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Libri. SCHISA, OSIMANI, BIASCO, MORRONI MOZZI E PERRI, BRUNI E CORTO MALTESE

BRUNELLA SCHISA

BRUNELLA SCHISA

Recensione Anatomia di un mostro

Anatomia di un mostro
Brunella Schisa
Noir
HarperCollins Torino
2022
Pag. 303 euro 18,50
Valerio Calzolaio

Varese e Piacenza, soprattutto. Dicembre 2018. Il giardiniere di una villa costruita in un bosco tra Molina e Comerio trova il cadavere del proprietario Riccardo dell’Orso (nato a Bordighera nel 1947), ne resta sconvolto e chiama la Questura del capoluogo Varese. Non per primi ma abbastanza presto arrivano il 59enne commissario capo della Mobile Domenico Mimmo Franchini con l’agente scelto Mario Carta. Il medico legale li mette sull’avviso, non è un bello spettacolo, vi sono state ore di terribili torture non subito mortali, per farsi dare combinazioni e codici segreti oltre che per sicura crudeltà: con una pinza gli sono stati strappati i capezzoli, con un coltello mozzate le falangi delle dita (poi cauterizzate per evitare il dissanguamento), con un cucchiaio tolti gli occhi, con un trapano elettrico sfregiato l’orifizio anale per cinque minuti. La vittima era un ricco vedovo, le prime indagini lo fanno pure emergere come una pessima persona: il proprio figlio 39enne nerd Raniero, la 48enne Nora figlia della (seconda) moglie (del 1945) morta di tumore al cervello, altre testimonianze tendono a descriverlo proprio come un “mostro” e vengono fuori anche festini omo e vizietti di pedofilo, attirato da entrambi i sessi. Alla bella intelligente sensuale Nora Bettini fu impedito di vedere e assistere la madre e furono negate le poche cose cui teneva per ricordarla; lei è una psicologa penitenziaria, vive e lavora a Piacenza, il suo compagno è sempre più distante a Boston, ha solo il soriano Sic Sic in casa. Mimmo non sa chi sospettare, Nora qualche mostro detenuto lo ha incontrato o avuto in cura; ben presto risulta come possibile colpevole il 58enne Biagio Rea, appena sparito dal carcere di Arezzo dopo mesi di semilibertà e licenza, innamorato di Nora e in contatto solo con lei. Bisogna attirarlo in trappola, il pericolo sarà il loro mestiere.
La colta giornalista, traduttrice e scrittrice Brunella Schisa (Napoli, 1953) tenta con successo di descrivere le anatomie di due mostri (da cui il titolo), narrandole per il tramite dei pensieri e delle azioni di due riusciti personaggi (in terza persona), il commissario e la psicologa, con il concorso di parecchia corrispondenza, tante lettere rivolte alla donna in tempi diversi (nel passato recente e ora) proprio dai due mostri, insieme a qualche sua risposta. La figura di Nora emerge progressivamente come cruciale, le contraddizioni professionali e la lucidità intellettuale esposte con sensibilità femminile, odi attrazioni ripulse coraggi. Lei nata il 19 giugno 1970, famiglia ebrea laica, maturità classica, specializzata in psicoterapia analitica, occhi seri e scuri come onice, incarnato chiarissimo, pelle luminosa, capace di tentare (almeno) di ragionare coi mostri (che tutto le rimproverano se non possono sedurla). Tensioni ed emozioni al momento giusto, più registri emotivi per un ottimo noir (thriller più che giallo). Segnalo la ceramica di Grottaglie, a pag. 293. Rossi (Nebbiolo, Pinot Nero del Trentino, Barolo) e bianchi (Yrnm) sapientemente scelti e, nel caso, dosati; soprattutto quando è l’affascinante Mimmo a cucinare, pur lasciato dalla moglie per un altro e con le due figlie lontane. L’amica Anna ha creato la playlist “Ce la puoi fare” per le frequenti corse della prestante Nora.

v.c.

