Dal 5 gennaio, come per la maggior parte delle regioni italiane, al via anche nelle Marche i saldi invernali 2016.
Come ogni anno, consueto contrasto nelle stime di spesa tra associazioni dei commercianti e associazioni dei consumatori.
Più ottimistiche le prime: si prevede un leggero aumento dei consumatori attratti dagli sconti rispetto ai saldi 2015 e vendite in crescita del 3%.
Merceologicamente parlando, la fanno da padrone vestiti e abbigliamento, prodotti di punta della nostra regione; si segnala, però, un calo per articoli sportivi e pelletteria.
Secondo le associazioni dei consumatori, invece, aumenterà leggermente solo il numero delle famiglie coinvolte, ma non il livello di spesa. Le stesse, contro il parere delle associazioni dei commercianti, che addirittura vorrebbero posticipare l’inizio dei saldi a fine gennaio, ribadiscono la necessità di liberalizzare la scontistica durante tutto il corso dell’anno.
Dato il periodo di crisi, infatti, i saldi sarebbero già iniziati in molti negozi e non farebbero altro che impedire alle famiglie di anticipare la spesa, senza influire sull’entità o la frequenza della stessa. Considerazioni controfattuali non prive di fondamento teorico.
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