Lettera della Montali al Commissario Prefettizio .
Al Commissario Prefettizio del Comune di Porto Recanati
Oggetto: Utilizzo Complesso ex Scuola Diaz – Dichiarazioni del Sindaco di Loreto-atti e provvedimenti del Comune di Porto Recanati
Gent.mo Commissario,
Ormai da giorni la stampa locale rilancia il progetto dell’utilizzo, con il suo favore, della ex Scuola Diaz quale sede temporanea di 10 classi dell’Istituto Alberghiero Nebbia di Loreto in via di ristrutturazione.
A leggere le dichiarazioni rilasciate in Consiglio Comunale dal Sindaco di Loreto Niccoletti (vedasi articolo su www.radioerre.it) il trasferimento delle classi sembra finalizzato alla estemporanea soluzione di una emergenza nata in territorio lauretano, più che alla salvaguardia dell’interesse delle due vicine Comunità locali ad implementare i servizi scolastici, la formazione professionale e in generale la cultura, sulla base di un progetto condiviso e rispettoso della pari dignità dei vari soggetti coinvolti (Comuni, Provincia, Miur ed Uffici Scolastici territoriali). Il vero interesse della comunità portorecanatese sarebbe quello di realizzare nel nostro territorio un Istituto di Scuola Secondaria Superiore (o al limite una sua sede distaccata) e non un prestito di locali per la temporanea ospitalità di classi che, ad avvenuta ristrutturazione del Nebbia, ritornerebbero dritte dritte a Loreto. Il Sindaco Niccoletti lo dice a chiare lettere che non intende perdere l’Istituto Alberghiero a beneficio di altre realtà. L’unico beneficio che Porto Recanati trarrebbe dal progetto del Sindaco Niccoletti sarebbe, forse, quello dei pochi spiccioli del corrispettivo dell’occupazione dei locali.
Le chiediamo Commissario, prima di stipulare intese con il Sindaco di Loreto che impegnino il Comune di Porto Recanati nell’immediato futuro, di indire sul tema una Assemblea Pubblica perché, alla presenza di tutte le istituzioni e operatori coinvolti, vengano illustrati ai cittadini i vari aspetti della questione e, comunque, di tenere in debita considerazione le seguenti priorità.
Vi è un interesse pubblico della Città di Porto Recanati a che venga garantita e implementata l’offerta formativa e culturale, in maniera stabile e duratura. Punto di forza del progetto per il rilancio economico e culturale della Città (inserito nel programma di governo approvato dal Consiglio Comunale del 14/06/2014) è anche la scuola Diaz insieme al restante patrimonio monumentale, storico e archeologico.
Le serie problematiche anche strutturali della nostra “nuova” Scuola Elementare Edificio “Komos” (infiltrazioni di acqua nelle strutture portanti in metallo, umidità ascendente dal sottosuolo ai muri perimetrali, ambienti angusti e non protetti da sbalzi termici, luci e rumori, assenza di spazi per attività motoria, accoglienza ed attività scolastiche) e gli importanti numeri degli alunni iscritti potrebbero a breve rendere necessario il reperimento di spazi supplementari che il Comune, in assenza dell’unico edificio di proprietà comunale adeguato per destinazione coma la Diaz, sarebbe costretto a chiedere al mercato immobiliare privato con gli immaginabili esborsi per il bilancio comunale.
La vitale necessità di spazi per la Biblioteca Comunale data l’inadeguatezza della attuale sede adiacente sala Biagetti. Il nostro Comune acquista libri (stipati in una sala di pochi metri quadrati) e investe risorse nel collegamento della nostra biblioteca alla rete bibliotecaria provinciale senza che ci sia una ricaduta in termini di servizi offerti ai cittadini, studenti e ricercatori etc. Solo per completezza di informazione va segnalato che il Comune di Porto Recanati ha beneficiato di donazioni di intere collezioni private di libri e riviste da anni dimenticati in scatoloni senza la minima consapevolezza del loro incommensurabile valore storico e scientifico. Una razionale riorganizzazione degli spazi del complesso Diaz potrebbe agevolmente accogliere tutti i volumi di proprietà comunale offrendo sistemazione degna ad una rilevante parte del nostro inestimabile patrimonio culturale.
Consideriamo virtuosa la collaborazione tra Comuni nell’ottica di una migliore gestione dei servizi pubblici in aree territoriali contermini. La cooperazione però deve avvenire nel rispetto della pari dignità dei Comuni coinvolti e nell’esclusivo interesse della collettività rappresentate. Non si può pensare Porto Recanati come succursale di Loreto o peggio come zona franca utilizzabile (ancora una volta) per risolvere problematiche sociali, ambientali, infrastrutturali non correttamente gestite da altri soggetti istituzionali. Ci riferiamo anche al problema dell’inquinamento della Fiumarella e all’esponenziale consumo di suolo realizzato in territorio di Loreto negli ultimi decenni a ridosso del confine portorecanatese che ha aggravato il dissesto idrogeologico dell’intera zona e le condizioni di rischio per la popolazione senza la realizzazione di opere progettate per la sua mitigazione.
Confidando in un suo positivo riscontro e interessamento porgiamo distinti saluti.
Avvocato Sabrina Montali
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