna per la nona edizione da gennaio a maggio 2023 al Teatro Sperimentale e alla Chiesa dell’Annunziata su iniziativa del Comune di Pesaro e dell’AMAT, in collaborazione con Regione Marche e MiC e realizzata con il contributo di BPER Banca.

 

Il 2 gennaio una serata di festa al Teatro Sperimentale, all’insegna della grande musica da vivere intensamente con A Gospel evening with Eric Waddell & Abundant Life Singers, grazie alla gioiosa energia che il coro composto da talentuosi vocalists è capace di infondere.

Mi amerò lo stesso con Paola Turci atteso il 7 gennaio al Teatro Sperimentale è un monologo teatrale con canzoni, sincero e divertente, di Paola Turci e Alessandra Scotti, regia di Paolo Civati. Il racconto della vita di una donna, in cui è facile identificarsi, i suoi desideri e le sue debolezze, i ricordi e le speranze per il futuro. Il tutto legato da alcune canzoni che hanno fatto da colonna sonora ad ogni fase della sua esistenza.

Con Quello che ho capito di De André Federico Dragogna, autore e chitarrista de I Ministri, il 14 gennaio alla Chiesa dell’Annunziata racconta a suo modo la figura di quello che è stato uno dei più grandi cantautori e artisti del dopoguerra. Una serata imperdibile per tutti i fan del grande Faber, ma anche per chi vuole conoscere più a fondo questo eterno cantautore genovese tra sue riflessioni preziose e canzoni proposte in chiave intimistica.

Il 25 gennaio il Teatro Sperimentale accoglie i Marlene Kuntz, rock band piemontese di culto con Karma clima tour. Nell’album che dà il titolo al tour, i MK prendono posizione su un tema d’attualità molto delicato come quello dell’emergenza climatica attraverso una delle voci più interessanti ed espressive del panorama musicale come quella del frontman Cristiano Godano. Ad apertura di serata i Leda, band marchigiana proposta nell’ambito di Glocal Sound / Giovane musica d’autore in circuito con all’attivo un secondo album dal titolo Marocco Speed.

In collaborazione con Black Marmalade Records, il 3 febbraio alla Chiesa dell’Annunziata risuonano le note di Nziria, il suo album di esordio è un lavoro ambizioso che riprende la tradizione neomelodica napoletana e la colloca su un terreno del tutto inedito, colorandola di un’estetica d’avanguardia con sonorità techno hardcore e cadenze evocative che rinviano gli spettatori a percorsi di senso ancora inesplorati.

Il progetto di Toni Cutrone in arte Mai Mai Mai è un viaggio che racchiude suoni del folklore mediterraneo instillati in un’atmosfera cupa e misteriosa e fa tappa il 24 febbraio alla Chiesa dell’Annunziata, in collaborazione con Black Marmalade Records. Addentrarsi nelle tracce di Mai Mai Mai è un’esperienza suggestiva che richiama in maniera distorta ricordi, reminiscenze e paure quasi archetipiche.

Con Nada e il suo La paura va via da sé se i pensieri brillano tour, dal titolo dell’ultimo album, il 3 marzo al Teatro Sperimentale arriva a Pesaro un pezzo di storia della musica italiana. Le iconiche canzoni d’amore di questa straordinaria artista hanno lasciato un ricordo indelebile in intere generazioni. La determinazione nelle scelte artistiche e nella loro indipendenza, la ricerca del creativo e appagante ostinatamente controcorrente è diventata una delle caratteristiche di Nada.

Il cantautore/chitarrista folk statunitense Micah P. Hinson giunge al Teatro Sperimentale il 22 marzo. Il suo è un acoustic folk dalle melodie malinconiche e il nuovo album I lie to you il risultato di cinque giorni e cinque notti di registrazione e di un lavoro di produzione accuratissimo di Alessandro Asso Stefana, collaboratore tra gli altri di Pj Harvey, Mike Patton, Vinicio Capossela.

In Arcipelago Ivan Filippo Graziani il 28 marzo al Teatro Sperimentale rende omaggio a suo padre Ivan attraverso musica, racconti e letture rievocando i grandi successi del cantautore abruzzese. Un’occasione unica per rivivere il genio straordinario di un’artista che ha saputo abbinare come nessun altro l’intensità poetica propria del cantautorato italiano con l’energia tipicamente rock d’oltreoceano.

Il 1 aprile alla Chiesa dell’Annunziata due artisti del territorio in un’unica serata, in collaborazione con Black Marmalade Records: Oberdan e Mosca. Leonardo Antinori, in arte “Oberdan”, è un polistrumentista classe ’95 nato e cresciuto a Pesaro che ricalca uno stile decisamente synth su cui costruisce un’architettura sofisticata di suoni computerizzati. Mosca fonde elementi acustici con sounds elettropop e per questo primo progetto live ha deciso di usare un approccio narrativo accompagnato da una proiezione video autoprodotta.

Il 15 e 16 aprile alla Chiesa dell’Annunziata e al Teatro Sperimentale appuntamento con Algebra delle lampade, I° festival di musica elettronica contemporanea a cura di Paolo Tarsi di Anitya Records. Il ricco programma si apre il 15 aprile alle ore 18 alla Chiesa dell’Annunziata con il talentuoso ed eclettico Eugene che presenta il suo ultimo album Seven years in space, un lavoro che ha riscosso uno straordinario successo di critica. Un synth pop avveniristico, di caratura internazionale che fonde sonorità anni ‘80 con elementi d’avanguardia. Tukico è il progetto con cui la violinista dei Tangerine Dream Hoshiko Yamane arriva al Teatro Sperimentale (ore 21) portando la magica atmosfera del suo album Primitive, un album raffinato frutto di una fusione tra musica classica e sperimentale-elettronica. La prima giornata del festival si conclude alle 22.30 alla Chiesa dell’Annunziata con l’ex membro-tastierista dei Kraftwerk Fernando Abrantes e il suo live Robot Emotions, un lavoro sperimentale e molto ricercato in cui influenze pop e mediterranee vengono inglobate dal linguaggio delle macchine, creando un’atmosfera techno-house con parti vocali prettamente robotiche. Il 16 aprile i giovani musicisti emergenti e gli appassionati di produzione musicale avranno la possibilità di partecipare, nell’ambito di Algebra delle lampade, alla masterclass condotta da Steve Lyon, grande produttore e sound engineer di Paul McCartney, Depeche Mode e Cure.

