Il rispetto dei beni culturali e paesaggistici e la poca sensibilità culturale fanno passare in secondo piano delle scelte discutibili. Riceviamo da Italia Nostra
Il ripristino della Croce cinquecentesca di Montereale e il trasferimento in altro luogo delle “bancarelle” di Piazza della Madonna costituiscono la prova che è possibile recuperare il patrimonio storico-artistico e salvaguardare il decoro della città di Loreto.
Di segno nettamente contrario è la voce corrente secondo cui non verrebbe più rimossa l’orribile tettoia che sovrasta il Bastione di Porta Marina, in contrasto con la presa di posizione del Soprintendente Cozzolino, che – con lettera del 27 maggio 2010 (Prot. N. 6782) – ne escludeva fin da allora la “permanenza”.
Con successiva comunicazione del 5 ottobre 2010 (Prot. 14626), lo stesso Soprintendente Cozzolino sottolineava la necessità di “contemperare le esigenze sia della conservazione che della valorizzazione e pubblica fruizione dell’insigne monumento”.
Tutto questo non sarà possibile conseguire senza l’asportazione della inusitata tettoia e il rifacimento completo del “ripiano superiore” del Bastione, con la copertura dei pietosi resti di vecchie pavimentazioni “in elementi laterizi rinvenute nelle fasi di sterro”.
Se ciò non dovesse essere attuato, si configurerebbe la violazione delCodice dei Beni Culturali, a causa del deturpamento di un capolavoro architettonico e della visione panoramica e paesaggistica del cento storico lauretano.
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