Il premio Miglior Sito Web 2014 ai Macchianera Italian Awards è stato vinto da questo sito dai numeri faraonici ma dalla storia turbolenta. Per molti, infatti, Lercio è un mix di titoli poco chiari che spingono a cliccare e condividere notizie che sembrano vere. Ma che in realtà sono false.
Complice anche la grafica in stile “Leggo” e l’assenza di un chiaro riferimento relativo alla natura del sito: un sottotitolo dedicato alla natura ironica delle news sarebbe utile, così come sarebbe necessaria una pagina disclaimer.
Ma Lercio non è solo
Lercio non è l’unico a sfruttare la tecnica del titolo click bait, il titolo sensazionalistico che mira solo a raccogliere click. Facebook ha anche preso seri provvedimenti per limitare il potere di questi post.
Ma c’è qualcosa di differente nella tecnica usata da Lercio.
Qualcuno – tipo il Tagliaerbe – avvicina questa attività a chi inventa notizie di sana pianta, magari facendo leva sull’ansia verso determinati temi (malattia, guerre, invasioni extracomunitarie).
macchianera lercioMolte persone non riescono a distinguere un titolo ironico di Lercio da una notizia reale, ma il fatto che abbia vinto un premio come miglior sito italiano – anche se poteva essere inserito nella categoria dei siti satirici – lancia un messaggio molto importante a chi crea contenuti.
Lo lancia a chi li crea, ma soprattutto a chi pianifica e a chi lavora sulla content strategy.
Il messaggio è semplice: la tua idea dei contenuti di qualità vale zero. Vale meno di zero. Non sei tu a decidere la qualità di un contenuto ma il destinatario. Il target che deve cliccare e leggere. Scrivere per il proprio pubblico rimanendo fedeli al proprio stile, rimanendo unici: questa è la vera sfida.
Molte persone arrivano sulle pagine di Lercio per sbaglio? Probabile. Però non credo che sia solo questo il segreto del suo successo. In uno dei commenti lasciati nel blog del Tagliaerbe (link sopra) ho trovato questo concetto: Lercio fa satira e parodia dell’informazione sensazionalista e acchiappaclick.
Questo è il suo obiettivo, almeno sulla carta: alla gente piace e gli autori creano dei contenuti adatti. A volte sono troppo simili a una notizia? La satira corre su un filo sottile e non può cadere nella banalità. Certo che un bannerino per avvisare che sono notizie inventate… ecco alcuni spunti per riflettere e approfondire.
Pubblicazione di Tagliaerbe.
La forza di Lercio (e non solo)
Scrivo un articolo partendo da una case history sensazionale e tocco i 90 like, Lercio si inventa la notizia della discarica abusiva di bordi di pancarrè e sfonda quota 7.000: è giusto? Sì, così come è giusto trovare un Aranzulla sempre in prima posizione con un tutorial sulla chiusura dell’iPhone.
La nostra idea di contenuto di qualità è basata sull’egocentrismo. Webwriter, blog, copywriter – più in generale: creatori di contenuti – devono interpretare le esigenze della base.
Anche quando vanno contro le proprie idee.
Sei d’accordo?