LO SPECCHIO Magazine

Dialetto in pillole (1) – Risposta

gàtto – gàtte mòrte, persone che nascondono la propria aggressività dietro un’apparenza di docilità – camìna a gàtto mignó’, cammina carponi; forse dall’ant. fr. mignot, elegante, lezioso; cammina carponi con l’eleganza di un gatto cfr., però, il veneto gattomagnào, da gatto+miao, che appare più probabile – ffa’ da gàtto, sempre pronto ad approfittare dell’occasione – la gàtta de san Giuvànni, un pèzzo rìde e un pèzzo piàgne, forse si fa riferimento ai gatti che venivano bruciati, si dice, con le streghe nella notte disan Giovanni; anche per loro, che magari hanno ben vissuto, arriva il momento del pianto; l’alternarsi della quiete e della tempesta (la joie venait toujours après la peine, cantava Apollinaire ne Le pont Mirabeau). I presagi sono propri della notte di san Giovanni, in particolare i disegni formati dalla chiara dell’uovo versata in una bottiglia; la chiara, lasciata di notte all’aperto, la mattina dopo assumeva forme da interpretare per il futuro. Spesso la forma era di una barca e ciò significava, per le ragazze, un marito marinaio  – s’el gàtto se pàssa la ‘récchia, dumà’ piòve, quando il gatto si gratta l’orecchio, vuol dire che il giorno dopo pioverà (sembra si tratti di una credenza popolare inglese); lat. med. càttus; vedi dònna, dô.