Anche quest’anno il Credito Cooperativo, attraverso la casa editrice Ecra, partecipa al Festival della Saggistica “PasSaggi” di Fano (PU), tra i più importanti appuntamenti editoriali italiani, giunto alla sua XIII edizione.
Il 28 giugno alle 19,30 a Fano, in piazza Marcolini, sarà presentato – con il contributo della BCC di Fano – il volume “Dizionario di economia civile. Nuovi sviluppi”, edito da ECRA e Città Nuova. A discuterne – anche alla luce delle vicende geo-politiche ed economiche di questo nostro tempo – i due curatori del “Dizionario di Economia Civile”, Stefano Zamagni (economista, Presidente emerito della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali) e Luigino Bruni (professore ordinario di Economia alla LUMSA, presidente della Scuola di Economia Civile), insieme a Vincenzo Varagona (già Caporedattore della Testata giornalistica Rai delle Marche e Presidente dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana-Ucsi).
DIZIONARIO DI ECONOMIA CIVILE. NUOVI SVILUPPI
A quindici anni dalla prima edizione del “Dizionario di economia civile”, la nuova edizione – presentata anche il 17 maggio scorso al Salone Internazionale del Libro di Torino – propone e aggiorna voci teoriche, esperienze e personaggi (studiosi, operatori e imprenditori) per dare “voce” alla dimensione civile dell’economia. Partendo dalla convinzione che il mercato, l’impresa e l’economico sono in sé luoghi anche di gratuità e fraternità, l’Economia Civile propone un umanesimo a più dimensioni, in cui il mercato non è combattuto, ma vissuto come luogo aperto anche ai principi di reciprocità e di solidarietà e perciò capace di costruire la città.
Una scienza e prassi economica che fanno posto al principio del dono dentro (non a latere) la teoria economica. Il volume permetterà di rileggere l’economia da una prospettiva mediterranea e attualissima. L’Economia Civile, infatti, è un albero antico. Non è l’ennesima proposta creata per rispondere alle esigenze o mode del momento.
È invece l’ultima fioritura di una pianta millenaria, quella dell’economia italiana, latina e meridiana, del suo ‘spirito’ diverso da quello nordico. La visione dell’Economia Civile pone al centro l’uomo ed è basata sul presupposto che, per il benessere sociale, sono necessari elementi come la fiducia, la mutualità, la fraternità, la gratuità al fine di costruire il “bene comune” (obiettivo presente nell’art. 2 dello Statuto di tutte le BCC italiane) e – in ultima analisi – la “pubblica felicità”.
Citazione: “L’inclusione, il dialogo, il pluralismo sono caratteri distintivi dell’economia civile perché sono i caratteri dell’Umanesimo europeo, dove la democrazia e il mercato sono emersi come frutto maturo di una convivialità delle diversità […]. Per l’economia civile, infatti, il fine da perseguire è quello di chiedere al mercato non solo di produrre ricchezza, ma anche di porsi al servizio dello sviluppo umano integrale, di uno sviluppo che tenga in armonia tre dimensioni: quella materiale della crescita, quella socio-relazionale, quella spirituale”.
Dalla introduzione di Luigino Bruni e Stefano Zamagni
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