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IL GIARDINO DELLE MACCHINE Isabella Carloni

Il Teatro La Nuova Fenice di Osimo apre le sue porte a una nuova stagione di spettacolo dal vivo che su iniziativa del Comune di Osimo con l’AMAT e A.S.S.O. amplia la proposta presentando ogni spettacolo in abbonamento in doppia rappresentazione, al fine di soddisfare la grande richiesta da parte del pubblico che conferma il teatro osimano punto di riferimento per l’intera regione. «È fondamentale promuovere lo sviluppo e la qualificazione culturale della città di Osimo, come riporta la convenzione tra società A. S. S.O ed AMAT, ed è questo l’intento che il Comune di Osimo vuole promuovere per la stagione teatrale 2024/2025 – dichiara Federica Fantasia assessore alla Cultura del Comune di Osimo -. In collaborazione con AMAT sono lieta di annunciare l’avvio ufficiale della stagione teatrale 24/25, momento di grande importanza per il Teatro La Nuova Fenice, luogo dedicato alla creazione artistica. Il vanto per il nostro teatro è di poter presentare una stagione di prosa, di teatro per ragazzi, di lirica e sinfonica. Abbiamo lavorato con AMAT per offrire spettacoli di qualità che possano entusiasmare e appassionare il pubblico del Teatro La Nuova Fenice. La cultura è un elemento fondamentale per la nostra identità e ci teniamo a coinvolgere anche le nuove generazioni ed è per questo che abbiamo pensato alla rassegna La famiglia al teatro con l’obiettivo di appassionare e coinvolgere una platea sempre più ampia che abbraccia sia un pubblico di bambini sia ragazzi proponendo spettacoli che spaziano dal musical, al circo, alla danza fino al teatro. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare e a sostenere il nostro teatro e a vivere insieme la magia del palcoscenico».

Il 5 e 6 novembre inaugurazione con Lodo Guenzi e Sara Putignano, diretti da Veronica Cruciani, in Molto rumore per nulla, uno dei testi più conosciuti di William Shakespeare. Come in molte delle commedie del Bardo, si tratta di una storia giocata su scambi di persona, intrighi, duelli e giochi di parole e proprio i giochi di parole vengono ad assumere in questa vicenda un significato fondamentale. Tre grandi attori – Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato -, esempi di eleganza recitativa, stile e profondità per Così è (se vi pare) in scena il 17 e 18 dicembre. Con un uso sapiente di luci e ombre, la regia di Geppy Gleijeses evoca un senso d’inquietudine e mistero perfettamente in linea con lo spirito del testo, una delle più belle commedie di Pirandello in un allestimento contemporaneo che ha registrato il tutto esaurito la scorsa stagione. Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, in Racconti disumani il 18 e 19 gennaio per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. Lo spettacolo attraversa i testi dell’autore boemo Una relazione per un’Accademia e La tana, storie di animali che mettono a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e raccontano quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto per mettersi al sicuro da ogni esterno. La strana coppia con Gianluca Guidi, che firma anche la regia, e Giampiero Ingrassia il 12 e 13 febbraio è una commedia singolarissima e particolarmente attuale, un esempio di come Neil Simon, il più geniale e prolifico autore del teatro comico della seconda metà del ‘900, riesca sempre a trovare quel pizzico di simpatica follia nella vita di tutti i giorni. Ale & Franz, accompagnati da Rossana Carretto e Raffaella Spina, il 18 e 19 marzo sono in La commedia gli artefici di un intreccio esplosivo di risate, colpi di scena e reazioni comiche a catena, in uno spettacolo che racconta di noi, come davanti a uno specchio. Marchio d’autore, quello di Vincenzo Salemme, il 3 e 4 aprile per Premiata Pasticceria Bellavista, commedia che alterna battute fulminanti a tirate esistenziali mettendo in risalto un mondo ipocrita e vigliacco. L’interpretazione è affidata a Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Gaudino diretti da Giuseppe Miale di Mauro. «Erano gli inizi degli anni ’90 – racconta Vincenzo Salemme – e ricordo che si discuteva molto la legge sulla donazione degli organi e uscirono nelle pagine di cronaca diversi episodi che suscitavano molta apprensione, raccontavano di persone date per morte e poi miracolosamente risvegliatesi. Ed ecco che nacque l’idea della commedia. Sono felice che, per la prima volta nella mia carriera di autore, non sarò io a raccontare una mia storia ma un gruppo di giovani artisti». La proposta teatrale si arricchisce di uno spettacolo fuori abbonamento il 13 dicembre, Il giardino delle macchine di e con Isabella Carloni, uno sguardo sull’umanità ispirato alla cibernetica e a un originale studio della filosofa Brunella Antomarini. La messa in scena si avvale della drammaturgia visiva del video-maker Andrea Marinelli, delle creazioni elettroniche del compositore Paolo Bragaglia e dei costumi di Stefania Cempini.

