di Patrizia Minnozzi
L’estro e l’ispirazione del Maestro Carlo Iacomucci continua a lasciare i suoi segni colorati creando dei piccoli capolavori con la forza della sua fantasia.
Questa volta l’abilità dell’artista urbinate si è simpaticamente espressa su…sassi! Dovendo rimanere per un lungo periodo fuori dalla sua residenza abituale, a causa del distanziamento sociale e dell’isolamento forzato, Iacomucci si è voluto cimentare in questa esperienza molto particolare, anche se non del tutto nuova per lui, perché verso la fine degli anni 70, quando risiedeva a Varese, ha dipinto parecchi sassi provenienti dal fiume Ticino.
Anche nel dipingere questi frammenti di roccia modellati dalla natura, Carlo Iacomucci mostra il suo inconfondibile stile, attraverso l’utilizzo di colori vivaci e segni, per rappresentare figure, gocce, tracce e oggetti immersi in vortici ventosi. Sono presenti anche personaggi e oggetti, come l’onnipresente aquilone, che danno dinamismo e, allo stesso tempo, esprimono un significato simbolico e realistico della natura da difendere.
L’idea del Maestro, originale e bellissima, di creare queste piccole opere d’arte, in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, rappresenta un messaggio di allegria, perché i suoi sassi costituiscono dei piccoli capolavori, pieni di colore e fantasia e raccontano anche la voglia di stupire e regalare gioia, con la semplicità di un sasso colorato.
Alcuni sassi sono stati donati alla biblioteca di Pace di Monsano che penserà di metterli a disposizione dei cittadini e dietro la sua sapiente guida sono stati dipinti altri sassi da adulti e bambini.
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