Alec Ounsworth, voce e piano, porterà il suo progetto Clap Your Hands Say Yeah alla Chiesa dell’Annunziata il 21 aprile per un appuntamento dal sapore internazionale. L’artista di Philadelphia ha raffinato e ampliato il suo suono, assecondando un insieme sempre più ampio di influenze. Prolifico ed enigmatico come sempre, i suoi lavori più recenti sposano lo spirito eccentrico e fuori dagli schemi dei primi anni con una ben meritata sicurezza e un più grande senso di versatilità e dopo quasi due decenni Ounsworth rimane una delle voci più distintive della musica.

Per la conclusione di Playlist Pesaro il 19 maggio arriva al Teatro Sperimentale Angelo Branduardi, cantastorie e compositore formidabile, che ha fatto la storia della musica in Italia, con il suo stile barocco ricco di influenze musicali di luoghi e tempi lontani. Con Confessioni di un malandrino presenta i suoi brani più celebri accanto ad alcune delle sue composizioni più rare, in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno di viaggio da ormai molti anni.

 

Informazioni e biglietteria presso Teatro Sperimentale (0721 387548), prevendite anche alla biglietteria Tipico.tips (0721 34121 – 340 8930362) e biglietterie circuito vivaticket, anche on line. Informazioni AMAT (071 2072439), www.teatridipesaro.it, www.amatmarche.net.


 

02 / gennaio teatro sperimentale

ERIC WADDELL &

ABUNDANT LIFE GOSPEL SINGERS

 

 

Eric Waddell & The Abundant Life Singers è uno dei gruppi di spicco di Baltimora, Maryland. Nella sua prodigiosa crescita il coro ha raggruppato via via un numero sempre crescente di vocalisti fenomenali: al momento il coro conta circa cinquanta coristi e una band d’eccezione. Sotto la direzione magistrale di Eric Waddell, front-man e leader del gruppo, ha raggiunto un livello di perfezione vocale che ci ricorda le formazioni di Hezekiah Walker e Ricky Dillard. Il gruppo ha debuttato in Italia nel dicembre 2017 riscuotendo uno straordinario successo di pubblico e critica. Fra le prestigiose date del tour ricordiamo i concerti a: L’Aquila, con i Solisti Aquilani, il Concerto di Capodanno in Piazza a Firenze, il concerto del Primo dell’Anno nella Piazza del Campo a Siena. Il gruppo si è esibito in prestigiosi teatri di tutto il Paese fra cui: il Petruzzelli di Bari, la Tuscany Hall di Firenze, la Basilica di San Lorenzo a Napoli, il Teatro Bellini di Catania, la Chiesa Del Collegio di Trapani, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Ristori di Verona e molti ancora.

Nella sua carriera il gruppo ha condiviso il palco con leggende quali Pastor Timothy Wright e Albertina Walker; con stelle del gospel quali BeBe & CeCe Winans, Pastor Marvin Sapp, Vashawn Mitchell, Vanessa Bell Armstrong, Pastore Charles Jenkins, Dorothy Norwood, Keith Pringle e il leggendario Dottie Peoples.

Eric Waddell e gli Abundant Life Singergs stanno lasciando un’impronta significativa anche nel mondo discografico. Fra le incisione più significative ricordiamo: il CD debutto Put a praise on it (settembre 2012), Hour of power (marzo, 2013), CD Release in collaborazione con Overseer Kervy Brown and Isaiah D. Thomas (maggio 2013).

Nel marzo 2017 è uscito il loro ultimo album The Church Sound. Nel luglio 2014 ha ricevuto due riconoscimenti al Rhythm of Gospel Awards come miglior CD Tradizionale dell’anno, Year & Best Performances by Choir/Director.

Fra le apparizioni più significative ricordiamo: nell’agosto 2014 al BET’s Bobby Jones Gospel; nel settembre 2015 Gospel Heritage Month presso il Kennedy Center; nel gennaio 2017 esibizione per l’inaugurazione del nuovo mandato presidenziale. Eric Waddell & The Abundant Life Singers hanno viaggiato in tutti gli States diffondendo con fervore il messaggio evangelico che ispira la loro musica.

 

Eric Waddell è uno fra i più eccellenti Ministri di Musica e direttore di coro: nella sua carriera ha prestato la sua opera in numerosissime Chiese. Famoso docente e compositore ha studiato presso il Conservatorio Peabody come salmista. Il suo amore per il gruppo da lui stesso creato, The Abundant Life Singers, gli ha permesso di condividere e sviluppare i suoi donni attraverso la musica. Molti dei brani in repertorio sono di sua composizione: un sound che abbina le sonorità del gospel tradizionale con le nuove tendenze del contemporary gospel.


 

07 / gennaio teatro sperimentale

PAOLA TURCI

MI AMERÒ LO STESSO

[monologo teatrale con canzoni]

 

di Paola Turci e Alessandra Scotti

regia Paolo Civati

produzione Stefano Francioni Produzioni e Friends & Partners

 

 

Mi amerò lo stesso è un monologo che a volte vorrebbe essere un dialogo. Paola Turci si racconta, ma certe volte non è più lei a parlare, ma qualche personaggio che ha incontrato nel corso della sua vita, a cui lei presta solo la voce, a volte ci mostra il punto di vista di sua mamma, personaggio che torna in ogni momento importante, a volte sono protagonisti di un solo momento.

Un monologo sincero e divertente in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita.