Famiglia a teatro è la nuova sezione della stagione con 5 proposte per tutte le età. Il 24 novembre la Compagnia della Rancia presenta Cenerentola, musical che incanta grandi e piccini dal 1988, il primo scritto dal regista Saverio Marconi, ispirato alla fiaba tradizionale di Perrault che riecheggia gli anni ‘50, arricchito dal ritmo e dalla spettacolarità della commedia musicale. Il 12 gennaio Il circo delle bolle di sapone in su di Circo Ribolle è uno spettacolo di danza e circo, energetico, vivace, frenetico e colorato, dove la magia delle bolle di sapone e il loro sospeso incanto viene spinto dagli intrattenibili protagonisti della scena. Pollicino Show di Gruppo Ibrido e Artemis Danza il 2 febbraio rilegge i temi classici della fiaba in chiave contemporanea, combinando coreografie, video, illustrazioni animate e una colonna sonora di grandi classici, una storia appassionante e misteriosa, capace di divertire e far sognare. I burattini non sono tutti uguali, hanno i loro sogni, gusti, desideri e quando vogliono puntano i piedi, come i bambini (e certi grandi) anche se i piedi non li hanno. Lo racconta in modo divertente lo spettacolo Papero Alfredo di Teatro Giovani Teatro Pirata il 23 febbraio. Ultimo appuntamento il 23 marzo con un grande classico Il libro della giungla di Gruppo Panta Rei, dal romanzo di Kipling, una storia senza tempo dedicata all’umanità e alla bellezza della differenza per uno spettacolo che mescola teatro e scenografie digitali, vincitore del premio Otello Sarzi 2023.

Nuovi abbonamenti da domenica 6 ottobre a domenica 20 ottobre presso biglietteria Teatro La Nuova Fenice 071 9307050. Inizio spettacoli ore 21.15, domenica ore 17.

5 E 6 NOVEMBRE

 

MOLTO RUMORE

PER NULLA

 

di William Shakesperare

traduzione Margherita Laera

adattamento Veronica Cruciani e Margherita Laera

con Lodo Guenzi e Sara Putignano

e con Paolo Mazzarelli, Francesco Migliaccio, Marco Quaglia

Romina Colbasso, Davide Falbo, Marta Malvestiti

Andrea Monno, Lorenzo Parrotto, Gianluca Pantaleo

regia Veronica Cruciani

scene Anna Varaldo

costumi Erika Carretta

disegno luci Gianni Staropoli

musiche Nicolò Carnesi

movement coach Marta Ciappina e Norman Quaglierini

produzione La Pirandelliana

in coproduzione con Teatro Stabile del Veneto

 

 

Come in molte delle commedie del Bardo, la storia è giocata su scambi di persona, intrighi, duelli e giochi di parole. E proprio i giochi di parole vengono ad assumere in questa vicenda un significato fondamentale. Tutta l’opera si articola su equivoci originati in prima battuta da quello che i protagonisti dicono; tutti i personaggi vengono ingannati, truffati dalle parole che loro stessi pronunciano o ascoltano. Quello che Shakespeare mette in evidenza, scrivendo quest’opera, è il potere delle parole, il potere dell’interpretazione e il potere del racconto, in una vicenda in cui vero e falso non sono altro che le diverse versioni di una stessa realtà.

