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La Confraternita del SS. Sacramento e il villaggio della solidarietà di Civitanova Alta

Una delle due palazzine che costituiscono il Villaggio della solidarietà, via Centofiorini, Civitanova Alta (Foto Raimondo Giustozzi)

Una delle due palazzine che costituiscono il Villaggio della solidarietà, via Centofiorini, Civitanova Alta (Foto Raimondo Giustozzi)

Le attuali Confraternite hanno origine nel Medioevo, in risposta al bisogno di pace e di misericordia. Questo è anche il motto del movimento, sorto spontaneamente in Europa e diffuso poi negli altri continenti. La fede senza le opere è morta, per questo, dalle opere di penitenza compiute dai fedeli, fiorirono subito abbondanti e svariate attività caritative non disgiunte dal culto pubblico ed approvate dalla Chiesa Cattolica. Associazione pubblica di fedeli, finalizzata all’incremento del culto, alle opere di carità, penitenza e catechesi evangelizzatrice, questi i capisaldi della Confraternita.

 

Lo spirito di mortificazione e di riparazione, l’ impegno di espiazione per i peccati del mondo e di pacificazione sociale che animano i Confratelli, trovano riscontro anche nell’abbigliamento. Fin dall’antichità infatti si vestono con rozze tuniche, di lino o di juta, le stoffe più comuni e povere dell’epoca. L’abito dei Confratelli, in alcune zone chiamato “cappa”, in altre “sacco”, “veste”, diviene col tempo uno dei principali simboli identificativi dell’associazione. Sono facilmente riconoscibili nelle processioni del Corpus Domini e nella Via Crucis. La “Veste”, i suoi profondi significati, il suo uso, i riti della vestizione sono tuttora validi e vanno riscoperti se persi, sempre tenuti presenti ed osservati perché interdipendenti tra loro.

 

E’ sbagliato credere che portare la veste sia semplicemente un uso dettato da tradizioni folcloristiche, riservato solo a limitate circostanze. L’abbandono dei riti, senza un valido motivo, è negativo perché è difficile poi ritrovare il loro significato e l’importanza che i segni possono avere per le generazioni future. La secolarizzazione, se da un lato ha portato dai danni, da un altro lato ha obbligato un po’ tutti a percorrere nuove strade, per testimoniare in modo concreto il nesso tra la fede e le opere. Nei momenti di transizione tra l’antico e il nuovo non bisogna mai dimenticare di non buttare via contemporaneamente il bambino con l’acqua sporca.

 

La Confraternita del Santissimo Sacramento di Civitanova Marche Alta

 

La Confraternita del SS. Sacramento di Civitanova Alta viene istituita il 14 Aprile 1575 con Bolla Pontificia, dal Pontefice Gregorio XIII. Il protettore della Confraternita è S. Pasquale Nailon che si festeggia il 6 Maggio e di cui la Confraternita possiede, nell’omonima chiesa, una bella statua in legno scolpita a mano. La Confraternita ha sede legale nel salone adiacente alla chiesa del SS. Sacramento. In questa chiesa, di sua proprietà, custodita da oltre quarant’ anni da Tullio Bizzarri, svolge gran parte delle sue attività religiose. I vari Statuti e Regolamenti ai quali la Confraternita ha fatto riferimento nel corso della sua esistenza, sono stati aggiornati nel corso dei secoli. L’ultimo aggiornamento risale ai primi anni del 2000. In data 23.09.2004, l’Assemblea dei Confratelli ha votato all’unanimità l’adeguamento dello Statuto della Confraternita a quello proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana e con Decreto del compianto arcivescovo mons. Gennaro Franceschetti, è stato approvato definitivamente in data 9 novembre 2004.