Il racconto della vita di una donna, in cui è facile identificarsi: i suoi desideri e le sue debolezze, i ricordi e le speranze per il futuro. Il tutto legato da alcune canzoni che hanno fatto da colonna sonora ad ogni fase della sua esistenza.

Paola Turci si mette a nudo e lo fa con un monologo che porta sul palco uno dei più grandi insegnamenti che la vita le ha regalato: qualunque cosa accada…mi amerò lo stesso.


 

14 / gennaio chiesa dell’annunziata

FEDERICO DRAGOGNA

QUELLO CHE HO CAPITO DI DE ANDRÉ

 

 

Quello che ho capito di De André non è un tributo a De André, né una lezione o una commemorazione, è davvero, semplicemente, quello che ho capito di lui e delle sue canzoni. È qualcosa che ho immaginato e scritto quando mi sono accorto che, forse, di Fabrizio De André – twittato da politici d’ogni sorta e bandiera, incensato nei salotti, nei musei e persino nelle scuole – ero io a non averci capito qualcosa. Da ragazzo avevo scelto le sue parole perché mi sembravano le più coraggiose e le più pericolose, ora che le ritrovo ovunque mi sono chiesto se è il nostro Paese che ha finalmente trovato il coraggio o se sono ancora bombe a cui qualcuno ha fatto un giardino intorno, così che da fuori, anno dopo anno, si finisca per vedere solo il giardino.

Non è un concerto anche se della musica c’è, non è un reading anche se ho dei fogli davanti: di sicuro c’è la mia voce, la sua e quella del tempo in cui siamo tutti immersi.

Ed è qualcosa che ho deciso di fare in posti che erano interessati a questo discorso e che mi hanno chiamato, in posti in cui anche lui, credo, sarebbe venuto volentieri. Federico Dragogna

 

 

25 / gennaio teatro sperimentale

MARLENE KUNTZ

KARMA CLIMA TOUR

opening act

LEDA

nell’ambito di Glocal Sound / Giovane musica d’autore in circuito

 

 

I Marlene Kuntz sono Cristiano Godano (voce, chitarra), Luca Lagash Saporiti (basso), Riccardo Tesio (chitarra) e Davide Arneodo (tastiere). La band si forma nel 1992 a Cuneo. Da allora 30 anni di carriera, 10 album in studio, 4 dal vivo, 8 raccolte, 10 colonne sonore (l’ultima, quella per il film Io sono Vera di Beniamino Catena, uscita il 17 febbraio 2022), 1 disco d’oro, innumerevoli tour in Italia e all’estero.

 

Karma clima, un’opera ampia e profonda, un progetto artistico e sociale che unisce musica e difesa dell’ambiente, nonché il nuovo album della band (produzione artistica Marlene Kuntz con Taketo Gohara) uscito il 30 settembre 2022 per Ala Bianca (distrib. WARNER).

Karma clima è la voce dei Marlene Kuntz sui temi della sostenibilità e dell’arte creativa e performante. L’ album è stato scritto e registrato in Piemonte, tra ottobre e dicembre 2021 nel corso di tre residenze artistiche (Viso a Viso Cooperativa di Comunità di Ostana, Birrificio Agricolo Baladin Piozzo e Borgata Paraloup) durante le quali i Marlene Kuntz sono entrati a stretto contatto con le comunità che vivono quei luoghi, realizzando una music factory aperta al pubblico. I nove brani del disco sono ciascuno un grido, una presa di coscienza di ciò che sta accadendo al pianeta. Il processo di produzione di Karma clima interamente dedicato alla necessità di aprire un dialogo e un’operatività concreta in merito al cambiamento climatico, è stato inserito nel Rapporto Symbola “Io sono cultura” (https://www.symbola.net/ricerca/io-sono-cultura-2022/ ) Troviamo Karma clima nel capitolo “L’innovazione culturale che verrà”, come case history di successo, esempio emblematico del processo che – si legge a p. 52 del Rapporto – “deve portare le istituzioni culturali a mutare, almeno in parte, posizionamento e capacità di dialogo con altri attori della filiera e altri comparti produttivi”.

Attualmente è in radio Vita su marte, brano che mette in evidenza il folle atteggiamento egoistico di coloro che pensano di salvarsi da soli dall’emergenza climatica, magari cercando rifugio su Marte, ipotesi ricorrente dei pochi straricchi del pianeta. Il testo è volutamente ironico e il tono caustico. Il video (https://youtu.be/gF_G2JcGKTQ), diretto da Michele Piazza, mostra l’inutile follia egoistica attraverso immagini dello scenario di Val d’Ayas, in particolare il lago blu. Una danza sulla fine del mondo, tra le rocce, in piena montagna. Un territorio che disperatamente mostra le ferite dell’uomo all’ambiente con la presenza di un fiume che si nutre dell’acqua del ghiacciaio che sta tristemente sciogliendosi.

 

I Leda sono una band alt rock marchigiana. Composta da quattro elementi provenienti da differenti progetti musicali, si affacciano ufficialmente sul mercato discografico nell’ aprile 2019, con l’uscita dell’ album Memorie dal futuro (Il Piccio Records). Il lavoro, registrato all’ Indipendente Recording Studio di Matelica, contiene diverse collaborazioni tra cui quella di Marino Severini dei Gang e di Paolo Bragaglia; le canzoni ottengono consensi dalla critica di settore. Alcuni dei videoclip ufficiali della band ottengono riconoscimenti nazionali ed internazionali (tra cui “video finalista” al Napoli Film Festival 2019 e selezione all’ Interrobang Film Festival 2020 in Iowa). Dall’estate 2018 sino a febbraio 2020 si susseguono numerosi live in club, teatri, rassegne musicali e festival e partecipazioni in programmi radiofonici, tra cui Radio Rai Live. Nel febbraio 2021 i Leda registrano il secondo album, nato da un lungo periodo in sala prove passato nel corso dell’anno precedente. Da maggio 2021 vengono rilasciati tre singoli come anticipo del nuovo lavoro, che ottengono un riscontro positivo anche oltreconfine, in particolare su webzine francesi. Nel 2021 la band viene selezionata nell’ edizione digitale di SXSW e meeting Sim Sao Paulo, con pareri positivi tra gli addetti ai lavori. Il nuovo, secondo album Marocco Speed è stato rilasciato in aprile 2022, con il singolo Tu mi bruci che vede la partecipazione di Paolo Benvegnù.

