ANSA
La Guardia di finanza ha acquisito su mandato della procura di Ancona tutti gli atti della commissione di indagine su Banca Marche, istituita nei mesi scorsi dal Consiglio regionale e la cui attività è stata prorogata di due settimane. La notizia, anticipata dal Corriere Adriatico come ”sequestro” di atti, è stata confermata stamani dal presidente della Commissione Mirco Carloni. ”Non c’è stato nessun blitz della Gdf – dice Carloni -, ma la richiesta dei pm di poter acquisire la documentazione da noi raccolta, che abbiamo messo a disposizione in uno spirito di massima collaborazione.
L’iniziativa della procura dimostra l’importanza del lavoro svolto dalla Commissione in queste settimane”. Per ricostruire come si è arrivato al ‘buco’ da un miliardo di euro che ha portato BM alla risoluzione coatta, la Commissione ha ascoltato le Fondazioni ex proprietarie, Bankitalia, il commissario liquidatore, la Consob. Bancarotta fraudolenta, corruzione, appropriazione indebita le ipotesi di reato al vaglio dei pm.
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