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Lacrime di coccodrillo

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Italia Nostra

Solo il 3 febbraio richiamavamo le affermazioni del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, che in audizione alla commissione Ambiente della Camera il 26 gennaio u.s., aveva affermato che “i problemi dello smog e della mobilità sostenibile vedono come prima contromisura la cura del ferro”.

         Il triste e grave episodio verificatosi in Puglia, per il quale esprimiamo il nostro cordoglio, richiama ancora l’attenzione sul disinteresse della classe politica, anche regionale, sul problema dei trasporti ferroviari, ad iniziare da quelli locali.

Dei notevoli finanziamenti annunciati dal Ministro per il trasporto ferroviario, i nostri amministratori regionali saranno in grado di ottenerne un po’ per il raddoppio dei binari della Roma Ancona? Per eliminare i notevoli frequenti disagi sulla linea Ancona Roma e sulla Fabriano- Civitanova? Per la riapertura della Fano Urbino, del tratto Fabriano Pergola e per uno studio di altre tratte da ricostruire?

Oppure continueranno a distinguersi per aver chiuso la Fabriano Pergola, per vendere il sedime della Fano Urbino, per chiudere la stazione Marittima in Ancona mettendo su strada 200.000 pendolari l’anno?

Le lacrime di coccodrillo sono le peggiori e sono quelle di chi, ad ogni livello, ha la responsabilità di aver favorito lo sviluppo della sola alta velocità a scapito dei treni dei pendolari  e di aver chiuso le linee locali a favore dei trasporti privati su gomma.

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