Nella galleria Idill’io di Pio Monti a Recanati sono esposte le opere di Tommaso Lisanti, uno dei maggiori artisti visionari italiani degli ultimi decenni. Tra queste vi è l’opera “La Carrozza Fantasma”, rappresentazione di una vettura ottocentesca in perfetto stile design, sovrastata dal cappello nero del presunto cocchiere. L’immagine, vicinissima al linguaggio neoplastico per le sue forme puramente geometriche, è uno degli esiti più suggestivi dell’espressione pittorica dell’artista, ritrattista dal vero di alieni. Tra loro spicca Gino De Dominicis, creatore di opere immateriali, visionario e chiaroveggente. I due artisti si sono conosciuti e ciascuno ha apprezzato il lavoro dell’altro. Forse non è un caso se la carrozza fantasma è collegata all’opera “La Mozzarella in Carrozza” di De Dominicis. Gli elementi ci sono tutti, iniziando dallo sfondo bianco latte, che ricorda il colorito della morbida e fresca “mozzarella”, fino al cappello nero da mago. “Lui era un mago di per sé, era un mago dell’arte” dirà in un’intervista Tommaso Lisanti. L’opera, dipinta con i soli colori primari, più il bianco e il nero, rivela le varie fasi dell’alchimia, arte per eccellenza e simbolo di evoluzione umana.
Il 1° aprile ricorre il compleanno di Gino De Dominicis. Con l’opera di Lisanti, Pio Monti, il primo ad acquistare nel 1972 la “Mozzarella in Carrozza” e a riproporla, in memoria dell’amico comune, lo stesso giorno nel 1999 a Villa Valcampana di Treia, compie oggi lo stesso omaggio. La “Carrozza Fantasma” sospesa in un chiarore abbagliante percorre un interminabile viaggio nella luce. E’ la magia bianca di De Dominicis, espressione autentica della costante energia che il suo lavoro diffonde. La Grande Opera è compiuta e non è uno scherzo d’aprile.
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