Recensione Il segreto di Augusta

Il segreto di Augusta. Voci e riflessi
Matilde Morrone Mozzi e Maria Letizia Perri
Storie familiari
Zefiro Fermo
2022
Pag. 111 euro 14
Valerio Calzolaio

Fermo e Macerata. Primi del Novecento. Proviamo a leggere le storie ai margini della vita di Augusta, nata nel 1889 e morta nel 1926, andata sposa a un conte che molto la fece soffrire e preferiva fare sesso (non potendo procreare) con altre invece che con lei; capace dopo sette anni di spaventoso carcere familiare di fare scandalo innamorandosi e andandosene; divenuta così amante di un altro ricco che però non riconobbe i loro tre bambini vivi, adottati invece dal nonno materno; i cui figli e nipoti molto e ancor oggi sono vissuti fra le province di Fermo e Macerata. Due docenti in pensione dell’Università di Macerata, Matilde Morrone Mozzi e Maria Letizia Perri, una nipote e un’amica, hanno dato alle stampe “Il segreto di Augusta”, narrazione originale e affascinante, consegnandoci le plausibili voci intorno (la suocera, il “primo” marito, il padre anche lui conte, la balia, Augusta stessa), il breve autentico memoriale della protagonista, i riflessi colti e mai di vera descrizione.

v.c.

Recensione Le ragioni per un ritorno alla socialdemocrazia

Le ragioni per un ritorno alla socialdemocrazia
Salvatore Biasco
Politica
Rubbettino Soveria Mannelli
2022
Pag. 232 euro 15
Valerio Calzolaio

Italia ed Europa. Dal passato un sole per l’avvenire. Salvatore Biasco (Roma, 31 dicembre 1939) è un bravissimo economista che ha insegnato nelle università di Roma e di Modena, con un glorioso intervallo di deputato dell’Ulivo (1996-2001), autore di apprezzati saggi e componente di autorevoli istituzioni culturali. In “Le ragioni per un ritorno alla socialdemocrazia” raccoglie una ventina di saggi degli ultimi anni (con l’unica eccezione di un’azzeccata riflessione sul governo Berlusconi del 2001, apparsa nel 2002), pubblicati in vario modo, destinati a lettori (sostanzialmente di sinistra) interessati a ragionamenti analitici e pacati con linguaggio piano, su temi economici e sociali interdisciplinari. Il comune riferimento sono norme e condizioni materiali, equilibri comportamentali e processi collettivi, strutture di potere e dispositivi (spesso non scritti) che legano i cittadini alle istituzioni. Sollecita la volontà politica sintetizzata nel titolo (il socialismo è un sinonimo).

v.c.

Recensione Incidenti nucleari e ambiente

Incidenti nucleari e ambiente. I reattori nucleari. Gli eventi, le cause, le conseguenze e i provvedimenti
Celso Osimani
Tecnologie
Jaca Book Milano
2020
Pag. 198
Valerio Calzolaio

Mondo, o meglio: Windscale, Inghilterra, 1957; Three Miles Island, Usa, 1979; Chernobyl, Unione Sovietica (Ucraina); 1986, Fukushima, Giappone, 2011. Nel corso della sua lunga storia operativa, l’industria nucleare ha costituito una fonte di energia globale cruciale per l’economia contemporanea del pianeta. Vi sono stati alcuni gravi incidenti nei reattori e può essere utile valutare in modo comparato e aggiornato le conseguenze che si sono verificate nel breve e nel lungo tempo. Il grande chimico, esperto di radiochimica e radioprotezione, Celso Osimani (Calusco d’Adda, Bergamo, 1948) ricostruisce accuratamente il rapporto fra grandi “Incidenti nucleari e ambiente”. Si è avvalso della collaborazione di un ingegnere nucleare già dell’Enel, Ivo Tripputi, col quale ha poi realizzato il recente volume Il futuro dell’energia nucleare (Ibl Torino 2022, pag. 147 euro 20), entrambi convinti che possa esserci questo futuro, con le dovute accortezze.

v.c.

