“È con molto piacere – nota Chiara Biondi, Assessore alla Cultura della Regione Marche – che saluto la prestigiosa iniziativa di Civitanova Danza, che da trent’anni dà lustro alla nostra regione e con la grande qualità delle sue proposte richiama pubblico da tutta Italia e non solo, a conferma dell’importante ruolo che la cultura rappresenta anche in ambito turistico. Il trentennale del festival celebra, grazie all’impegno rinnovato della città di Civitanova Marche, in particolare del suo Sindaco Fabrizio Ciarapica e della comprovata esperienza dell’AMAT, un’arte tanto nobile quanto affascinante. È per me un grande elemento di soddisfazione costatare che il festival rinnova lo spirito di collaborazione e di sinergia con il territorio, in particolar modo con la costruzione di una strategia di sistema rappresentata attraverso la condivisione dei progetti con le eccellenze di Macerata Opera Festival e del Comune di Fermo”.
Per l’inaugurazione del festival debutto in prima italiana l’8 luglio al Teatro Annibal Caro di Utopia, risultato della collaborazione fra il coreografo Emanuel Gat, uno dei più importanti e prolifici d’Europa, e i danzatori della versatile e talentuosa compagnia ŻfinMalta, una celebrazione della loro unicità, del loro virtuosismo, coinvolgimento, coraggio, senso di responsabilità e umanità. In quello che si può definire un flusso di coscienza coreografica, Utopia mappa il personale viaggio di dieci individui in cerca di connessioni ed esamina il ruolo del performer nella sua qualità di creatore dal vivo, su un palcoscenico.
Si entra subito nel vivo il 15 luglio con il Festival nel festival, maratona di danza che da anni contraddistingue la forte progettualità di Civitanova Danza. Avvio alle ore 20 in Piazza XX settembre con Speeed, un progetto coreografico e musicale ideato da Parini Secondo – progetto che nasce dalla collaborazione tra Sissj Bassani e Martina Piazzi – e Alberto Ricca/Bienoise, ispirato al fenomeno della Para Para, stile di danza caratterizzato da un’estetica coloratissima e gesti iper-dinamici, e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo. Il mondo del gioco, del salto della corda sia come pratica atletica sia come elemento ritmico nel quale musica e atletismo vanno mano nella mano sono al centro della riflessione del Cantiere aperto per Do around the world da un’idea di Parini Secondo, con Sissj Bassani e Martina Piazzi, che mostra al Teatro Cecchetti alle ore 21 l’affascinante genesi dello spettacolo che arriva in scena al termine di una residenza realizzata nell’ambito di RAM. Residenze Artistiche Marchigiane, progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche.
Opus alle ore 22 al Teatro Annibal Caro è uno spettacolo ipnotico e raffinato del talentuoso coreografo greco Christos Papadopoulos per quattro interpreti, una performance che indaga la relazione tra musica e visione ed esplora le reazioni automatiche dell’uomo di fronte alla musica. La conclusione del Festival nel festival è alle ore 23 nel Giardino della Pinacoteca Civica M. Moretti con If you were a man, uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto, coreografia di Mauro Astolfi per Spellbound Contemporary Ballet.
Brilla la Notte della Stella il 16 luglio con Civitanova Danza in trasferta a Fermo che – in collaborazione con il Comune di Fermo – illumina Villa Vitali con Jacopo Tissi, star internazionale del balletto, primo ballerino italiano a diventare étoile della compagnia Bolshoi, tempio russo del balletto che ha dovuto lasciare dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Classe ’95, spesso accostato a Roberto Bolle per bravura e aspetto fisico, sin da giovanissimo ha iniziato a studiare danza all’Accademia del Teatro alla Scala. Polina Semionova, Alina Cojocaru, Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares, star internazionali del balletto, saranno con lui sullo splendido palcoscenico di Villa Vitali a dare vita a Past forward. Tra passato e futuro, un viaggio meraviglioso tra le coreografie di Marius Petipa, Roland Petit, Christian, Spuck, Yury Possokov, Johan Kobborg, Alberto Alonso.
