Al via la prima rassegna di versi e musica colta nel cuore della cittadina rivierasca
Quando l’eccellenza della musica incontra l’eccellenza della poesia. Questi sono “I concerti della domenica”, la rassegna porto recanatese, organizzata dall’Associazione Culturale lo Specchio e patrocinata dal Il Comune d Porto Recanati – Assessorato alla Cultura, che dà il via ad un percorso di esplorazioni e di ascolto.
Il primo appuntamento, che fa da ghiotto antipasto, è il 22 aprile, alle ore 17,30 presso la Pinacoteca A.Mororni (Castello Svevo); con la poesia della performer Rosaria Lo Russo accompagnata dal duo i Blanche, Bianca Semplici, voce; Cesare Sampaolesi, Chitarra.
Rosaria Lo Russo è nota non solo in Italia, ma anche all’estero, non solo perché ha calcato i palcoscenici di mezzo mondo (Europa e America in particolare) performando i suoi testi. Rosaria Lo Russo è anche, in Italia, la traduttrice di alcuni dei migliori autori stranieri, in particolare di Anne Sexton. Proprio la figura della bellissima e graffiante poetessa americana, autrice di alcuni dei testi poetici più belli del Novecento, sarà al centro dell’incontro portorecanatese. La Sexton, vita turbolenta, drammatica e versi sensuali, maleducati, è riconosciuta come una delle voci più originali della poesia mondiale, capace di abbagliare chiunque con la forza evocativa di immagini quotidiane mescolate a una sensibilità femminile strabiliante. A introdurre la Lo Russo nell’analisi e nella lettura performativa dei testi della Sexton sarà Piergiorgio Viti, giovane poeta marchigiano, tra i più affermati della sua generazione, che sta per uscire con la terza raccolta, “Aperto per inventario”.
Appuntamento addirittura di livello nazionale è invece quello del 27 maggio, ore 17,30 presso la Piazza E.Medi, quando Porto Recanati ospiterà un mito della poesia americana e mondiale: Jack Hirschman accompagnato dal quartetto Infrared quartet con i musicisti: Leonardo Rosselli:sassofoni, Matteo Paggi:trombone, Jack Lucchetti:contrabbasso, Enzo Cesari:batteria.
Poeta proveniente dalla cultura beat (è stato amico di Ferlinghetti e Corso), geniale, è uno dei pochi poeti capaci di fondere diversi elementi, spesso distantissimi tra loro: l’amore, la ribellione, l’impegno sociale, il “mood” beat, il surrealismo, la cultura yiddish, plasmando una lingua nuova, ricca di invenzioni. Jack Hirschman, classe 1933, è tutto questo e molto altro ancora, perché oltre ad essere poeta di fama mondiale, è anche traduttore, scrittore, pittore e attivista politico in favore dei “deboli”. Con oltre 100 libri all’attivo, è stato, alla UCLA, professore, tra gli altri, di Jim Morrison, prima di essere licenziato a causa della sua propaganda contro la guerra in Vietnam. E’ considerato il fondatore del World Poetry Movement e della Revolutionary Poets Brigade e attualmente vive a San Francisco, in California. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.
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