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Porto Recanati Amministrative. Associazioni, nota UPP

Uniti per Porto Recanati

Uniti per Porto Recanati

Riceviamo dal movimento Uniti per Porto Recanati

La nota del candidato sindaco Roberto Mozzicafreddo ci fornisce l’occasione per chiarire una volta per tutte la questione relativa all’uso dei beni immobili comunali da parte delle associazioni.

Va innanzitutto precisato che, prima della ricognizione effettuata dall’ultima amministrazione, il Comune non era in grado di sapere di quali beni disponesse, da chi fossero utilizzati né tantomeno a quale titolo.

In molti casi, le chiavi dei locali pubblici venivano consegnate senza alcuna formalità, e tale prassi non tutelava in alcun modo le associazioni stesse, alle quali in qualsiasi momento poteva essere richiesta la riconsegna.

La Croce azzurra priva di qualsiasi contratto, il Museo del Mare relegato nei sotterranei inagibili della Diaz sono solo due dei numerosi esempi di mala gestione che potremmo fare.

La totale assenza di un regolamento faceva sì che le assegnazioni avvenissero sulla parola e in modo assolutamente discrezionale.

Per questa ragione, e al solo scopo di tutelare le associazioni, abbiamo ritenuto necessario redigere un regolamento.

Il principio di fruttuosità dei beni pubblici, sancito dalla Legge 724/94, impone alle pubbliche amministrazioni di gestire il patrimonio in modo da ottenere la massima redditività possibile. Ciò non significa che sia precluso all’Ente procedere all’assegnazione gratuita di locali quale forma di contribuzione nei confronti di attività considerate di pubblico interesse. Proprio il riconoscimento di tale vantaggio economico presupponeva che l’Ente indicasse in uno specifico regolamento i criteri e le modalità cui attenersi.

La bontà di tale iniziativa è stata riconosciuta dallo stesso Commissario Passerotti che, con una delibera del gennaio 2016 ha definito gli importi del canone ricognitorio e precisato che i costi relativi alle utenze devono essere a carico delle associazioni comodatarie.

Tale determinazione costituisce la rigorosa osservanza delle condizioni previste dalla Corte dei Conti e dall’Autorità anti corruzione. Però, se è Passerotti ad affermare la necessità di osservare le norme, viene pubblicamente applaudito; se lo fa l’avversario politico si grida alle “lacrime amare”.

Dopo vent’anni di discrezionalità, favoritismi, e di gestione selvaggia del patrimonio pubblico, l’uscita di Mozzicafreddo appare evidentemente orientata al vecchio concetto di clientelismo politico piuttosto che al bene delle associazioni.

Nel programma di Uniti per Porto Recanati è esplicito il riferimento al sostegno alle realtà che perseguono finalità di pubblico interesse e si fanno promotrici di progetti utili all’intera collettività. Tutto il resto sono mere promesse elettorali.

Uniti per Porto Recanati

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