 

Molto rumore per nulla, una delle migliori opere di Shakespeare, scritta tra il 1598 e il 1599, si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre persone o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio. I due protagonisti dell’opera sono Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. […] Molto rumore per nulla è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse, come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La disparità di potere che sono costrette a subire le donne è uno dei temi centrali della commedia di Shakespeare che, per il linguaggio violento e la trama ingannevole, in certi momenti oscilla verso il tragico. Veronica Cruciani

 

 

FUORI ABBONAMENTO

13 DICEMBRE

 

IL GIARDINO

DELLE MACCHINE

 

di e con Isabella Carloni

scrittura scenica Isabella Carloni

creazioni video Andrea Marinelli

drammaturgia sonora Paolo Bragaglia

costumi Stefania Cempini

produzione Rovine circolari

 

 

Il giardino delle macchine è uno sguardo sull’umanità ispirato alla cibernetica e a un originale studio della filosofa Brunella Antomarini. In un futuro distopico dove l’umanità è estinta e vive in giardini protetti, le macchine valutano il progresso dell’umanità dal loro punto di vista, svelando alcuni lati nascosti del comportamento della nostra specie, assonanze possibili fra macchine e organismi e un finale inatteso che rimette in gioco tutte le nostre certezze.

 

La scrittura scenica originale si sviluppa attraverso il corpo e la voce dell’attrice, l’impiego di costumi-macchina, l’uso di video proiezioni, voice over e giochi di luce. Le figure-macchina evocate sulla scena ricordano invenzioni tecnologiche passate e presenti o creazioni artistiche ispirate a mondi futuri. Attraverso dialoghi distopici, attraversamenti temporali e approfondimenti scientifici, le figure-macchina si interrogano sull’origine della creazione tecnologia nel corso dell’evoluzione umana e sul pensiero dominante che ha sfruttato il sistema binario come meccanismo sociale di potere, misconoscendo il processo del feed back e dell’autocorrezione, tipico dell’approccio cibernetico, come processo comune sia alle macchine che agli organismi. La specie umana, radicalmente trasformata e a rischio di estinzione, rimane sullo sfondo e dal suo spazio protetto ci interroga sul senso del nostro progresso tecnologico. Ma come il clinamen sorprende la routine della caduta degli atomi nella filosofia epicurea, una nota di speranza sembra affiorare dall’elemento di sorpresa che la vita sempre riserva.

 

 

17 E 18 DICEMBRE

 

COSÌ È

(SE VI PARE)

 

di Luigi Pirandello

con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato

e con Luchino Giordana, Claudio Mazzenga, Maria Rosaria Carli

Giorgia Conteduca, Antonio Sarasso, Stefania Barca

Walter Cerrotta, Vicky Catalano, Giulia Paoletti

regia Geppy Gleijeses

videoartist Michelangelo Bastiani

scene Roberto Crea

costumi Chiara Donato

musiche Teho Teardo

light designer Francesco Grieco

aiuto regia Giovanna Bozzolo

produzione Gitiesse Artisti Riuniti

 

 

Ognuno di noi ha la sua verità! Una delle più belle commedie di Pirandello in un allestimento contemporaneo che ha registrato il tutto esaurito la scorsa stagione.

 

In scena tre grandi attori, Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato, esempi di eleganza recitativa, stile, profondità del sottotesto, raffinatezza di movenze. Intorno a loro, nella forma di ologrammi tridimensionali, piccoli uomini e donne alti cinquanta centimetri, gli altri personaggi dell’opera, perennemente affannati nello scoprire una verità fittizia: ristretta è la loro sfera d’azione, ristretto il loro metro di giudizio, ristrette le questioni di cui si occupano.

Con un uso sapiente di luci e ombre, la regia di Geppy Gleijeses evoca un senso d’inquietudine e mistero perfettamente in linea con lo spirito del testo, crea un ambiente rarefatto in cui i personaggi si muovono come figure evanescenti, pronte a dissolversi nel nulla, in un gioco di specchi e riflessi effimero e illusorio proprio come le verità che i protagonisti cercano inutilmente di svelare.

 

 

18 E 19 GENNAIO

 

RACCONTI DISUMANI

 

da Franz Kafka

adattamento Emanuele Maria Basso

con Giorgio Pasotti

regia e scene Alessandro Gassmann

videografie Marco Schiavoni

musiche Pivio e Aldo De Scalzi

costumi Mariano Tufano

light designer Marco Palmieri

aiuto regia Gaia Benassi

produzione Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni

 

 

Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. Una relazione per un’Accademia e La tana, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.

