Il quartiere Scossicci Del Sole bissa il successo dello scorso anno aggiudicandosi l’edizione 2019 del Palio Storico di San Giovanni, quella che segna i 25 anni della manifestazione regina dell’estate portorecanatese all’insegna della memoria e delle tradizioni più autentiche della città rivierasca.
Al secondo posto Sammarì, al terzo il Centro, quarto il quartiere Europa, quinto Castennou, sesto S. Maria in Potenza e al settimo posto Montarice, che aveva dominato la corsa delle coffe.
La formula del Palio portorecanatese, infatti, non premia la ciurma che taglia per prima il traguardo al termine dei cinque giri nei quali si articola la staffetta, ma quella che meglio riesce a portare alla pesa e all’asta successiva i 30 chilogrammi di pesce contenuto nelle due coffe portate in spalla dagli atleti.È così che Montarice, primatista della staffetta, è stata pesantemente penalizzata dalla perdita di quasi la metà del contenuto delle coffe (17 i chili di pesce portati in pescheria).
Una corsa spettacolare e avvincente che ha tenuto col il fiato sospeso fino alla fine: Europa e Montarice, con Sammarì nei primi tre giri, hanno dettato il ritmo della gara; poi, proprio nell’ultima parte del percorso, Europa ha visto accasciarsi uno sciabbegotto a causa dei crampi, con l’altro che, con incredibile determinazione, ha portato a termine la garain solitaria. Questo l’ordine di arrivo della staffetta: Montarice, Scossicci, Europa, Castennou, Centro, S. Maria in Potenza, Sammarì.
Tris di vittorie complessive, quindi, dopo quelle del 2006 e del 2018, per la ciurma capitanata da Flavio Massucci, preparata dal coach-Parò Paolo Michelini e composta da Stefano Massucci, Matteo Basili, Riccardo Basili, Matteo Magagnini, Alessandro Mariotti, Morris Garotti, Edoardo Feliziani, Lorenzo Lana, Edoardo Carnevali, Davide Tartaglini, Andrea Petrucci, Alessandro Giri, Marco Cariddi, Roberto Ubaldi, Marco Di Lorenzo, Elia Carelli (Murè), Stefano Michelini (mascotte).
Doveva essere un’edizione storica e così è stata, che ha visto trionfare la correttezza e il fair play tra gli atleti, l’impeccabile organizzazione e l’attaccamento al Palio e alla città. La serata, che ha avuto il Castello e la Torre Sveva quale splendida cornice, ha richiamato un grande pubblico di portorecanatesi e turisti, e un parterre che ha visto la presenza delle autorità locali, dei rappresentanti dei Comuni limitrofi, del presidente della Provincia Antonio Pettinari, delle autorità militari, dell’onorevole Tullio Patassini, degli assessori regionali Moreno Pieroni e Angelo Sciapichetti e del direttore della Divisione Anticrimine della Questura Andrea Innocenzi.
Anche quest’anno, hanno accompagnato il pubblico tra le diverse fasi dell’evento i presentatori Daniela Gurini, Stefania Offidani e Simone Cecchi, insieme alla memoria storica portorecanatese e guida della regia tecnica Sandro Antognini.
Tra passato e presente, tra celebrazione e ricordo, la serata del Palio, aperta dalla sfilata in abiti d’epoca del “Cum’erimi”, è stata costellata di momenti carichi di emozione, come la consegna del Premio in memoria di Guido Cittadini agli sciabbegotti residenti a Porto Recanati che hanno corso per la prima volta: Simone Falanga, Davide Frittella, Diego Scalabroni e Lorenzo Castellani di Castennou, Matteo Scalabroni e Giuseppe Rombini del Centro storico, David Martin Antonazzi e Ermiland Perpepaj di S. Maria in Potenza e Alessandro Storani del quartiere Europa hanno ricevuto la targa ricordo da Alice e Francesco Cittadini.
Premiate anche quattro stelle d’oro 2019: i veterani del Palio San Giovanni Alessio Sampaolesi e Matteo Corvatta (Montarice), Stefano Massucci (Scossicci Del Sole) e Simone Giglietti (Centro storico).
Commozione anche per il ricordo di Mario Riccetti e Roberto Tribuiani, figure care al Palio e alla città; ad inizio serata, inoltre, Andrea Michelini ha letto una poesia su e per Porto Recanati scritta da Emilio Gardini, di cui nel 2020 ricorreranno i 25 anni dalla scomparsa. Un minuto di silenzio, inoltre, è stato dedicato alle vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia nel terzo anniversario.
Grande la soddisfazione da parte del presidente dell’Ente Palio Italo Canaletti, che ha rivolto uno speciale ringraziamento alle sette ciurme che dopo il Palio 2018 hanno reso possibile «un anno di dialogo e di incontro, e hanno contribuito a dare vita a un’edizione del venticinquesimo bella e indimenticabile», al direttivo dell’Ente Palio, all’Amministrazione comunale e alla squadra dei giudici.
«Meglio di così non si poteva fare», ha dichiarato il sindaco Roberto Mozzicafreddo pochi istanti prima della proclamazione del vincitore nel ringraziare il pubblico e gli organizzatori della manifestazione.
Sul palco per la premiazione, anche il precedente presidente Semplici e dirigenti dell’Ente organizzatore, tra cui Antonio Monaldi, “padre” del Palio insieme a Nicola Gaetini, che ebbe l’idea delle coffe con le stanghe.
Appuntamento al 2020 per l’edizione numero 26 del “Coffe in spalla”.
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