di Enzo Riboni – da Il Corriere della Sera
Alessandra Contigiani ha 27 anni ed è nata a Macerata. Ora lavora a Tolosa con la fondazione Jean Jacques Laffont, per la quale gestisce un progetto di cooperazione in ricerca economica. Per Alessandra la Francia è solo l’ultimo approdo dopo le intensissime esperienze da super giramondo che ha già fatto per lavoro e studio. Nell’ordine: borsa di studio all’università Victoria di Wellington in Nuova Zelanda durante la laurea triennale (Relazioni internazionali alla LUISS) seguita da un’estate alla London school of Economics. Poi, durante la magistrale alla Bocconi in Economia e management delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali, all’università di Pechino e a Parigi, con in più due stage, uno a Ginevra e uno a Lima in Perù. Dopo la laurea sono arrivati alcuni corsi brevi, in Africa a Cape Town, a Pristina in Kosovo e ad Amman in Giordania, oltre a uno stage alle Nazioni Unite di Bruxelles. E poi ancora a Vientiane nel Laos per un programma della Commissione europea. «Dopo Tolosa conto di ripartire per qualche luogo esotico per occuparmi dei temi che mi stanno a cuore, come l’immigrazione, i popoli indigeni e le violazioni dei diritti umani».
Le esperienze
Un’inclinazione che Alessandra ha già sviluppato ad Amman quando aveva ottenuto un contratto di consulenza di tre mesi con l’Agenzia dell’ONU per la protezione dei rifugiati palestinesi. «Tra le altre cose lavoravo a un progetto per aumentare l’efficienza nelle cliniche dei campi giordani, libanesi, siriani e nella striscia di Gaza». Ma anche il Laos è stato per Alessandra un’altra occasione per accumulare esperienza nella direzione umanitaria. «Ero stata selezionata per il programma Bluebook traineeship della Commissione europea e a Vientiane il mio compito era di scrivere report per Bruxelles sulla situazione domestica dei diritti umani in quella nazione indocinese». Il lavoro attuale a Tolosa è stato la conseguenza della voglia di tornare un po’ più vicino a casa. Un impiego ottenuto grazie alla sua intraprendenza. «L’ho trovato semplicemente cercando su Internet. Ho fatto domanda, sono stata selezionata per un colloquio e ho avuto il posto grazie al mio background in Affari europei, ma anche perché cercavano proprio qualcuno che, come me, parlasse inglese, francese e spagnolo». E per condividere le sue esperienze di viaggio, Alessandra sta anche sviluppando un blog.
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