L’Huffington Post
Esultano. Beppe Grillo lo definisce il “vaffa Day di Trump”, il grande cambiamento, “l’apocalisse, la deflagrazione”. Per Matteo Salvini della Lega la vittoria di Donald Trump è “una botta alla globalizzazione” ed “è la rivincita del popolo, del coraggio, dell’orgoglio, dei temi del lavoro e della sicurezza, alla faccia dei banchieri, degli speculatori, dei cantanti, dei giornalisti e dei sondaggisti”.
Salvini prende la palla al balzo e spiega che per la Lega “è il momento di osare. A Firenze – ha aggiunto – proporrò alla Lega che sia l’inizio di qualcosa, di una lunga marcia, è veramente una bella giornata contro tutto e contro tutto”.
Ma è Beppe Grillo, con tanto di video, a spiegare più nel profondo il sentimento derivato dall’ “apocalisse”. Lo fa con un lungo post.
È pazzesco. Questa è la deflagrazione di un’epoca. È l’apocalisse dell’informazione, della Tv, dei grandi giornali, degli intellettuali, dei giornalisti. Questo è un VAFFANCULO generale. Trump ha fatto un VDay pazzesco.
Questa è la prova che questi milioni di demagoghi non sono le persone, ma sono i giornalisti, gli intellettuali, ancorati ad un mondo che non c’è più. Lo abbiamo visto con il nostro MoVimento. Ci sono delle similitudini fra questa storia americana e il MoVimento. Siamo nati e non se ne sono accorti, perché abbiamo un giornalismo posdatato che capisce quando qualcosa è già successa. Ed è già troppo tardi. Siamo diventati il primo MoVimento politico in Italia e non se ne sono accorti, se ne stanno accorgendo adesso e ancora si chiedono il perché. Andremo a governare e si chiederanno “ma come hanno fatto? hanno raccolto la rabbia ecc. ecc.”.
Di Trump i grandi media hanno detto molte cose simili a quelle che dicono del MoVimento. Ricordate? Dicevano che noi eravamo sessisti, omofobi, demagoghi, populisti. Non si rendono conto che ormai milioni di persone i loro giornali non li leggono più e non guardano la loro tv. Trump ha cavalcato questa roba qua. È arrivato a milioni e milioni di persone. C’è stata un’affluenza incredibile negli Stati Uniti. Questo significa che la gente è oltre l’informazione postdatata. Questi sono equipaggiati e si stanno ancora equipaggiando per gestire un mondo che non c’è più.
I veri eroi siamo noi! Eroi che sperimentano, che mettono insieme i disadattati e i falliti. Perché il fallimento è poesia. Honda ha detto: “la mia vita è fatta di fallimenti”. Ma sono quelli che osano, gli ostinati, i barbari, che porteranno avanti il mondo. E noi siamo barbari! E i veri imbecilli, populisti e demagoghi sono i giornalisti e gli intellettuali di regime, completamente asserviti ai grandi poteri. Trump ha mandato a fanculo tutti: massoni, grandi gruppi bancari, cinesi. Magari diventerà un moderato. Lo vedo già che dirà: “sì, l’ho detto, ma eravamo in campagna elettorale ecc”. Però il mondo è già cambiato. E bisogna interpretare questi segnali. E quelli che lavorano e prendono i soldi per interpretare questi segnali sono morti.
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