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Fondazione Rete Lirica delle Marche: Tosca apre la Stagione guardando il centenario pucciniano del 2024

Acculturarsi_-Michele-Placido-dà-voce-a-Puccini-tra-parole-e-mus_Omaggio a Renata Scotto celebre soprano e regista
che ha firmato lo spettacolo poco prima di morire

Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
anteprima giovani giovedì 16 novembre, ore 17.00
recita sabato 18 novembre, ore 20.30

Teatro dell’Aquila, Fermo
anteprima giovani giovedì 23 novembre, ore 17.00
recita sabato 25 novembre, ore 21.00

Teatro della Fortuna, Fano
anteprima giovani giovedì 30 novembre, ore 17.00
recita sabato 2 dicembre, ore 20.30
Per scaricare le foto delle prove dello spettacolo (crediti Marilena Imbrescia):
https://www.dropbox.com/scl/fo/q76gukkswfdg5xi6ddit1/h?rlkey=57xnlia6evia291utb9db5un4&dl=0

La Fondazione Rete Lirica delle Marche apre la sua Stagione 2023/2024 con Toscacapolavoro del 1900 scritto da Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica dal dramma omonimo di Victorien Sardou. Sarà un allestimento ricco di significato per il mondo della lirica: si tratta infatti di uno dei primi omaggi al compositore toscano in vista delle celebrazioni per il centenario dalla morte e poi costituisce un omaggio a Renata Scotto, grande soprano italiano che nella seconda parte della sua carriera si è dedicata alla regia e alla formazione dei giovani. Scotto – che ha firmato la regia di questa edizione di Tosca coprodotta dalla Rete Lirica delle Marche con Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e del Teatro Politeama Greco di Lecce – è scomparsa lo scorso mese di agosto e il suo lavoro è stato ripreso per l’occasione da Renato Bonajuto.

Tosca debutterà al Teatro Ventidio Basso di Ascoli sabato 18 novembre alle 20.30, recita preceduta dall’anteprima giovani giovedì 16 novembre alle 17.00. Quindi sarà in scena al Teatro dell’Aquila di Fermo sabato 25 novembre alle 21.00 (con anteprima il 23 novembre alle 17.00) ed infine al Teatro della Fortuna di Fano sabato 2 dicembre alle 20.30 (in anteprima il 30 novembre alle 17.00)

«Tosca – racconta Renato Bonajuto – è opera fortemente connotata dal periodo storico in cui si svolge, il giugno 1800, con la battaglia di Marengo vinta da Napoleone, che minaccia i precari ordini politici ricostituiti in centro Italia. Di questa vicenda, non solo ci è interessato restituire la giusta atmosfera storica (e “romana”, quanto colore c’è nella partitura di Puccini che continuamente richiama gli aromi e le tinte della Città Eterna) ma il clima misto tra sensualità e afflato religioso di cui la trama è intrisa. Il Barone Scarpia (“bigotto, satiro, che affina con le devote pratiche la foia libertina” come lo descrive Cavaradossi) è schiavo della bramosia fisica che nutre nei confronti di Tosca, condita da un esercizio “pio” che è in gran parte schermato di ipocrisia. Ben diversa le fede di Tosca, radicata su tradizioni popolari, anche esteriori se si vuole, e attraverso cui la donna si mette in un certo senso sullo stesso piano dell’Onnipotente. L’unico davvero “laico” è Mario Cavaradossi, che in certo modo è il personaggio che ha la visione più lucida delle cose e, probabilmente, nell’ultimo atto, non crede alla grazia di Scarpia fino in fondo, ma comunque asseconda Tosca in un sogno di felicità e libertà prossimo ad infrangersi da lì a poco».

Nel cast il soprano Monica Zanettin nel ruolo del titolo, Vincenzo Costanzo in quello di Mario Cavaradossi e Federico Longhi come barone Scarpia. E poi Luciano Leoni (Cesare Angelotti), Domenico Colaianni (Un Sagrestano), Pietro Picone (Spoletta), Davide Filipponi (Sciarrone), Carlo Bonelli (Un carceriere).
Sul podio Giovanni Di Stefano alla guida della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, del Coro del Teatro Ventidio Basso preparato da Giovanni Farina e del Coro Voci Bianche La Corolla Spontini, istruito da Mario Giorgi. Le scene sono di Michele Olcese, i costumi di Artemio Cabassi e le luci di Andrea Tocchio.

———

TOSCA
Melodramma in tre atti
su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
dal dramma omonimo di Victorien Sardou

Musica di Giacomo Puccini

Direttore Giovanni Di Stefano
Regia Renata Scotto
Ripresa da Renato Bonajuto
Scene Michele Olcese
Costumi Artemio Cabassi
Luci Andrea Tocchio

Floria Tosca Monica Zanettin
Mario Cavaradossi Vincenzo Costanzo
Il barone Scarpia Federico Longhi
Cesare Angelotti Luciano Leoni
Un Sagrestano Domenico Colaianni
Spoletta Pietro Picone
Sciarrone Davide Filipponi
Un carceriere Carlo Bonelli

FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro del Teatro Ventidio Basso
Maestro del coro Giovanni Farina
Coro Voci Bianche La Corolla Spontini
Maestro del coro di voci bianche Mario Giorgi

Figuranti Mirco Abbruzzetti, Alberto Attorri,
Danilo Capezzani, Gabriele Claretti, Andrea Dell’Olio,
Giampaolo Gobbi, Michel Romandini, Valerio Vinò Silverii
In coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona

I biglietti della Stagione 2023/2024 avranno un costo compreso fra 25 e i 50 euro. I biglietti per le anteprime giovani saranno fra i 5 e i 10 euro, mentre quelli per Opera Domani avranno un costo di 12 euro per gli studenti e di 1 euro per disabili e accompagnatori. Il calendario di vendita sarà reso noto successivamente.

Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
0736 298770 ascoli.biglietteriateatro@email.it
Teatro della Fortuna di Fano
0721 800750 botteghino@teatrodellafortuna.it
Teatro dell’Aquila di Fermo
0734 284295 biglietteriateatro@comune.fermo.it

La Fondazione Rete Lirica delle Marche, organismo nato nel 2018 di cui è Presidente Francesco Ciabattoni, Direttore Artistico Alessio Vlad, consulente strategico Luciano Messi, è stata costituita dai Comuni di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, dalla Fondazione Teatro della Fortuna (soci fondatori sostenitori), dall’Associazione Arena Sferisterio, dalla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche (soci fondatori partecipanti). La Fondazione trae origine e rappresenta l’evoluzione del percorso istituzionale avviato dagli stessi soggetti, sotto l’egida della Regione Marche, con la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria”. Hanno successivamente aderito, sempre in qualità di soci partecipanti, l’Orchestra Sinfonica Rossini, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e il Conservatorio “G. B Pergolesi” di Fermo, l’Associazione Cori Ventidio Basso e Confindustria Ascoli Piceno .La Fondazione Rete Lirica delle Marche ha ottenuto nel 2018 il prestigioso riconoscimento “Premio Cultura di Gestione”, conferito da FederCulture a Roma ai progetti più innovativi nel campo della gestione culturale, in quanto eccellente esempio di governance pubblica in grado di fare sistema e di creare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio di riferimento.

Fondazione Rete Lirica delle Marche
Ufficio stampa
Floriana Tessitore +393387339981
Walter Vitale +393335243419
stampa@fondazioneliricamarche.it

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