Giovedì 20 luglio al Teatro Annibal Caro protagoniste le scuole di danza della città con Appunti e variazioni su “Lo spirito folletto” di Cesare Cecchetti, padre del celebre Enrico a cui il festival Civitanova Danza è dedicato, che debuttò in occasione dell’apertura del Teatro Annibal Caro nel 1872. Con lo stesso spirito, oggi, a 150 anni dal suo debutto, il festival omaggia i Cecchetti invitando i giovani talenti della città a misurarsi con l’opera di cui il Maestro fu protagonista nel ruolo di Canido, lo spirito folletto.
Doppo appuntamento sabato 22 luglio con la danza italiana per Danzare Civitanova. Alle ore 12, 15 e 18 nel Lungomare Sud Michele Di Stefano, coreografo, e Lorenzo Bianchi Hoesch, autore delle musiche, offrono al pubblico di Civitanova Danza Atmosferologia. Veduta > Civitanova, un progetto dedicato alla città e alla sua visione prospettica nel quale il pubblico fruisce la performance in cuffia, per un punto di vista più ampio sul paesaggio. Protagonista di Nel volgersi infinito delle sue onde. Tempo infranto è la danza di Simona Bucci e Roberto Lori interpretata da cinque danzatori, accompagnata dalla musica dal vivo di Daniele di Bonaventura, in uno stimolante dialogo, scambio e complicità e in un susseguirsi di brani evocativi, in cui musica e danza dialogano e abitano uno scorcio di mare e la sua riva, alle ore 19.15 nella spiaggia sud.
Il 4 agosto all’Arena Sferisterio di Macerata con Danza all’Opera, un progetto di Macerata Opera Festival con Civitanova Danza Festival, si rinnova il proficuo dialogo con il territorio. In scena Carmen della Compañía Antonio Gades, balletto ispirato all’opera di Prosper Mérimée. Creato nel 1983 al Théâtre de Paris da Antonio Gades, uno dei grandi protagonisti del panorama teatrale europeo del XX secolo scomparso nel 2004, Carmen è il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura. Lo spettacolo continua ad affascinare le platee più vaste e il suo successo è stato decretato da più di 68.000 spettatori in vari paesi europei, in Asia e in Africa.
Ancora un omaggio a Enrico Cecchetti il 6 agosto al Teatro Annibal Caro con Cantiere aperto per Enrico di Laura Gazzani, spettacolo per tre danzatori che si ispira alla figura del grande ballerino e maestro di balletto italiano. Enrico che giunge in scena nella sua fase di “lavoro in progress” al termine di residenza realizzata nell’ambito di RAM. Residenze Artistiche Marchigiane, progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche, desidera creare un’esperienza condivisa fra il pubblico e i performer, facendo emergere l’interprete nel suo lato “umano” e creando un sentimento di condivisione fra pubblico e performer.
Civitanova Danza non si limita ad essere un festival estivo ma un progetto ampio che coinvolge la città tutto l’anno e il 6 e 7 dicembre festeggia la riapertura del Teatro Rossini, chiuso in questi mesi per lavori di ristrutturazione, con Momix, compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton conosciuta in tutto il mondo per i suoi spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza.
Informazioni e biglietterie AMAT (071 2072439) e circuito vivaticket, anche on line, www.teatridicivitanova.com, www.civitanovadanza.com, www.amatmarche.net. Vendita abbonamenti, carnet e biglietti dal 25 maggio.
SABATO 8 LUGLIO
TEATRO ANNIBAL CARO
ore 21.30
UTOPIA
coreografia e disegno luci Emanuel Gat
costumi Holly Knowles
con Żfinmalta National Dance Company
distribuzione Live Arts Management
[prima italiana]
La coreografia, quale pratica volta all’organizzazione di un gruppo di persone in movimento, può e deve essere un modo per orientarsi verso modelli e sistemi ideali, sia per gli individui che per la società.
