di Loretta Marcon
“Le illusioni svaniscono nel tempo della sventura… e ritornano dopo che questa è passata, o mitigata dal tempo e dall’assuefazione”.
“… e l’uomo (purché viva) torna infallibilmente a sperare quella felicità che avea disperata; prova quella consolazione che avea creduta e giudicata impossibile; dimentica e discrede quell’acerba verità, che avea poste nella sua mente altissime radici”.
Illusione e assuefazione: temi leopardiani per eccellenza… temi che fanno riflettere su cosa siano le molle che ci fanno continuare il cammino… Temi che si intrecciano alla speranza (“io vivo, dunqueio spero”) e che sono nella nostra vita così presenti e così abituali che quasi non ce ne accorgiamo. L’illusione sembra essere parte soprattutto dell’età giovanile ma non scompare con l’età anzi… in certe persone si accentua ancor più. L’illusione è molla potentissima che spinge alla realizzazione di progetti, da quelli minimi a quelli più importanti. Si compiono le scelte fondamentali di vita in base a qualcosa che si crede eterno… decidiamo per tante piccole opzioni spinti dall’illusione che…
A proposito dell’assuefazione, mi chiedo se oltre ad abituarsi alla gioia di poter disporre di tante cose (che un tempo neppure erano pensabili) ci si possa “assuefare” anche al dolore e alla sofferenza… Si possa continuare il cammino insieme ad una sorta di compagno opaco che non ci lascia se non quando chiudiamo gli occhi la sera…
Credo che sì… che il dolore dell’animo che ci accompagna e ci lacera possa diventarci familiare e quasi, se scomparisse, non ci sentiremmo più noi stessi… Un dolore, questo del mal di vivere, mitigato da quelle sane illusioni di cui ho detto, che, nonostante tutte le avversità, non vogliono morire mai.
Ma, e il dolore fisico?
Anche a quello ci si abitua… Si vive con esso, ma si vive o, meglio, si esiste…
Si vive appunto… anche così nell’illusione, nella speranza…
Credo perciò che si possa dire veramente che se l’illusione ci spinge a vivere, l’assuefazione ci alleggerisce, in un certo qual modo, la vita, mentre la speranza è quella fiamma potente che non si spegne mai, fino alla fine…
(da: Leopardi in blog. Testi, pretesti e attualizzazioni in 100 post, Cleup, Padova 2010)
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