Una relazione per un’Accademia è stato pubblicato la prima volta nel 1917, protagonista una scimmia che racconta come, in cinque anni, si adegua al sistema umano per uscire dalla gabbia nella quale l’hanno rinchiusa dopo la cattura e guadagnare un fac-simile di libertà. La narrazione in prima persona, divertita e distaccata, ripercorre lo studio delle abitudini degli uomini che con sorprendente facilità possono essere imitate e replicate.

«La prima cosa che ho imparato è stata la stretta di mano; una stretta di mano dimostra franchezza; ora che sono al vertice della mia carriera, possa anche una parola franca raggiungere quella prima stretta di mano. Una tale parola non aggiungerà novità essenziali e rimarrà molto al di sotto di ciò che mi si richiedeva, ma deve mostrare quale sia la linea di sviluppo di chi, un tempo scimmia, è riuscito a entrare e a stabilirsi saldamente nella comunità umana. Non potrei tuttavia dire io stesso quel poco che seguirà se non fossi pienamente sicuro di me stesso e se la mia posizione su tutti i palcoscenici di varietà del mondo civilizzato non fosse ormai incrollabile».

La tana è uno degli ultimi racconti dell’autore boemo, scritto durante la sua permanenza a Berlino nel 1923 e pubblicato postumo e incompiuto per la prima volta nel 1931. Racconta del continuo, disperato sforzo intrapreso dal protagonista, per metà roditore e per metà architetto, di costruirsi un’abitazione perfetta, un elaborato sistema di cunicoli costruiti nel corso di un’intera vita, per potersi proteggere da nemici invisibili. E, nel tentativo di lasciare tutto fuori, costruisce passaggi e corridoi e nuovi tunnel che portano al niente dei vicoli ciechi, una ricerca della sicurezza ossessiva che genera solo ansia e terrore.

 

 

12 E 13 FEBBRAIO

 

LA STRANA COPPIA

 

di Neil Simon

con Gianluca Guidi, Giampiero Ingrassia

e con Giuseppe Cantore, Riccardo Graziosi, Rosario Petix, Simone Repetto

e Claudia Tosoni, Shaen Barletta

traduzione, adattamento, regia Gianluca Guidi

scene e costumi Carlo De Marino

musiche Maurizio Abeni

luci Umile Vainieri

progetto audio Franco Patimo

assistente alla regia Francesca Somma

produzione Virginy Film, L’Isola Trovata

 

 

La strana coppia è una commedia singolarissima e particolarmente attuale, un esempio di come Neil Simon, il più geniale e prolifico autore del teatro comico della seconda metà del ‘900, riesca sempre a trovare quel pizzico di simpatica follia nella vita di tutti i giorni. Si narra la difficile e complicata convivenza tra due uomini dalle personalità diametralmente opposte. I due personaggi, Felix ed Oscar, accomunati da un divorzio alle spalle, decidono di andare a vivere insieme in un appartamento situato in uno dei tanti grattacieli sulla Riverside Drive, a New York. Questo incontro-scontro quotidiano darà vita a continue ed esilaranti gags garantendo sicuro divertimento nella nuova versione teatrale proposta ed interpretata dalla “inedita” coppia Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. A Oscar che gli propone di continuare a vedersi insieme agli altri amici per il solito pokerino, malgrado le ultime clamorose litigate, Felix risponde di non aver chiuso affatto con il poker, perché i matrimoni vanno e vengono, ma la partita è come lo show, deve continuare. Succede nel finale di questa strepitosa commedia di Neil Simon. I due si salutano con un lapsus che più freudiano non si può, si chiamano con i nomi delle rispettive mogli dalle quali hanno divorziato da tempo o stanno per divorziare.


 

18 E 19 MARZO

 

LA COMMEDIA

 

scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini

Alberto Ferrari, Antonio De Santis

con Ale & Franz

e con Rossana Carretto, Raffaella Spina

regia Alberto Ferrari

produzione Enfi Teatro

 

 

Due uomini di mezza età.

L’incontro causale in un parco.

I soliti discorsi di circostanza che lentamente prendono forma e confluiscono in un unico argomento: l’amore.

Questa emozione che non invecchia mai.

La più libera, la più vera, la più profonda delle passioni.

Il sentimento, per eccellenza, quello da vivere senza limiti o barriere, di alcun tipo.

