LO SPECCHIO Magazine

Porto Recanati. L’inquinamento del fosso della Vena e del laghetto Volpini a causa delle acque reflue dell’Hotel House .

riceviamo da Riccardo Agostinelli

Di seguito la richiesta, al Sindaco di Porto Recanati, di un incontro su una problematica, seria e ancora irrisolta a distanza di oltre quattro anni dalla sua prima apparizione.Riguardante l’inquinamento del fosso della Vena e del laghetto Volpini a causa delle acque reflue dell’Hotel House che vi confluiscono.

La lettera, per conoscenza è stata inoltrata anche ad ARPAM, ASUR e Carabinieri Forestali di Recanati.

“Siamo alcuni cittadini -si legge nella lettera- tra quelli che l’anno scorso si erano rivolti alla sua amministrazione affinché fosse trovata una soluzione all’inquinamento del fosso della Vena che durava da oltre quattro anni. Il nostro interessamento al problema andò scemando a seguito degli interventi che furono fatti e delle rassicurazioni che tutto fosse a posto, provenienti sia dalla sua amministrazione, sia dall’ASUR e sia dai Carabinieri Forestali di Recanati. Ricordiamo perfettamente quando il giorno 11 novembre 2020 il Comune decretò la pulizia del Fosso della Vena che purtroppo a posteriori potemmo verificare, come fatta in maniera parziale e sommaria. Ci era stato promesso che ci avreste fatto partecipare ai sopralluoghi e ci avreste aggiornato sugli sviluppi della situazione. Tutto questo purtroppo non si è verificato. Eravamo stati rassicurati, tramite le notizie apparse sui media, sul fatto che con l’intervento sulle linee fognarie dell’Hotel House la situazione si fosse normalizzata. Gli stessi Carabinieri Forestali e l’ASUR sembravano avere dato rassicurazioni sullo stato delle acque del Fosso della Vena. Purtroppo eccetto che per un brevissimo periodo, la situazione è rimasta com’era all’inizio. Ora il Fosso della Vena è ridotto quasi a mera condotta fognaria a cielo aperto. Una situazione, come lei sicuramente concorderà con noi, insostenibile e inaccettabile, sempre, ma soprattutto in questo momento che è il periodo più caldo e torrido dell’anno. E’ nostra convinzione che da un momento all’altro possa subentrare un serio pericolo per la salute pubblica. Come cittadini, abbiamo il dovere e il diritto di sapere come stiano realmente le cose e che cosa intenda fare codesta amministrazione. Sono queste le motivazioni per cui con la presente le chiediamo uno scambio di opinioni in merito alla questione”.

 Un gruppo di cittadini porto recanatesi.