A prescindere dall’effettivo raggiungimento di questi modelli utopici, il fatto che un determinato sistema coreografico mostri prove evidenti dei suoi benefici per il gruppo coinvolto in esso, ha di per sé un grande valore; esso rappresenta il quotidiano tentativo di ottenere – in ambito artistico – ciò che non è perseguibile (e probabilmente non esiste) nel mondo reale.
Utopia è il risultato della collaborazione fra Emanuel Gat e i danzatori della compagnia ŻfinMalta, una celebrazione della loro unicità, del loro virtuosismo, coinvolgimento, coraggio, senso di responsabilità e umanità. In quello che si può definire un flusso di coscienza coreografica, Utopia mappa il personale viaggio di dieci individui in cerca di connessioni ed esamina il ruolo del performer nella sua qualità di creatore dal vivo, su un palcoscenico.
EMANUEL GAT
Nato in Israele, dove ha iniziato a danzare con la Liat Dror Nir Ben Gal Company prima di iniziare la sua carriera di coreografo indipendente nel 1994.
La sua compagnia ha sede a Marsiglia, in Francia. Il suo personale e inconfondibile approccio alla coreografia e al fare danza ha fatto di lui uno dei coreografi più importanti e prolifici d’Europa. Negli ultimi venticinque anni il lavoro di Gat è stato presentato nei più importanti teatri e festival di tutto il mondo.
ŻFINMALTA NATIONAL DANCE COMPANY
Guidata dal coreografo italiano Paolo Mangiola, è una compagnia versatile e talentuosa, che porta in scena produzioni fresche, coraggiose e di livello internazionale. Fondata nel 2014, la compagnia è diventata ben presto una delle organizzazioni culturali pubbliche più importanti di Malta, una realtà in cui gli artisti possono crescere e sperimentare. Il repertorio della compagnia nasce grazie a Paolo Mangiola che, oltre a creare in prima persona per essa, coinvolge acclamati coreografi di fama internazionale (fra cui Roy Assaf, Tânia Carvalho, Emanuel Gat, Jacopo Godani) e giovani ed interessanti talenti (Marco D’Agostin, Riccardo Buscarini per citarne alcuni). Tutti i progetti artistici sono realizzati di concerto con i dieci danzatori della compagnia e un team artistico che comprende scenografi, costumisti, compositori e visual artist. I progetti portati in scena negli anni contribuiscono ad aumentare esponenzialmente la visibilità della danza contemporanea a Malta, grazie anche al costante lavoro di coinvolgimento del pubblico portato avanti dalla compagnia.
SABATO 15 LUGLIO
FESTIVAL NEL FESTIVAL
˃ ore 20 PIAZZA XX SETTEMBRE
SPEEED
˃ ore 21 TEATRO CECCHETTI
CANTIERE APERTO PER
DO AROUND THE WORLD
˃ ore 22 TEATRO ANNIBAL CARO
OPUS
[prima ed esclusiva regionale]
˃ ore 23 GIARDINO DELLA PINACOTECA CIVICA M. MORETTI
IF YOU WERE A MAN
SPEEED
idea Parini Secondo x Bienoise
con Sissj Bassani, Camilla Neri, Martina Piazzi, Francesca Pizzagalli
musica Alberto Ricca | Bienoise
coreografia Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
in collaborazione con La Boutique dell’Autoradio Bologna
Finizio Power Team Bologna, Audiogamma Hi-Fi Trento
con il supporto di Mastronauta Omegna (VCO), Comune di Verbania
Fondazione Comunitaria VCO, Nexus Factory Bologna
ringraziamenti speciali a Andrea Ruschetti, Riccardo Brezza (Comune di Verbania)
Scoppiati Racing Team (Verbania), MIGMA Collective
Centro Commerciale Le Isole (Gravellona Toce, VB), Giostra Esagerata F.lli Uga
progetto selezionato alla
Vetrina della giovane danza d’autore eXtra – azione del Network Anticorpi XL
e sostenuto da Dancescapes progetto promosso da Danza Urbana
con MiC e il supporto di h(abita)t”
[prima ed esclusiva regionale]
