LO SPECCHIO Magazine

Fotografia. Shomei Tomatsu, l’uomo che ha cambiato per sempre la fotografia giapponese

 

di Natàlia Farré

Fotografia realistica, sì, ma senza cadere nel documentario o nel fotogiornalismo. Realtà ma evitando il letterale o il diretto. E sempre includendo elementi d’avanguardia, una prospettiva inaspettata,  … un elemento sorprendente. La realtà, anche se senza scartare un punto simbolico, surreale, addirittura assurda. Questa è la fotografia di Shomei Tomatsu, l’uomo che ha cambiato per sempre la fotografia giapponese.

Ci sono fotografie così potenti che colpiscono con la forza di un uragano. Immagini con forza, che eccitano senza preavviso. Questo è il lavoro di Tomatsu. A volte brillantemente surreale, sempre con un occhio documentario inarrestabile, le immagini di Tomatsu catturano un paese nel costante cambiamento del dopoguerra.

Shomei Tomatsu nato nel 1930 a Nagoya, pubblica le sue prime immagini tra il 1950 e il 1954 nelle più importanti riviste fotografiche. Una rarità che sarebbe più facile da osservare oggi rispetto al Giappone post-atomico in cui ha iniziato a sparare. All’età di 20 anni,

mentre completava i suoi studi in economia, il giovane Tomatsu imparò la fotografia in modo autodidatta. È l’inizio di una storia personale che, allo stesso tempo, è la storia della fotografia giapponese.