Recensione Corto Maltese dietro le quinte
Corto Maltese dietro le quinte
Augusto Q. Bruni
Prefazione di Daniele Barbieri
Fumetti
Paginauno Milano
2021
Valerio Calzolaio
3
Italia, Argentina, Svizzera e altrove. Il grande fumettista, disegnatore e scrittore italiano Ugo Eugenio Prat (Rimini, 15 giugno 1927 – Losanna, 20 agosto 1995), in arte Hugo Pratt, ha raggiunto una meritata duratura fama internazionale con il personaggio di Corto Maltese, creato nel 1967 con la splendida graphic novel Una ballata del mare salato, e ancora perdutamente letto, citato, trasposto, animato, evocato, portato in valigia e nei sogni da innumerevoli appassionati. Dovrebbero essere trentatre le sue avventure edite ma se volete saperne di più leggete il saggio di un suo fan e collaboratore, che esplora con affetto e competenza alcune delle storie vere e false che stanno dietro alle storie inventate di Pratt, in un percorso di memorie favole simboli aneddoti, vorticoso e labirintico. S’inizia con un’intervista del settembre 2020 a Lele Vianello (Venezia 1951), il giovane braccio destro veneziano di Pratt che da un certo momento lo ha affiancato in molta della produzione su Corto, da quando si scoprirono vicini di casa e Pratt chiese un poco di aiuto (di ricerca iconografica e di stesura di tavole): “Hugo si perdeva spesso tra reale e irreale. Viveva in un mondo lontano, quasi camminasse sulle nuvole… non sapeva pagare una bolletta alla posta e dunque devolveva spesso agli altri certi lavori… Era un mondo fatto di sogni, racconti, vite vissute… pur essendo una persona scrupolosa, molto attenta, precisa nel suo lavoro… La maggior parte del tempo la passava disegnando… con la velleità che aveva sempre avuto di essere scrittore…”. Così, il volume alterna pochi episodi biografici sull’inventivo autore a molti sul suo stesso affascinante personaggio, vicende intrecciate a decenni di distanza (Corto Maltese è nato a La Valletta il 10 luglio 1887 e scompare durante la guerra civile in Spagna dove aver girato ovunque in vario modo), con l’obiettivo di ricostruire a ritroso le fonti testuali usate da Pratt per “crearlo” e narrarlo, a strisce orizzontali.
Il saggista Augusto Bruni (1957) aveva abbozzato il volume subito dopo la morte dell’amato Maestro Pratt, già nel 1995. Ha via aggiornato i testi, incrociando altri dati e fonti librarie e realizzando una sorta di divertente testo di scorrevole filologia bibliografica. Si tratta di un saggio atipico, visionario, appassionato, sei capitoli con un ritmo ognuno proprio: come e perché è avvenuta la scelta di personaggi sulla soglia tra un mondo e l’altro, come stregoni di villaggi tribali, uomini-medicina, sciamani, sensitivi, cartomanti e indovini; il mistero della capacità di comunicazione verbale del marinaio pirata Corto nei porti e nei contesti internazionali dove in teoria complesse personalità (da Caino a Rasputin, dal mago Merlino alla pulzella d’Orleans) parlano lingue diverse dalla sua; senso e motivazioni di burle e musiche; la lei di Corto (l’unica certa storia d’amore, Parda Flora, ma alcuni indizi portavano a Hong Kong) e di Hugo (Rui Yi Roi Soong, nata a Shangai il 18 settembre 1936?); le avventure in Svizzera (pur sempre con intermezzi veneziani). Quaranta pagine finali per le quattrocento nove accurate note evitano di fuorviare rispetto alla godibile lettura e consentono, comunque, di chiarire, collegare, approfondire poi nomi di luoghi e persone, citazioni e rimandi, soprattutto molto di quanto c’era prima del fumetto e della scrittura, una documentazione meticolosa, premessa indispensabile alla fantasia creativa. I fumetti di Pratt hanno sempre avuto un contesto sociale preciso e colto, notazioni geografiche puntuali e coerenti, dotti riferimenti culturali disseminati in ogni opera.

v.c.
Hugo Pratt e Corto Maltese
https://it.wikipedia.org/wiki/Corto_Maltese

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