L’amore che mantiene sempre giovani, che arriva a qualunque età. L’amore con la A maiuscola!

Una trepidazione che è impossibile controllare, perché, al cuor non si comanda, mai!

Però…

 

Quando dai bei discorsi si passa alla realtà, le cose cambiano… e non poco.

Un evolversi di eventi e situazioni che si susseguono, costruendo certezze e ribaltandone un attimo dopo, togliendo ogni punto di riferimento agli spettatori e ai protagonisti in scena.

Sul palco Ale e Franz, accompagnati da Rossana Carretto e Raffaella Spina, artefici di un intreccio esplosivo di risate, colpi di scena e reazioni comiche a catena, in uno spettacolo che come sempre parla di noi, parte da noi e racconta di noi, come se fossimo davanti a uno specchio.

Uno spettacolo scoppiettante, leggero e divertente perché, di ridere, non ci stanca mai… proprio come di amare.

 

 

3 E 4 APRILE

 

PREMIATA PASTICCERIA

BELLAVISTA

 

una commedia di Vincenzo Salemme

con Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino

e con Stefano Miglio, Viviana Cangiano, Cristel Checca

Dolores Gianoli, Alessandra Mantice

regia Giuseppe Miale Di Mauro

scene Luigi Ferrigno

costumi Chiara Aversano

disegno luci Paco Summonte

sound designer Italo Buonsenso

coreografie Chiara Alborino

aiuto regia Marcello Manzella

assistente alle scene Rosita Vallefuoco

assistente regia Matteo D’Antò

assistente costumi Giorgio Milano

produzione Nest Napoli Est Teatro, Diana Or.i.s

 

 

Ermanno e Giuditta Bellavista sono i proprietari di una pasticceria annessa alla loro casa. Con loro vive la madre, sofferente di diabete e pressione alta. Ermanno ha una relazione in segreto con Romina, la quale è stanca di dover parlare con lui di nascosto e vuole che si decida a parlarne con la famiglia. Anche Giuditta ha una relazione segreta con Aldo, pasticcere alle dipendenze dei Bellavista, che però non ama la non bella Giuditta ma mira alla sua ricchezza. Intanto si scopre che Ermanno tre mesi prima, ha subito un intervento di trapianto agli occhi, questi vennero prelevati da Carmine, un senzatetto che dopo un incidente automobilistico entra in coma. Creduto però morto, venne deciso di prelevargli gli occhi e trapiantarli ad Ermanno. Così, una volta svegliato dal coma, Carmine si ritrova cieco. Carmine riesce a raggiungere la pasticceria di Ermanno, rivelandogli che sono 3 mesi che non possiede più gli occhi, e che il prof. Rubelli, che ha eseguito l’intervento, è implicato nel gioco d’azzardo e nel traffico illecito di organi. Carmine decide di rimanere nella pasticceria di Ermanno, dicendo che ora egli dovrà guardare la vita per lui. Intanto nascono due problemi: la mamma di Ermanno e Giuditta, convinta che i figli la vogliano far morire per impossessarsi dell’eredità, vuole tagliarli fuori dal testamento. Di conseguenza, Aldo non è più tanto sicuro di sposare Giuditta, sapendo che ella forse non potrà più ereditare. Carmine coglie l’occasione per ideare un piano con il quale potranno essere risolti i problemi di Ermanno, Giuditta e anche i suoi.

 

