LO SPECCHIO Magazine

Recanati. Domenica, tutto esaurito per la rassegna teatrale dedicata ai ragazzi

Ancora un grande successo per la rassegna teatrale per famiglie e ragazzi promossa dal Comune di Recanati e dall’Amat “La domenica al Persiani”. Tutto esaurito e applausi a scena aperta per lo struggente spettacolo “Voglio la luna”, nato dall’incontro tra l’Associazione Teatrale Giovani Teatro Pirata e Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down. I tanti bambini e ragazzi che hanno affollato il Persiani accompagnati dai loro genitori, sono rimasti letteralmente incantati e affascinati dalla rappresentazione pluripremiata, vincitrice del premio Eolo Award 2013 e finalista al Premio Scenario Infanzia 2010. Sul palco è andata in scena un”originale creazione tutta costruita sul rapporto tra un bambino e il suo attaccamento verso la luna, un rapporto così forte che lo porta a cercarla e

a catturarla per poi rendersi conto che la luna è un patrimonio comune. Particolarmente apprezzata la scenografia, in un ambiente semplicissimo dove il teatro di figura ha contrassegnato i momenti salienti della storia. Da standing ovation la performance di Fabio Spadoni, attore affetto dalla sindrome di Down, un convincente tenerissimo bambino che in sintonia con la narrazione e la fisarmonica di Simone Guerro ha restituito agli spettatori tutte le suggestioni di una storia poeticamente sensibile. Uno spettacolo che ancora una volta è riuscito a riempire il Persiani con quell’atmosfera carica di entusiasmo e magia che solo i piu’ piccoli riescono a dare. Confermati dunque i numeri positivi di una rassegna che da quest’anno si affianca alla stagione teatrale del Persiani, il cui cartellone proseguirà il 23 febbraio con Ascanio Celestini e lo spettacolo “Pueblo”. “La domenica al Persiani” continua invece il 25 febbraio con “Musi lunghi e nervi tesi”, uno spettacolo d’attore diretto da Simone Guerro, pieno d’ironia e divertenti gag, in cui la maleducazione e l’aggressività si manifestano, esasperate, con connotati grotteschi per ritrovare la forza smisurata della gentilezza.