03 / febbraio chiesa dell’annunziata

NZIRIA

LIVE A/V

in collaborazione con Black Marmalade Records

 

Nziria, il nuovo progetto sperimentale dell’artista Tullia Benedicta, debutta sull’etichetta di Gabber Eleganza, Never Sleep, con l’album XXYBRID. L’album, registrato durante il lockdown, è stato concepito dall’artista come un atto psicomagico, volto a riscoprire le sue origini napoletane e a rileggere alcuni dei topoi della cultura partenopea. Nziria si riappropria del dialetto napoletano, che ha appreso ascoltando i suoi nonni da piccol*: il nome stesso, ’nziria, è parola dialettale pressoché intraducibile, che indica il capriccio ostinato e senza motivo dei bambini quando sono stanchi. Nziria integra le forme e i temi portanti della canzone neomelodica, rigenerandone tuttavia lo scenario cis-eteronormato. Attraverso un cantato potente e androgino reinterpreta le storie stereotipate, quasi archetipiche, del neomelodico, cantando di amore queer e di tutte quelle identità non statiche ma in continuo divenire. La musica Neomelodica, nata a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta dopo il declino della canzone classica napoletana, diventa iconica del Meridione attraverso le voci di artisti come Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio. Legata intrinsecamente a contesti al di fuori della legalità, attraverso i suoi testi struggenti e le sonorità pop, essa si fa portavoce di una società frammentata, tormentata e poco incline ad uscire dai suoi cliché. Hard Neomelodic è il termine scelto dall’artista per descrivere la sua ricerca, attraverso la quale dà forma ad uno spazio sonoro in cui generi dirompenti come il Neomelodico e l’ Hardcore si affiancano fin quasi a confondersi, rendendo l’ibridazione un’arena per la libera autodeterminazione. In quanto artista non-binary, Nziria attinge dalla propria esperienza per affrontare tematiche atemporali, quali l’alterità, la diversità e l’inclusività. La sua volontà di trasformare i testi eteronormati e non inclusivi della canzone Neomelodica si colloca all’interno di una più vasta lotta contro le discriminazioni di genere, spesso radicate nelle società occidentali. Nziria immerge l’eclettico immaginario napoletano, popolato da simboli pagani, personaggi teatrali, figure chimeriche, effigi sacre e credenze iperboliche, in sofisticate sonorità all’avanguardia, ispirandosi a generi come l’Hardcore Gabber, la Trance e l’Italodance 2000, caratteristici della sua adolescenza trascorsa sulla Riviera Romagnola: “Ho cercato di racchiudere in questo disco quel piccolo universo simbolico che, almeno per me, è la cultura napoletana. Alcune immagini sono reminiscenze della mia infanzia, altre invece sono cose che ho scoperto in età adulta, quando ho deciso di rivolgere lo sguardo alle mie origini e di abbracciarle con orgoglio. Ho scelto di inserire riferimenti a storia, culto, tradizioni, di celebrare la Tarantella in una chiave diversa ma in un qualche modo affine, e di iniziare il disco con una figura magica, il Femminiello, perché volevo che questo disco fosse così: ibrido, misterioso e fortunato.”

XXYBRID si presenta come un’architettura sacra, a tratti densa e viscerale – come nell’intensa e nostalgica Amam Ancora – a tratti aerea e frantumata – come nel crescendo dalle sonorità rave di Hard Tarantella, in cui l’artista ha incluso una conversazione con una fedele sul concetto di fede, registrata dentro una chiesa a Napoli. Il concetto di sacro è uno dei cardini dell’album di esordio di Nziria, in quanto segno caratteristico del magnetismo di Napoli e frutto del sincretismo tra icone cristiane e superstizioni pagane e magia. Non a caso la prima traccia ’E Riavule è dedicata alla figura del Diavolo, che nella Tombola napoletana è associata al numero 77, intorno alla quale un Femminiello racconta un aneddoto. Altro tema portante del disco è quello della nostalgia, che trova la sua rappresentazione più compiuta in Pensiero, in cui la nostalgia per la persona amata si sovrappone alla nostalgia per un luogo che è anche un tempo, un passato dorato cui è doloroso fare ritorno; d’altronde la nostalgia è etimologicamente “dolore del ritorno”. Simbolismo e spiritualismo raggiungono il loro apice nella traccia finale, ’O Dolor, concepita da Nziria come un momento di elevazione in cui voce, arpeggi inquieti e sintesi granulare si condensano fino ad eclissarsi, lasciando a chi ascolta un sottile ed infinito spazio di meditazione. XXYBRID è uscito a maggio 2022 su NEVER SLEEP, in vinile e formato digitale.