Ci bastano gli occhi per guardare la vita? Premiata Pasticceria Bellavista racconta la differenza tra guardare e vedere. Una storia di cecità, di uomini e donne incapaci di osservare la vita e il mondo che li circonda. Il racconto di una condizione sociale e culturale in cui ogni personaggio della commedia è incapace di affrontare il percorso che la vita gli ha messo di fronte e agisce fingendo di non vedere. Non a caso arriverà proprio un cieco ad aprire gli occhi di tutti e metterli al cospetto della verità che nessuno di loro ha il coraggio di dire e dirsi. Paradosso Kafkiano che Salemme dipana lungo tutta la commedia con la sua penna ispirata fatta di battute fulminanti e tirate esistenziali che mettono in risalto un mondo ipocrita e vigliacco, guidato da una voce che viene dall’alto, la voce di una madre, figura creatrice come quella di Dio. Una commedia in cui si ride a crepapelle anche se non ci sarebbe molto da ridere. Questa è spesso la forza della scrittura di Salemme: riuscire a raccontare le crepe dell’essere umano attraverso la risata, quella risata che ancora non ci ha seppellito e chissà se mai lo farà. E proprio come faceva Eduardo De Filippo, Salemme riesce a raccontare attraverso le vicende di una famiglia il mondo intero, un’umanità che cammina con i paraocchi, che ha difficoltà nelle relazioni, che mira solo al profitto personale, che mente spudoratamente e non guarda mai in faccia la realtà. Una storia amara ambientata nel regno del dolce: un laboratorio di pasticceria. E proprio una torta alla fine risolverà tutti i loro problemi e addolcirà quelle vite insipide, liberandole dal fardello di chi le aveva messe al mondo e condizionava ogni loro scelta. Anche se, forse, di chi ci ha creati così come siamo, non ci libereremo mai. Per la Compagnia Nest continua il percorso nel mondo dei classici, dopo Shakespeare, Pirandello, Eduardo, Age e Scarpelli, abbiamo deciso di confrontarci con questo testo che consideriamo a tutti gli effetti un classico contemporaneo. Compagnia Nest

 

Erano gli inizi degli anni ‘90 e ricordo che si discuteva molto della legge sulla donazione degli organi e uscirono nelle pagine di cronaca diversi episodi che suscitavano molta paura. Episodi che raccontavano di persone date per morte e poi miracolosamente risvegliatesi. “Ve lo immaginate se vi espiantassero gli organi credendovi morti mentre invece non lo siete affatto?”. Fu così che nacque l’idea di Premiata Pasticceria Bellavista. Proprio immaginando una cosa del genere. Non che io sia contrario alla donazione, anzi. Ma raccontare le paure più recondite dell’animo umano mi ha sempre affascinato. Senza la pretesa di trovare risposte. Anche perché sono paure contro le quali non possiamo fare granché se non parlarne, trovare una via di uscita dal buio della ragione nel rapporto aperto e fiducioso con il resto del mondo. Io provo a farlo sempre in maniera spiritosa, non per mancanza di rispetto nel trattare argomenti così delicati ma perché ridere e sentir ridere mi aiuta ad affrontare meglio le mie fragilità. Con affetto e stima per chi decide di venire a teatro a “guardare” le mie storie. E sono felice che, per la prima volta nella mia carriera di autore, non sarò io a raccontare una mia storia ma un gruppo di giovani artisti con una storia già prestigiosa alle spalle e con un futuro pieno di passione ancora da scrivere. Vincenzo Salemme

 

 

FAMIGLIA A TEATRO

 

 

24 NOVEMBRE

CENERENTOLA

 

commedia musicale da Charles Perrault

adattamento Saverio Marconi

con Alessia Ancillai, Lorenzo Filoni

Oscar Genovese, Chiara Menichelli

Federica Noè, Emma Ray Rieti

regia Ada Borgiani

su regia originale di Saverio Marconi

musiche Aldo Passarini

liriche Michele Renzullo

coreografie Ilaria Battaglioni

produzione Compagnia della Rancia / Rancia Verdeblu

 

spettacolo consigliato da 4 anni

 

Un musical per tutta la famiglia che incanta grandi e piccini dal 1988, uno spettacolo che riecheggia gli anni ‘50, arricchito dal ritmo e dalla spettacolarità della commedia musicale.

Cenerentola è stato, infatti, il primo musical scritto dal regista Saverio Marconi, ispirato alla fiaba tradizionale di Perrault. Nel 2005, il Comune di Roma ha insignito Cenerentola dello speciale premio “Maria Signorelli” per aver ottenuto il maggior gradimento da parte del pubblico di bambini, tra oltre 40 spettacoli andati in scena nella stagione 2003/04.

Cenerentola, La Fata, la Matrigna, le Sorellastre, il Principe, sono personaggi cari al nostro cuore: li abbiamo incontrati nelle nostre fantasie infantili, cercati tra le pagine dei libri e poi rivisti al cinema, attraverso le geniali invenzioni di Walt Disney. Ogni volta immagini nuove si sovrapponevano alle antiche, ora in contrasto, ora in armonia.

