Giovedì 12 gennaio Emilio Solfrizzi è il protagonista al Teatro Piermarini di Matelica de Il malato immaginario di Molière, spettacolo diretto dal regista Guglielmo Ferro e proposto nella stagione promossa dal Comune di Matelica con l’AMAT, realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
Dopo Matelica lo spettacolo sarà ancora in scena venerdì 13 gennaio al Teatro La Fenice di Senigallia nella stagione promossa dal Comune di Senigallia con l’AMAT e la Compagnia della Rancia.
“Il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere – afferma il regista Guglielmo Ferro autore anche dell’adattamento – che di morire e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ti mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Moliere lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.
Il folto gruppo di attori – con Emilio Solfrizzi anche Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Cecilia D’Amico, Luca Massaro e Rosario Coppolino – con i costumi in stile di Santuzza Calì, si muovono attorno alla scenografia lignea a tre piani disegnata da Fabiana Di Marco, con le musiche di Massimiliano Pace. La produzione dello spettacolo è di Compagnia Moliere, La Contrada – Teatro Stabile di Trieste in collaborazione con Teatro Quirino – Vittorio Gassman.
Informazioni e biglietteria presso AMAT (071 2072439) e biglietterie del circuito vivaticket, anche on line; a Matelica al Teatro Piermarini (0737 85088), a Senigallia al Teatro La Fenice (071 7930842-335 1776042).
Inizio spettacoli: Matelica ore 21.15, Senigallia ore 21.
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