24 / febbraio chiesa dell’annunziata

MAI MAI MAI

LIVE A/V

in collaborazione con Black Marmalade Records

 

 

Ripresa dal passato, storia, memoria, tradizione e radici. Un passato che ha bisogno di esorcizzare, piegare e ripensare per andare avanti e da cui dipendere. Questo Rimorso, il colossale disco gotico mediterraneo di Mai Mai Mai. Conosciuto per la sua incredibile miscela di folklore dell’Italia meridionale, drone industriale, proto-techno e musica elettronica, Toni Cutrone aka Mai Mai Mai si è avvicinato a Rimorso con una tabula rasa. Dopo Nel Sud (La Tempesta International, 2019) e la sua trilogia mediterranea Theta (Boring Machines, 2013), Δέλτα (Delta) (Yerevan Tapes, 2014) e Φ (Phi) (Not Not Fun Records / Boring Machines, 2017) il noise artist di Roma ha ricreato i suoi spiriti del passato collaborando con musicisti ed etnomusicologi che lavorano sul presente, su tradizioni che sono ancora tramandate e si trasformano continuamente, curando la nostra nostalgia per un futuro perduto. Rimorso si libera del passato pesante uso di campioni e manipolazione del suono al posto di un elemento umano: voci, percussioni, chitarra lap steel, il tutto incorporato in un ricco patrimonio culturale. Da Fimmene Fimmene, un canto di protesta ricontestualizzato delle lavoratrici del tabacco nel Salento, cantato maestosamente dal prodigio dei Nidi d’Arac Vera Di Lecce, a Nostalgia dove Youmna Saba, nata a Beirut, si libra letteralmente su un futuristico melodramma arabo sull’orlo dell’ascensione, Rimorso è un album che solca acque nere, dove i fantasmi danzano cerimonialmente, girando in punta di piedi intorno al cuore. Sind rivisita uno dei brani dei Faraualla (quartetto femminile pugliese noto per il repertorio di polifonie vocali a cappella) con l’outsider techno Cosimo Damiano e le vitali percussioni dell’ensemble Ars Ludi; Mediterranean Gothic vede l’esotismo tropicale di Mike Cooper precipitare nell’abisso, inni di streghe sotto un sole nero che sorge; Musica Nova, vagamente basata sulla ‘Pizzica Minore’ di Musicanova, presenta le stratificazioni neomelodiche di Nziria (Tullia Benedicta) che si librano su un lento elicottero, una pulsante serenata techno; guidato dalla voce viscerale di Maria Violenza Secondo Coro delle Lavandaie, un oscuro gioiello della musica popolare italiana, mescola un ipnotico drumming voodoo e un coro incantevole filtrato attraverso una lente del gotico meridionale. L’ultimo album Antiche Memorie è esaltato dal maestro e collaboratore di lunga data di Battiato Lino Capra Vaccina (vibrafono, gong, percussioni), portatore di lucentezza cosmica e placida eleganza.

Rimorso è il nuovo rituale di Mai Mai Mai, che trasforma l’assenza in presenza, respingendo la nostalgia per il compimento, un’immersione nella disgiunzione temporale che stiamo vivendo attraverso l’essenza del tessuto umano.


 

03 / marzo teatro sperimentale

NADA

LA PAURA VA VIA DA SÉ

SE I PENSIERI BRILLANO TOUR

 

 

La paura va via da sé se i pensieri brillano è il nuovo lavoro dell’artista pubblicato lo scorso 7 ottobre per La Tempesta Dischi / Santeria e distribuito da Audioglobe, che arriva a tre anni dal precedente disco di inediti È un momento difficile tesoro.

Nada, una delle voci più importanti della musica italiana, prosegue nel suo personale viaggio artistico e La paura va via da sé se i pensieri brillano è un importante tassello nel percorso di questa straordinaria artista.

 

Cantante, attrice, scrittrice. In una sola parola: artista.

Questa è Nada, protagonista assoluta della musica italiana da decenni. La sua determinazione nelle scelte artistiche e nella loro indipendenza, la ricerca del creativo e appagante ostinatamente controcorrente è diventata una delle caratteristiche della sua arte.

Le collaborazioni e le esperienze maturate di una carriera come la sua sono tantissime. Musica, teatro, televisione, scrittura. Dall’incontro con Piero Ciampi nel 1973 – sodalizio che porterà alla realizzazione di tre album tra il 1973 e il 1976, ne esce consapevole della propria forza e della direzione da seguire – a quello col teatro con maestri come Giulio Bosetti, Dario Fo, Marco Messeri.

Nella lunga carriera musicale ci sono le partecipazioni a molti Sanremo, le canzoni in cima alle classifiche e i progetti artistici che hanno ottenuto riconoscimenti importanti. Ha composto alcuni dei grandi successi italiani divenuti internazionali, come Amore disperato e Senza un perché, quest’ultima riscoperta grazie all’inserimento all’interno della colonna sonora della serie TV The Young Pope di Paolo Sorrentino, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi.

Con la pubblicazione di 5 libri, Nada si è imposta anche come scrittrice sensibile e schietta. La sua vita è diventata prima il romanzo Il mio cuore umano, poi un film, La bambina che non voleva cantare con la regia di Costanza Quatriglio, trasmesso da Rai 1 nel 2021 con grande riscontro di pubblico e critica.

 

 

22 / marzo teatro sperimentale

MICAH P. HINSON

I LIE TO YOU TOUR

 

Il cantautore/chitarrista folk statunitense Micah P. Hinson pubblica il suo undicesimo progetto discografico I lie to you per Ponderosa Music Records.

A quattro anni di distanza da When I shoot at you with arrows, I will shoot to destroy you (2018), Micah P. Hinson presenta il suo undicesimo album. Prodotto da Alessandro “Asso” Stefana (PJ Harvey, Mike Patton, Vinicio Capossela), include dieci tracce originali, con l’aggiunta di una bonus track intitolata You and me.

 

Ieri ero seduto su una sedia, stavo fumando una sigaretta, e mi sono reso conto che queste canzoni, e questo album, stanno uscendo alla luce del sole. È stato uno shock. Con la memoria che ancora mi assiste, ricordo i giorni in cui lavoravo nel Texas settentrionale, mi sentivo perso e non vedevo vie d’uscita – i quasi 20 anni di carriera si stavano trasformando in un vissuto ormai lontano. Le sensazioni che la mia musica e le mie canzoni mi hanno dato e mi danno, risalgono ai giorni e agli anni della mia giovinezza, le sto ritrovando oggi. E io sono qui per condividerle con voi. Micah P. Hinson

 

In I lie to you, Micah P. Hinson si mette a nudo e mostra la propria storia, nella trasparenza di queste canzoni gonfie di amore, di assenza e di rimpianto. Una voce rauca e segnata dalle intemperie, una musica vera e sincera ma struggente e poco rassicurante. Il capitolo finale di una carriera che guarda nel passato. Con canzoni scritte tra l’adolescenza e i trent’anni, Micah narra i tempi più inqueti e gli anni recenti, sentendosi già rivitalizzato e libero da tutti i pensieri che lo tormentavano.