 

Ogni anno, il 2 Febbraio, la Confraternita celebra nella Chiesa del SS. Sacramento la festa della “Presentazione di Gesù al tempio” popolarmente conosciuta come festa della Candelora. E’ una festa che si celebra sin dal 1610 ed ha le sue basi nella storia. Si tramanda che sia sorta a seguito di un fatto miracoloso. In quell’anno infatti infuriava la peste ed ogni giorno morivano molte persone. I sacerdoti fecero una processione penitenziale con l’immagine della Madonna del Buon Cuore. Si dice che il giorno dopo la peste cessò. Anche quest’anno il direttivo della Confraternita invita tutti quanti vogliono partecipare alla solenne festa della Candelora che si celebrerà giovedì 2 febbraio 2023, alle ore 17,30, nella chiesa del SS. Sacramento, p.le Garibaldi, Civitanova Marche Alta.

 

 

Il Villaggio della solidarietà

 

La confraternita è sempre stata attenta alle attività caritative. Tale impegno ha avuto un nuovo impulso intorno al 1975. Erano i tempi in cui la Confraternita, composta di confratelli anziani, era legata alla necessità di garantire i servizi religiosi mentre il patrimonio si stava consumando, senza dare nessun reddito, nello stesso tempo aumentavano le spese. Si è allora posta l’attenzione su due settori: riattivare la Confraternita inserendo elementi più giovani e valorizzare il patrimonio. L’idea di convertire i beni immobili, terreni con reddito zero, di proprietà della Confraternita del SS. Sacramento, in una costruzione di civile abitazione con mini appartamenti da affittare ad anziani e a giovani coppie, risale al 1973-74. Subito si incontrano molte difficoltà nel costruire gli alloggi: l’Ente pubblico, pur apprezzando l’idea, non riusciva a superare i problemi sorti nel reperire gli spazi idonei allo scopo. Si è proceduto così tra vari progetti fino al 1980. Era allora Priore della Confraternita Giuseppe Gattafoni e parroco don Lino Ramini, uno dei promotori dell’iniziativa. L’area venne individuata e mettendo insieme le risorse della Confraternita, la collaborazione della Parrocchia con la garanzia bancaria di mons. Bellucci, allora vescovo di Fermo e di altri, si iniziò la costruzione di 36 appartamenti. Era parroco don Romano Di Lupidio, priore Giuseppe Gattafoni. Intanto i confratelli erano cresciuti di numero ed erano entrate persone capaci di iniziative.

 

L’intenzione era di creare delle strutture da utilizzare provvisoriamente da giovani coppie e da anziani rimasti soli, in attesa di trovare delle soluzioni migliori. Molti però di quelli che vi sono entrati nel 1985, a causa delle difficoltà di reperire alloggi, vi abitano ancora, bloccando così un potenziale avvicendamento di inquilini ed impedendo un totale raggiungimento degli scopi della Confraternita. Il complesso di via Centofiorini in Civitanova Alta venne battezzato “Villaggio della solidarietà”. Va ricordato che in diversi locali dello stabile e su due piani è stato allestito il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari del compianto Pietro Pepa.

 

L’iniziativa del Villaggio della Solidarietà è stata ampliata con l’acquisto di una palazzina in via Tito Minniti, sempre nella città alta. La struttura, ex casa della Fanciulla, frutto inizialmente di una donazione della famiglia Sabatucci alla Parrocchia, utilizzata per l’educazione della gioventù femminile, è passata all’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero ed acquistata poi dalla Confraternita con finalità sociale. La Confraternita, sotto la guida del priore Ferdinando Pirro, ha completato la realizzazione della palazzina, costruendo nel 1999 sei alloggi, con molte difficoltà per l’impegno finanziario della Confraternita, dovuto all’accensione di un mutuo decennale.

 

Va ricordato inoltre che la Confraternita ha contribuito, in collaborazione con l’associazione dei comuni, alla creazione della Comunità Terapeutica “Le Querce” per tossicodipendenti, mettendo a disposizione un terreno ed uno stabile di campagna, ristrutturato e ceduto al Comune di Civitanova Marche (da una relazione del sig. Tullio Bizzarri, già priore della suddetta Confraternita).

 

Raimondo Giustozzi

 

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