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Talk. La musica è ovunque: “Ci insegue e ci corteggia mentre prendiamo il caffè al bar, mentre ascoltiamo la radio guidando…”. Eppure non c’è. È scomparsa.

Antonelo Cresti Fonte internet

Antonelo Cresti Fonte internet

La scomparsa della musica

La musica è ovunque: “Ci insegue e ci corteggia mentre prendiamo il caffè al bar, mentre ascoltiamo la radio guidando, mentre facciamo acquisti in un centro commerciale o mentre ceniamo al ristorante”. Eppure non c’è. È scomparsa. Scomparsa dall’universo artistico di cui era parte, da quella bolla di cristallo che la rendeva patrimonio unico di bellezza e autenticità. Colpa della società di massa, del consumismo, della creazione di un’industria culturale che premia la quantità, troppo spesso a discapito della qualità. Così il successo di un brano musicale lo decretano il numero di accessi su Spotify o quello delle visualizzazioni su You Tube. Non più la recensione di un critico che di musica ne sa. È il pubblico ad avere la prima e l’ultima parola. Con questa logica le stesse case discografiche, che in epoche non sospette selezionavano talenti, oggi hanno iniziato a rincorrere i carrozzoni dei talent show. E le meteore musicali si susseguono una dopo l’altra. Antonello Cresti,  saggista, critico musicale e compositore italiano, racconta così “La scomparsa della musica”, titolo del suo ultimo lavoro, scritto a quattro mani con Renzo Cresti. Lo fa in maniera puntuale, in un libro-intervista che include argomentazioni sociologiche difficili da contraddire, messe nero su bianco con la passione di chi la musica la sente scorrere nelle vene.

Ma come si può porre rimedio a questo apparentemente inesorabile fenomeno? “Non vi è un antidoto al mercato. – si legge nella parte conclusiva del testo – bisognerebbe cambiare l’intero sistema della società. Possiamo però inserirci a cuneo nella compattezza delle operazioni commerciali, cercando di procurare qualche incrinatura. Possiamo tentare di rendere un po’ più consapevole il consumatore di ciò che ascolta. Possiamo insistere sull’educazione e la formazione di un pensiero critico. Possiamo lavorare sulla scuola, di ogni ordine e grado”. Una vera e propria operazione culturale. Se ne parlerà sabato 16 marzo 2019 presso il Circolo di Lettura e Conversazione di Recanati. A partire dalle 17,00 sarà lo stesso Antonello Cresti ad argomentare la sua teoria, nel corso del Talk promosso dall’Associazione culturale Lo Specchio. Ingresso ad offerta libera. Il ricavato verrà destinato all’acquisto di un proiettore per la rassegna Cinelinguaggi.

 

Antonello Cresti Internet

Antonello Cresti Internet

Antonello Cresti è saggista, compositore ed agitatore culturale. Si è laureato con lode in Scienze dello Spettacolo presso l’Università di Firenze. Ha già pubblicato dieci libri, usciti con varie case editrici, dedicati a musica underground, cultura britannica, controcultura e esoterismo. Attualmente concentra i suoi sforzi maggiori nella divulgazione delle “musiche altre” sul territorio nazionale.

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