Si è tenuto venerdì 15 gennaio presso il Circolo di lettura e conversazione, la presentazione del libro «L’angelo nero» di Angelo Ferracuti e Mauro Cicarè, organizzata e promossa dall’associazione culturale «Lo Specchio» in partnership con il Circolo di Lettura e Conversazione di Recanati e con il patrocinio del Comune di Recanati.
All’incontro è intervenuto l’illustratore Cicarè, intervistato da Luca Pantanetti, responsabile dell’agenzia Scriptorama. La presentazione della graphic novel è stata occasione di riflessione e di approfondimento su un tema di stringente attualità, la migrazione nei giorni nostri. Gli autori hanno voluto rappresentare la condizione esistenziale del popolo migrante in Italia attraverso l’intersezione tra parola e disegno. Migrazione vista anche come cambiamento, trasformazione, mutazione, sperimentando varie forme di linguaggio tra cui appunto la graphic novel. L’obiettivo è sempre lo stesso: raccontare e analizzare la complessità del presente.
L’incontro è stata introdotto dal cantautore Marco Sonaglia, che ha presentato il brano “L’altro saluto”, tratto dal suo ultimo e recente album «Il vizio di vivere». L’incontro è poi proseguito con la relazione del professor Marco Moroni, docente di Storia economica all’Università Politecnica delle Marche, con una relazione dal titolo «Emigranti italiani, immigrati in Italia: storie allo specchio». Il Prof. Moroni ha cercato di dare un volto forse per qualcuno ancora inedito della nostra regione: negli ultimi decenni, infatti, le Marche sono diventate terra di immigrazione, ma per secoli (soprattutto fra 1870 e 1970) migliaia e migliaia di marchigiani hanno lasciato le loro case alla ricerca di un lavoro migliore e di una vita più dignitosa. Le loro storie, oggi raccolte nel Museo regionale dell’emigrazione marchigiana di Recanati, un centro di storia e cultura prezioso e da scoprire, non devono andare perdute.
Infine è intervenuto il Prof. Alberto Niccoli che, dati ISTAT alla mano, ha dimostrato come la realtà è fondamentalmente diversa da come viene rappresentata dai media, compresa l’incidenza che il fenomeno immigrazione ha sulla criminalità. Dati che confutano la dominate “paura” che il flusso imponente migratoria possa avere incidenza sulla vita quotidiana dei cittadini. È intervenuta infine l’Assessore alla Cultura, Rita Soccio, che ha ribadito l’importanza del museo dell’emigrazione quale testimonianza dell’impegno che l’amministrazione ha per la promozione di quello che viene definito un luogo di eccellenza nazionale.
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