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Cultura. Jimi Hendrix illustrato da Moebius: l’incontro di due geni

By  Cultura inquieta

Raramente c’è un evento di queste dimensioni nella realtà, l’incontro tra due geni. Uno dei migliori illustratori del mondo decide di disegnare uno dei musicisti più iconici e personali del 20 ° secolo.

Raccontano fonti presumibilmente affidabili che, prima di salire sul palco, Jimmy Hendrix ha tagliato un paio di francobolli dalla sua carta LSD. Le ha attaccate sulla fronte e le ha coperte con il fazzoletto che ha avvolto intorno alla sua testa. O almeno è quello che dice la leggenda. Nessuno lo ha confermato o negato, ma forse ci piace credere che abbia eseguito quel piccolo rituale, per qualche ragione ha più senso di quello che è realmente accaduto. Abbiamo bisogno del mito. In un’altra epoca, si parlava senza dubbio di possesso, il pubblico estatico vedrebbe Dioniso suonare sul palco. Oggi abbiamo solo un effetto chimico e un gesto inesistente per credere che la chitarra e quell’enorme musica siano ancora collegate alla realtà.

Un terzo occhio lampeggia sotto la banda. Hendrix è lo sciamano, lo stregone che prende in giro le leggi fisiche che mantengono l’immaginazione chiusa dentro i teschi. La sua musica è un’eco che ci dà l’orografia di un altro mondo, un mondo in cui puoi camminare, nuotare, dissolversi.

 Hendrix è l’incantatore del fuoco. Ogni suono emerge come una nuvola di fumo che si alza nell’aria e forma figure che acquisiscono corpo e vita propria. Organismi che strisciano come teneri tentacoli che ispezionano tutto, che si evolvono e sviluppano squame, occhi, gambe.

Moebius è semplicemente uno zoologo, un esploratore che prende un’attenta registrazione delle creature impossibili che hanno trovato il suo habitat nei paesaggi sonori di Hendrix. Disegna in dettaglio ciò che i suoni dettano alle tue orecchie, insegui gli abitanti di quel mondo nei loro nascondigli, partecipa al tribunale, registra le cerimonie, segui la via del profeta vedendo come decompone la realtà ad ogni passo.

Ma poi la musica si ferma.  Moebius rilascia la matita, Hendrix abbandona la chitarra, l’ago smette di strappare l’acetato. Tutto è ancora al suo posto, non è successo niente, o quasi nulla. Il tempo passa mentre i pianeti di questi due geni si allontanano nelle loro orbite.

 

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