Il nuovo album di Micah P. Hinson è il risultato di cinque giorni e cinque notti di registrazione. Ad accompagnare Micah, ci sono gli archi celestiali di Raffaele Tiseo, la batteria metafisica di Zeno De Rossi e il contrabbasso di Greg Cohen.

Sia Ignore the Days, primo singolo pubblicato, sia i successivi People, Carelessly e What Does It Matter Now, sono accompagnati da quattro videoclip/visualizer per la regia di Andrea Rabuffetti.

 

Micah P. Hinson è nato da una famiglia di cattolici integralisti nella Memphis del peccato e cresciuto nell’Abilene degli evangelisti. Ancor prima di compiere vent’anni Micah ha già sperimentato gli effetti della musica e dei narcotici. Al suo debutto discografico del 2003 sono poi seguiti tre album di inediti e uno di cover, fino al suo lavoro più recente del 2018, “registrato in un giorno solo, da qualche parte in Texas”, con la meticolosità di uno sbandato, nella luce riverberante delle sue visioni. All’inizio del 2020, dopo aver pubblicato dieci album acclamati dalla critica e aver costruito una solida fanbase internazionale, Micah P. Hinson ha quasi abbandonato la sua carriera musicale, ripresa poi in mano durante la pandemia, nella quale l’artista ha approfittato del tempo libero per riflettere e ricalibrarsi.

 

 

28 / marzo teatro sperimentale

FILIPPO GRAZIANI

ARCIPELAGO IVAN

 

Filippo Graziani voce e chitarra

Tommy Graziani batteria

Francesco Cardelli basso e chitarra acustica

Elia Zambardino pianoforte, tastiere e fisarmonica

regia Gigi Bischi

 

 

Le canzoni, la musica, il disegno e la scrittura. Tutto questo è Arcipelago Ivan.

È il luogo che racchiude tutte le sfaccettature artistiche di Ivan Graziani che convivono in equilibrio proprio come le isole di un arcipelago.

Questo è l’omaggio di Filippo Graziani al padre che come a bordo di una nave traghetterà gli spettatori tra musica, racconti e letture per rivivere i grandi successi di casa Graziani come Lugano addio, Firenze, Pigro ma anche le canzoni dell’esordio e i lato B dei dischi più famosi per scoprire nuove curiosità sul primo cantautore rock italiano.


 

01 / aprile chiesa dell’annunziata

MOSCA + OBERDAN

LIVE A/V

in collaborazione con Black Marmalade Records

 

Mosca inizia a suonare durante l’estate del 2019 per caso con un piccolo sintetizzatore analogico, senza alcuna base teorica musicale. Inizialmente, i primi brani sono stati realizzati come pure improvvisazioni senza alcuna idea precisa dietro, ai progetti successivi invece inizia gradualmente a venire dedicata sempre più attenzione a livello narrativo e strutturale. Raccontando sempre in prima persona disagi personali, Mosca trova nella musica un canale comunicativo unico, per lui più efficace del comune linguaggio verbale. Il primo album viene interamente realizzato con sintetizzatori analogici, introducendo dal secondo basi digitali e campionamenti, ed infine dal quarto in poi spaziando con vari strumenti dalla chitarra elettrica ed acustica, agli archi più o meno convenzionali, strumenti giocattolo (metallofono) e basso elettrico. Per questo primo progetto live, ho deciso di usare un approccio narrativo; attraverso 8 capitoli verrà narrata la storia di un personaggio indefinito, che intraprende un percorso alla ricerca del finale, termine che si legherà al suo significato più ampio partendo dai primi tre capitoli (luce, acqua e vita), attraversando la quotidianità comune nel quarto e quinto (casa e identità) fino alla scoperta del suo abissale lato interiore negli ultimi tre capitoli (arte, mente, ed il finale). Il tutto verrà narrato, oltre alla musica, accompagnando una proiezione video autoprodotta. Nel pratico verranno suonate tracce strumentali che spazieranno dall’ambient all’elettronica, con possibile accompagnamento di musicisti esterni.

 

Leonardo Antinori, in arte Oberdan, è un artista polistrumentista classe ’95 nato e cresciuto a Pesaro. Con una formazione prevalentemente rock (Pixies, Bloc Party, Arctic Monkeys, Babyshambles, Queens Of The Stone Age, Nine Inch Nails, Klaxons, Nick Cave & The Bad Seeds) all’età di circa 13 anni comincia a scrivere le prime canzoni per poi esordire ufficialmente nel 2013 come batterista e cantante nel duo stoner rock Jumping The Shark con cui comincerà a suonare nei primi locali e festival sull’intero territorio italiano. Nel 2017 comincia un nuovo capitolo con il progetto musicale Gastone. Questa nuova formazione, composta da Leonardo Antinori (batteria, chitarra, tastiere e voce in studio, chitarra e voce nei live) e Marco Bertuccioli (chitarra) esordisce con il loro disco omonimo, pubblicato per Mattonella Records e co-edito da Bomba Dischi. Il magazine “Ondarock” lo definisce “baroque pop, con ritmi matematici che scandiscono un universo sonoro fatto di arpeggi eterei e psichedelici, sfuggendo ai canoni del nuovo cantautorato pop.” Il primo album porta la band a esibirsi su palchi importanti come quello del MI AMI Festival, e cattura l’attenzione di artisti come Giorgio Poi o i Phoenix, che li inseriscono nella playlist Ti Amo Paris, in rotazione per tutta la durata del loro festival parigino. Col secondo disco, dal titolo (II), la band entra nel roster di Panico Concerti che permetterà di sostenere un tour nei più grandi locali italiani, interrotto solo dall’arrivo della pandemia. Nel 2018 (contemporaneamente all’attività musicale coi Gastone) la passione per la

