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L’Economist: dopo Trump in Italia la possibile nuova rivolta anti-establishment attraverso il voto al referendum

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L’Huffington Post

La prossima rivolta anti-establishment in stile Trump? In Italia, secondo l’Economist. Il popolare giornale economico ha pubblicato un’analisi indicando come nuova possibile scossa proveniente dall’Italia, dopo Brexit, elezioni di Trump e le parallele crescite dei partiti di Marine Le Pen in Francia e del fronte anti-immigrati in Germania, con il referendum di dicembre.

Il giornale sottolinea che, sulla scia delle elezioni americane, l’Unione Europea potrebbe attraversare una nuova rivolta proprio passando per il voto sul referendum costituzionale italiano. L’Economist indica la riforma come un cambiamento “in grado di dare più poteri al governo centrale e incoraggiare riforme economiche liberali” nel Paese ma sottolinea, senza citare dati, come l’Italia sia pronta a dire “no” a questa riforma nonostante l’assenso del mondo industriale e filo governativo.

Sottolinea che il referendum sarebbe un modo per “chiamare l’Italia ad aprirsi ancor di più alla globalizzazione” e questo potrebbe “scatenare la reazione di quelli che non credono più nell’attuale classe politica”. Di conseguenza, ipotizza il giornale, come per Trump si aprirebbe la strada all’elezione del Movimento 5 stelle dato che il referendum di dicembre viene visto da molti italiani come un referendum sull’operato di Matteo Renzi.

L’articolo si conclude con il “no” come risultato probabile delle urne e possibile nuova prova che “cresce fra gli elettori occidentali la disillusione e la rabbia verso il potere”.