Dal 2018 Rancia VerdeBlu riporta questi personaggi con una nuovissima edizione dello spettacolo: l’occasione giusta per far avvicinare i bambini al teatro attraverso spettacoli di grande qualità, divertenti e al tempo stesso

ricchi di valore. Una favola a lieto fine che, tra gli applausi, farà riflettere i piccoli spettatori: se alla fine i buoni sono premiati, i “cattivi”, forse, saranno perdonati.

 

 

12 GENNAIO

IL CIRCO DELLE BOLLE

DI SAPONE IN SU

 

una creazione di Michelangelo Ricci

con Maria Grazia Fiore, Maurizio Muzzi, Soledad Flemma

Giusi Salvia, Giuseppe Scavone, Tosca Valente

produzione Compagnia Ribolle

 

spettacolo consigliato da 2 anni

Uno spettacolo di danza e circo, energetico, vivace, frenetico e colorato, dove la magia delle bolle di sapone e il loro sospeso incanto viene spinto dagli intrattenibili protagonisti della scena, figure danzanti fuori dal tempo, che senza sosta producono migliaia di bolle usando oggetti disparati o facendole nascere dalle sole mani, in un vortice di coreografie, giochi e dinamiche che coinvolgono il pubblico, rendendolo vitale e reattivo pronto a partecipare, a muoversi e cantare al ritmo di meravigliose musiche, diventando così esso stesso protagonista di questo spettacolo all’insegna del divertimento della magia del ricrearsi.

 

 

2 FEBBRAIO

POLLICINO SHOW

 

regia Cinzia Pietribiasi

coreografia e interprete Davide Tagliavini

illustrazioni e oggetti Giovanni Copelli

produzione Gruppo Ibrido, Artemis Danza

 

spettacolo consigliato da 4 anni

 

Pollicino è piccolo di statura ma grande nell’astuzia. La sua è una famiglia poverissima. Ha sei fratelli e i genitori a stento riescono a provvedere per tutti. Il padre, allora, ha un’idea: abbandonare i figli al loro destino. Una volta soli e perduti nel bosco, Pollicino e i suoi fratelli supereranno pericoli e imprevisti. Grazie all’immaginazione e al coraggio, il piccolo eroe riuscirà a salvare tutti e a fare della sua storia uno spettacolo per i teatri di tutto il mondo. La pièce Pollicino Show rilegge i temi classici della fiaba in chiave contemporanea. Combinando coreografie, video, illustrazioni animate e una colonna sonora di grandi classici, sia i piccini che i grandi verranno coinvolti in una storia appassionante e misteriosa, capace di divertire e far sognare.

 

 

23 FEBBRAIO

PAPERO ALFREDO

 

di Simone Guerro e Daria Paoletta

con Simone Guerro

regia Daria Paoletta con Simone Guerro

scenografia Ilaria Sebastianelli [da un’idea di Diego Pasquinelli]

burattini Sig. Formicola e Marina Montelli

costumi Federica Tantucci

disegno luci Enrico Messina

produzione Teatro Giovani Teatro Pirata

con il sostegno di Alte Marche Creative

 

spettacolo consigliato da 3 anni

 

I burattini non sono mica tutti uguali. Sono proprio come le persone: diversi. Hanno i loro sogni, i loro gusti, i loro desideri e quando vogliono puntano i piedi, come i bambini (e certi grandi) anche se i piedi loro non li hanno.

Papero Alfredo è il nuovo burattino di Bruce: piccolo e deciso ma anche inesperto e un po’ capriccioso. A lui piacciono la musica Rap e il Free Style, le Challenge, le dirette video e di fare il Pirata in baracca proprio non gli va giù. Questo è un problema per il povero Bruce: Il Tesoro dei Pirati è il suo spettacolo più bello quello che gli chiedono sempre. Una mattina, dopo 120 giorni chiusi in casa senza lavorare, suona il telefono. Finalmente gli chiedono di fare lo spettacolo. Papero Alfredo però punta i piedi: niente da fare, vuole restare in camera davanti al suo computer! Altro che Pirata, lui è uno YouTuber! Una storia divertente che racconta del rapporto tra vecchio e nuovo, tra babbi e figli: generazioni destinate ad amarsi, sfidarsi, e rincorrersi per l’eternità.

