Scompare un prezioso testimone e custode della storia dell’opera allo Sferisterio, Andrea Francalancia, che aveva raccolto dal padre la passione per il collezionismo di documenti, foto e cimeli delle attività svolte in Arena. Il suo impegno si è concretizzato in un fondo donato alla Biblioteca civica “Mozzi Borgetti”, frutto anche di oltre mille presenze tra il pubblico dello Sferisterio, tra prove e spettacoli dal 1967.
Addolorati dalla notizia della sua morte, lo ricordiamo citando una parte dell’intervista presente nel volume “Ad ornamento della città, a diletto pubblico” dedicato alle 60 stagioni del Macerata Opera Festival allo Sferisterio ed edito da Quodlibet nel 2024: «L’opera che porto sempre nel cuore, è la “Traviata degli specchi” di Josef Svoboda, uno degli allestimenti che più ha girato il mondo, mentre uno dei ricordi indelebili è l’amicizia con il tenore Franco Corelli che ho seguito anche nelle prove e che ritengo avesse una delle voci più belle mai sentite in Arena».
Il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, insieme ai componenti del Consiglio di Amministrazione, al sovrintendente, al direttore artistico e a tutti i dipendenti e collaboratori, partecipano al dolore della famiglia Francalancia per la grave perdita.
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