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Programma fondi UE, bandi via PEC a PMI

Regione Marche (foto ANSA)

Regione Marche (foto ANSA)

Da gennaio le imprese delle Marche riceveranno via Pec un’informativa tagliata su misura sui bandi europei ai quali possono avere accesso. E’ il primo passo verso una ”maggiore accessibilità alle risorse Ue”, obiettivo della giunta regionale. Ne ha parlato l’assessora Manuela Bora (Politiche comunitarie, Industria, Internazionalizzazione), illustrando la delibera sulle Modalità attuative del Programma operativo (Mapo) della Regione Marche-Programma operativo regionale-Fondo europeo di Sviluppo regionale Fesr 2014-2020, approvato dalla giunta il 21 dicembre. La dotazione complessiva del Mapo-Fesr è di 337.383.288 euro, 50 milioni in più rispetto al precedente periodo di programmazione, e gli assi prioritari sono il sostegno alla ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (114 milioni di euro), la competitività delle Pmi (67 mln), la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (65 mln). I primi bandi del 2016, ha detto Bora, saranno dedicati all’innovazione e al sostegno al Made in Italy nel legno e nella moda, con una particolare attenzione all’accesso al credito. Ma in prospettiva l’assessora ha un progetto più ambizioso: ”arrivare ad una programmazione cronologicamente integrata dei bandi nei vari settori, per mettere le imprese e i soggetti interessati nella condizione di avere un quadro d’insieme delle risorse cui poter attingere”. Una piccola rivoluzione che finora non è riuscita ad alcuna Regione italiana, ma che le Marche ritengono alla propria portata. Senza trascurare l’azione di lobbing a Bruxelles, con una revisione della funzionalità dell’ufficio regionale nella chiave dell’accordo con Toscana e Umbria per la futura regione dell”Italia di mezzo’. Di sicuro, ha spiegato l’assessora, ”con la giunta Ceriscioli è finito il tempo dei finanziamenti a pioggia o dei bandi a ‘sportello”’. Il punteggio assegnato alle imprese prevede una premialità per quelle che creano più occupazione, soprattutto femminile, mentre è allo studio una modifica della legge regionale sulla cooperazione per favorire il reimpiego dei disoccupati over 55. ”La vera sfida però – ha concluso Bora – sarà intercettare i fondi europei diretti”.

Redazione ANSA ANCONA

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