 

 

23 MARZO

IL LIBRO

DELLA GIUNGLA

 

testo Barbara Scalco

con Matilde Sgarbossa, Davide Lazzaretto

Marco Mattiazzo, Davide Stocchero

regia Paolo Bergamo

scenografia e pupazzi Damiano Zanchetta

costumi Caterina Riccomini

disegno luci Davide Stocchero

musiche originali Leonardo Tosini

produzione Gruppo Panta Rei

 

spettacolo consigliato da 4 anni

 

Tanti anni fa, nella Giungla dell’India, la pantera Bagheera in mezzo ai versi degli animali – il barrito degli elefanti, il ruggito delle tigri, ma anche il pigolio dei pulcini – sentì un suono nuovo: era il pianto di un bambino, un cucciolo d’uomo, come quelli che aveva visto al villaggio degli uomini. Bagheera, che era una pantera saggia, affidò il cucciolo d’uomo al branco dei lupi guidato da Akela, salvandolo dalle grinfie della tigre Shere Khan. Il piccolo venne chiamato Mowgli e crebbe con i lupi. L’orso Baloo divenne suo maestro e amico e lo iniziò alle leggi della giungla.

Ma oggi Shere Khan è tornato e reclama la sua preda. Mowgli non è più un bambino, è cresciuto e deve fare i conti con se stesso, riconoscere la sua vera identità. Riuscirà Mowgli a sconfiggere Shere Khan? E soprattutto, riuscirà a lasciare la giungla e a trovare il suo posto tra gli umani? Dal romanzo di Kipling, uno spettacolo per tutte le età, una favola sull’umanità e un inno alla differenza.

L’allestimento utilizza una particolare tecnica di interazione tra teatro e immagine digitale dal vivo, offrendo agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato per entrare nella storia ed esplorare la bellezza della giungla, un mondo esotico, colorato, selvaggio e bellissimo.


 

NUOVI ABBONAMENTI

DA DOMENICA 6 OTTOBRE A DOMENICA 20 OTTOBRE

 

BIGLIETTERIA TEATRO LA NUOVA FENICE

domenica 6 ottobre dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20

dal 7 al 20 ottobre dalle ore 16 alle ore 20

 

PREZZI ABBONAMENTI [6 SPETTACOLI]

settore A                                             145 euro

settore B                                             130 euro

settore C                                             100 euro

speciale giovani                                   37 euro ridotto fino a 25 anni valido nei palchi laterali di III ordine e loggione

 

tutti coloro che acquistano l’abbonamento per la stagione 24/25 potranno esprimere il diritto di prelazione per le prossime tre stagioni [fino alla stagione 27/28 compresa].

 

BIGLIETTI

 

VENDITA BIGLIETTI

dal 25 ottobre vendita biglietti di tutti gli spettacoli esclusivamente per la seconda recita

7 giorni prima di ogni spettacolo vendita biglietti per la prima recita

 

PREZZI BIGLIETTI

settore A                                             27 euro            ridotto 25 euro

settore B                                             24 euro            ridotto 22 euro

settore C                                             19 euro            ridotto 17 euro

speciale giovani                                 7 euro ridotto fino a 25 anni valido nei palchi laterali di III ordine e loggione

 

ridotto per under 25, over 65, possessori Marche Cultura Card e convenzionati vari

 

Il giardino delle macchine fuori abbonamento  posto unico numerato 8 euro

 

FAMIGLIA A TEATRO

 

VENDITA BIGLIETTI

dal 25 ottobre vendita biglietti per tutti gli spettacoli

 

PREZZI BIGLIETTI

posto unico numerato 8 euro – 4 euro ridotto fino a 14 anni

Cenerentola posto unico numerato 10 euro – 8 euro ridotto fino a 14 anni

 

BIGLIETTERIA TEATRO LA NUOVA FENICE

aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 17 alle ore 20

il giorno di spettacolo dalle ore 16

 

VENDITA ONLINE [esclusivamente biglietti]

www.vivaticket.com

con aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio e senza accesso alle riduzioni

 

INFORMAZIONI

AMAT 071 2072439

www.amatmarche.net

Biglietteria Teatro La Nuova Fenice 071 9307050

 

INIZIO SPETTACOLI

ore 21.15; domenica ore 17

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