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Sabato 25 giugno dalle 9 alle 12 circa si è verificato un guasto alle tubature dell’acqua che ha ingenerato preoccupazioni e timori alla cittadinanza di Porto Recanati . Infatti è uscita acqua sporca e colorata dai rubinetti delle case. Ovviamente, la cittadinanza si è allarmata non sapendo cosa stesse accadendo.
Tale situazione, di fronte al silenzio delle pubbliche autorità al disagio dei cittadini, ha riproposto un tema molto sentito dalla cittadinanza, cioè la corretta relazione e trasparenza tra chi amministra la cosa pubblica e il cittadino. La trasparenza non è un valore in sé. La trasparenza assume una rilevanza in quanto strumento per la tutela non già e non solo di principi che afferiscono a noi tutti, ma soprattutto assume rilevanza in quanto valore strumentale, volto alla tutela della sfera giuridica individuale.
Una società che non è trasparente, non tutela l’individuo prima ancora di non tutelare la collettività.
E’ ormai un fatto assodato che i cittadini hanno perso buona parte della fiducia nelle Istituzioni e nella politica: la burocrazia e gli interessi politici di parte hanno spesso prevaricato sui valori del servizio, creando una immagine di Stato spesso lontana dalla gente. Ma in uno Stato democratico lo Stato sono i cittadini, gli individui che vivono la città: risulta quindi essenziale e prioritario, per gli amministratori, e più in generale, per la politica, costruire una struttura amministrativa trasparente e limpida agli occhi del cittadino elettore e dell’uomo semplice della strada che non conosce artifizi e cavilli.
La continua evoluzione della società richiede agli enti pubblici un livello di concretezza e di efficienza nell’offrire i suoi servizi, nel progettarli, realizzarli, comunicarli ed erogarli. Esistono norme che prevedono, in linea di principio, un graduale avvicinamento del cittadino alla Pubblica Amministrazione, perché gli consente di esercitare un potere di controllo e di verifica su numerosi atti che prima venivano sottratti alla visione dell’interessato. Le norme valgono per tutte le Pubbliche Amministrazioni (Stato, Regioni, Comuni, ecc…), incluse le aziende che forniscono servizi pubblici (Enel, Telecom, Ferrovie, ecc…).
Per una efficace fotografia del fatto di sabato 25 giugno e sul dibattito che ne è scaturito rimandiamo ad un interessante articolo pubblicato sul Blog l’Argano.
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