cassa dritta e la voglia di far muovere il corpo, unite a un sequencer, una 808 e un registratore a 8 piste dimenticate in camera, lo inducono alla nascita del progetto musicale elettronico solista Oberdan. Il 29 marzo 2019 vede la luce il primo singolo Scorpione, brano techno dal sapore volutamente retrò, pubblicato dall’etichetta romana Mattonella Records. Il videoclip, arrivato in finale al Cortinametraggio 2020, diretto da Cristiano Pedrocco, spinge deciso l’acceleratore sul citazionismo in uno scenario onirico, dipingendo una storia di fuga e amore a colpi di zoomate anni Settanta. Il secondo singolo, dal titolo Espandersi, assume invece sonorità più orecchiabili, accompagnandosi a un video western-pop. Il nuovo album, Forever Noi, scritto, suonato e registrato tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 in pieno periodo di coprifuoco, si immerge in territori più tenebrosi e legati a una forte spiritualità. Influenzato particolarmente da What’s your pleasure di Jessie Ware, Róisín Machine di Róisín Murphy e Outrun di Kavisnky, l’album vede la luce a ottobre 2022 per Fluidostudio.

ALGEBRA DELLE LAMPADE

I° Festival di musica elettronica contemporanea

 

15 / aprile

 

h 18 | chiesa dell’annunziata

EUGENE | Seven Years in Space

 

h 21 | teatro sperimentale

TUKICO aka HOSHIKO YAMANE from TANGERINE DREAM | Primitive

 

h 22,30 | chiesa dell’annunziata

FERNANDO ABRANTES (EX-KFTWK) | Robot Emotions

 

16 / 04

 

dalle h 14,30 | chiesa dell’annunziata

MASTERCLASS CON STEVE LYON

[produttore, sound engineer di Paul McCartney, Depeche Mode, The Cure]

 

 

a cura di Paolo Tarsi / Anitya Records

 

 

EUGENE

Il talentuoso ed eclettico Eugene si presenterà alla Chiesa dell’Annunziata con il suo ultimo album Seven Years in Space, un lavoro che ha riscosso uno straordinario successo di critica. Un synth pop avveniristico, di caratura internazionale che fonde sonorità synth anni ‘80 con elementi d’avanguardia. Seven Years in Space è una produzione immersiva, con un riverbero ricorrente di suoni eterei. Un’opera che volge lo sguardo verso l’alto con l’intento di scrutare oltre lo spazio, di toccare l’iperuranio. L’esibizione dal vivo di Eugene restituisce un senso d’infinito conducendo l’ascoltatore in un elettrizzante e suggestivo viaggio cosmico.

 

TUKICO

Tukico è il progetto con cui la violinista dei Tangerine Dream Hoshiko Yamane arriva al Teatro Sperimentale portando la magica atmosfera del suo album Primitive. Un album raffinato frutto di una fusione tra musica classica e una produzione di musica sperimentale-elettronica. Assistere dal vivo a un concerto di Tukico e potersi perdere tra le pulsazioni sintetiche e il suo pregnante violino elettrico è un’esperienza sublime.

 

FERNANDO ABRANTES

Alla Chiesa dell’Annunziata l’ex membro-tastierista dei Kraftwerk Fernando Abrantes con il suo live Robot Emotions. Un lavoro sperimentale e molto ricercato in cui influenze pop e mediterranee vengono inglobate dal linguaggio delle macchine, un poderoso gioco di campionatori e drum machine che a tratti ricreano un’atmosfera techno-house con parti vocali prettamente robotiche.

 

MASTERCLASS STEVE LYON

Il 16 aprile i giovani musicisti emergenti e gli appassionati di produzione musicale avranno la possibilità di ricevere una masterclass da un grande produttore come Steve Lyon, che è stato produttore e sound engineer di Paul McCartney, Depeche Mode e Cure.


 

21 / aprile chiesa dell’annunziata

CLAP YOUR HANDS SAY YEAH

IN CONCERTO [PIANO SOLO]

 

Clap Your Hands Say Yeah sta per portare l’ultimo acclamato album New Fragility in concerto. Il tour, che va da marzo a luglio, presenterà le canzoni dell’ultimo album insieme al vasto repertorio dell’artista.

Attualmente riconosciuto come uno dei progetti indie rock più importanti degli ultimi 15 anni, Clap Your Hands Say Yeah si è formato verso la fine del 2004. Hanno iniziato suonando dal vivo in alcuni live club di Manhattan e Brooklyn e sono stati una delle prime band ad aver ottenuto una considerevole notorietà online prima ancora di un contratto discografico. Nel 2005 pubblicano il loro primo album omonimo e autoprodotto, a cui “Pitchfork” dà un punteggio di 9.0 e che include immediatamente nella classifica “Best New Music”. Nello stesso anno firmano un contratto discografico con la label inglese Wichita Records e due anni dopo, nel 2007, pubblicano il loro secondo disco Some Loud Thunder. Dopo due anni passati a suonare sui palchi più prestigiosi del mondo, comparendo anche in alcune pellicole per il cinema, i CYHSY annunciano di volersi prendere una pausa per dedicarsi ai loro side projects: Alec pubblicherà Mo Beauty, il suo primo album solista, e Skin and Bones, il primo album con i Flashy Pyton, la sua seconda band; Robbie Guertin inizia a collaborare sia con i Radical Dads che con i Uninhabitable Mansions (insieme al compagno di band Tyler Sargent). Dopo uno iato durato un paio di anni, nel 2011 pubblicano Hysterical, il loro terzo album, che a differenza dei suoi due predecessori riceve un’accoglienza molto tiepida da parte della critica. A distanza di meno di un anno, uno dopo l’altro Guertin, Tyler e Lee Sargent lasciano la band per dedicarsi ai loro progetti personali.

