LO SPECCHIO Magazine

I RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA

 

fonte internet

by huffingtonpost.it

Nel 2012 un gruppo di amici ventenni salva dalla demolizione il Cinema America di Trastevere, fonda l’associazione “Piccolo Cinema America”, oggi “Piccolo America”, e inizia a colorare Roma con grandi arene estive gratuite. Da San Cosimato fino a Ostia nasce così “Il Cinema in Piazza”. Noi siamo quei ragazzi e ora stiamo lavorando per riaprire il Cinema Troisi di Via Induno.

Aveva maglietta cinema America, aggredito e picchiato È successo a Frosinone. “Erano di estrema destra”, ha raccontato la vittima di 33 anni

 

I ragazzi del Cinema America

Torna la violenza contro chi ‘osa’ indossare in pubblico la maglietta del Cinema America. Stavolta però è accaduto a Frosinone, e vittima è Francesco, un ricercatore di 33 anni simpatizzante dell’associazione di giovani cinefili che da anni anima con le sue arene le piazze della Capitale. Ieri sera stava assistendo a un concerto di beneficenza nel capoluogo ciociaro, ma qualcuno, vedendo la maglietta amaranto, ha visto rosso. E’ stato prima aggredito, poi picchiato. La maglia gli è stata strappata, gli occhiali perduti.

Immediata la solidarietà del Pd, con il governatore-segretario Nicola Zingaretti che, del clima sociale, accusa direttamente il vicepremier Matteo Salvini: “Smettiamola – afferma – con un ministro dell’Interno che diffonde l’odio. Vengano immediatamente arrestati gli aggressori. Sia garantita la sicurezza a tutti”. Nicola Fratoianni (Sinistra italiana) ha postato una foto in cui indossa la maglietta: “Gli aggressori vigliacchi sono esponenti dell’estrema destra – afferma – Cosa aspettano governo e autorità a mettere fuori legge queste organizzazioni neofasciste?”.

“E’ accaduto dopo le 22 – racconta oggi all’ANSA Francesco – Ho lasciato i miei amici per andare in bagno. In fila con me c’era un uomo sui 30. Non lo conoscevo e non aveva addosso simboli di estrema destra: un ragazzo ‘normale’. Non ha parlato di politica”. Ma il modus operandi “era lo stesso di Roma, e questo mi ha fatto pensare che potesse essere ricondotto a loro”. Vicini alla Roma più nera, secondo gli inquirenti, sarebbero infatti i responsabili del pestaggio di Roma ai danni di quattro giovani, ‘rei’ di indossare una maglia ‘antifascista’; pochi giorni dopo qualcuno aveva anche aggredito l’ex fidanzata del leader dell’associazione Valerio Carocci.

 

Ieri sera la nuova violenza. “Mi ha chiesto di levarmi la maglietta e di dargliela – riporta oggi Francesco – e io mi sono rifiutato. Mi sono allontanato per evitare che la provocazione degenerasse”. Ma all’aggressore si avvicinano due amici, forse lui spiega loro cosa stava succedendo. I due si uniscono al primo. “Sono tornato al concerto, e qui è intervenuta la sicurezza – prosegue il racconto – Io cercavo solo di allontanarmi, pensavo che in presenza della folla avrebbero desistito”. Ma “scoppia il parapiglia”, racconta ancora il ricercatore, e qui il racconto è di attimi convulsi: forse i tre sono riusciti a sfuggire alla sicurezza, forse se ne sono aggiunti altri a spalleggiarli (“c’erano anche due donne”). Sta di fatto che il primo aggressore, quello dei bagni, riesce ad agguantare Francesco, che si ritrova con la maglietta stracciata e gli occhiali perduti nel caos. La sicurezza, alla fine, “li porta fuori di forza”. Francesco non sporge denuncia, né gli risulta che sul posto siano arrivate macchine delle forze dell’ordine: “Ho immaginato che fossero andati via, io volevo solo allontanarmi per non essere al centro dell’attenzione”.

Chi era l’aggressore? Francesco (che è ciociaro ma vive a Roma da 15 anni) non lo sa, né lo conoscevano persone di Frosinone a cui lo ha chiesto, e non ne riesce a ricordare l’accento. “Ma per come la vedo io – conclude – non dovrebbe essere pericoloso indossare una maglietta”