Nel 2013 viene pubblicato su Bandcamp Little Moments, un EP composto da quattro brani, due dei quali verranno inclusi in una nuova versione nel quarto album Only Run nel 2014, ultimo album prima che i CYHSY diventano a tutti gli effetti una one man band composta solo da Alec Ounsworth che continua a portare avanti il progetto ristampando il primo album della band a cui seguirà un tour in Nord America.

Nel 2017 pubblica l’album The Tourist, prodotto da Dave Fridman dei Mercury Rev, così come i precedenti Some Loud Thunder e Only Run. Un album che arriva dopo un periodo travagliato e che vuole essere una summa dei suoi grandi ispiratori di sempre: John Cale, Robert Wyatt, Tom Waits e Nick Cave.

New Fragility, pubblicato nel febbraio 2021, è l’ottavo album di Alec Ounsworth ed è stato acclamato dai fan e dai media di tutto il mondo per la sua toccante intimità, personalità e vulnerabilità che trasformano le sue belle melodie in “una serie di grandi canzoni” (NPR). New Fragility è stato prodotto da Alec Ounsworth, con produzione aggiuntiva di Will Johnson, registrato da Britton Beisenherz a Austin, TX, mixato da John Agnello nel New Jersey e masterizzato da Greg Calbi. Le versioni acustiche nella Deluxe Edition sono state registrate da Todd Erk, mixate da Britton Beisenherz e masterizzate da Valerio Mina.

In qualsiasi discussione riguardante i cantautori e gli autori della musica indipendente del 21° secolo, Alec Ounsworth e il suo moniker, Clap Your Hands Say Yeah, avranno sicuramente un posto di rilievo. Pochi sono stati così coerentemente eclettici e intimi; pochi altri rimangono ancora coraggiosamente indipendenti, rifiutando di firmare accordi che potrebbero compromettere la loro visione artistica. Questo è ciò che caratterizza l’opera di Ounsworth, specialmente il progetto che ha iniziato nei primi anni 2000, Clap Your Hands Say Yeah. Con ogni uscita dal suo storico debutto, l’artista di Philadelphia ha raffinato e ampliato il suo suono, assecondando un insieme sempre più ampio di influenze. Prolifico ed enigmatico come sempre, i suoi lavori più recenti sposano lo spirito eccentrico e fuori dagli schemi dei primi anni con una ben meritata sicurezza e un più grande senso di versatilità. Sempre diretto verso nuove strade di arrangiamento delle canzoni e di connessione organica con il suo pubblico, Ounsworth ha dimostrato che è possibile tradurre un certo livello di serietà in qualcosa di gioioso. Dopo quasi due decenni Ounsworth rimane una delle voci più distintive della musica.

 

19 / maggio teatro sperimentale

ANGELO BRANDUARDI

CONFESSIONI DI UN MALANDRINO

 

in duo con Fabio Valdemarin

 

 

Con il concerto chiamato Confessioni di un malandrino Angelo Branduardi presenta una versione particolare dei suoi brani più celebri, in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno di viaggio da ormai molti anni.

L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo e sulla “piccola orchestra” di Fabio che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica.

Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta Futuro antico che conta ben otto episodi.

Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Angelo ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo dimenticate o meno amate.

 

Angelo Branduardi è nato a Cuggiono, vicino a Milano. Quando aveva pochi mesi la sua famiglia si trasferì a Genova e lì, presso il Conservatorio Niccolò Paganini, Angelo conseguì il diploma di violino e debuttò come solista con l’orchestra del Conservatorio. All’età di quindici anni Angelo si trasferì di nuovo, questa volta a Milano, e qui si iscrisse all’Istituto Tecnico per il Turismo, dove conobbe ed ebbe a lungo come insegnante il grande poeta Franco Fortini. In seguito si iscrisse alla Facoltà di Filosofia e in quel periodo cominciò a comporre, musicando i testi dei suoi autori preferiti. Confessioni di un malandrino dal poeta russo Esenin, ancora oggi una delle sue canzoni più famose, risale infatti a quegli anni. Agli inizi dagli anni ’70, Angelo conobbe Luisa Zappa, che sarebbe poi diventata sua coautrice, oltre che sua moglie.

 

 

BIGLIETTERIA TEATRO SPERIMENTALE

0721 387548

dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 19.30

nei giorni di spettacolo serale dalle 10 alle 13 e dalle 17

la domenica di spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 16

 

BIGLIETTERIA CHIESA DELL’ANNUNZIATA

334 3193717

la sera del concerto da un’ora prima dell’inizio

 

BIGLIETTI

 

TEATRO SPERIMENTALE

posto unico numerato              15 euro – ridotto* 12 euro

Angelo Branduardi                    35 euro – ridotto* 30 euro

Gospel                                      20 euro – ridotto* 15 euro

Marlene Kuntz                          20 euro – ridotto* 18 euro

Tukico                                      8 euro

 

CHIESA DELL’ANNUNZIATA

posto unico numerato              10 euro – ridotto** 8 euro

Clap your hands say yeah        15 euro – ridotto* 12 euro

Eugene, Fernando Abrantes      8 euro

Mai mai mai, Mosca+Oberdan   8 euro – ridotto** 5 euro

 

Algebra delle Lampade            

abbonamento [3 concerti]        15 euro

Masterclass con Steve Lyon

biglietto                                   5 euro – ridotto studenti Scuole Superiori e Conservatorio Pesaro 3 euro

 

* riduzione valida per under 25, over 65, abbonati stagione 22-23, convenzionati vari

** riduzione valida per under 18

 

INFORMAZIONI

Teatro Sperimentale 0721 387548

www.teatridipesaro.it

AMAT 071 2072439

www.amatmarche.net

 

VENDITA ONLINE

www.vivaticket.com

 

INIZIO CONCERTI

ore 21

Algebra delle Lampade 15/04: Eugene ore 18, Tukico ore 21, Fernando Abrantes ore 22.30

Masterclass con Steve Lyon 16/04 dalle ore 14.30

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