Speeed è un progetto coreografico e musicale ideato da Parini Secondo e Alberto Ricca/Bienoise, ispirato al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo. La Para Para è uno stile di danza caratterizzato da un’estetica coloratissima e gesti iper-dinamici. La sua peculiarità sono i movimenti delle braccia che descrivono la sovraeccitazione caffeinica della musica Eurobeat attraverso complesse combinazioni gestuali ispirate all’animazione giapponese. In origine, gli appassionati apprendevano le sequenze attraverso l’acquisto di tutorial in VHS oppure direttamente nei club, dove gli esperti insegnavano le nuove coreografie al pubblico prima di una serata; attualmente, l’archiviazione digitale le ha rese reperibili anche online, dove già risiede la ricerca di Parini. Il metodo sviluppato dal collettivo consiste nella costruzione di un database di coreografie ricavate da video-tutorial, studiate dalle danzatrici individualmente seguendo una scaletta comune: Speeed prende forma adattando queste sequenze coreografiche dell’epoca alla musica originale scritta da Alberto Ricca/Bienoise. Speeed è un lavoro mimetico perché copia fedelmente la sua fonte d’ispirazione: le danzatrici in scena stimolano ad agire, uno schiaffo a 160 bpm lancia in una centrifuga di puro e genuino entusiasmo dove automobili da tuning suonano dell’Eurobeat a volume altissimo.
CANTIERE APERTO PER
DO AROUND THE WORLD
idea Parini Secondo
con Sissj Bassani, Martina Piazzi
coreografia Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
suono e partiture Alberto Ricca/Bienoise
luce Bianca Peruzzi
costumi e intrecci Giulia Pastorelli
corde MarcRope Milano
organizzazione Margherita Aplini
produzione Nexus Factory, supportER
in collaborazione con AMAT
residenza artistica realizzata nell’ambito di
ResiDance
luoghi e progetti di residenza per le creazioni coreografiche
azione del Network Anticorpi XL
con il supporto di parsec Bologna, ORA (Sondrio, IT)
Magdalena Oettl, KOMMA Production (Copenhagen, DK), ERASMUS+ program
il Cantiere aperto è realizzato nell’ambito di
RAM
Residenze Artistiche Marchigiane
progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche
[prima ed esclusiva regionale]
Perseguendo nella ricerca online che trova una sua traduzione fisica e corporea, Parini Secondo si riavvicina al mondo del gioco, affascinato dal salto della corda sia come pratica atletica che come elemento ritmico: nel salto della corda, musica e atletismo vanno mano nella mano (K. Gaunt).
Consideriamo le parole di Gaunt come un punto di partenza per riavvicinare il corpo alle pratiche musicali, partendo dai ritmi tipici dei giochi della nostra infanzia per costruire una partitura coreografica per due saltatori e un musicista in cui corpo e corda sono un’unica tecnologia sonora. Insieme alle tecniche di salto, vengono evocate dalla memoria collettiva filastrocche e handclapping games, pratiche ludiche infantili e femminili che guidano ancora oggi il nostro ascolto quotidiano, riflettendo quei ritmi incarnati che l’ascolto massivo e commerciale ha tentato di separare dal corpo. Parini ricollega suono e corpo, voce e movimento, corde e mani.
Il nostro interesse per il salto della corda parte da questa potente unione tra l’atleta e il bambino, due figure eroiche che, insieme al poeta, condividono uno stretto rapporto con la morte (Furio Jesi 1958). La costruzione coreografica non è altro che la somma di esercizi e giochi eseguiti in un contesto ritmico – e ovviamente spaziale – in cui l’attenzione non è virtuosa, ma sottile. La sottigliezza è data dal misterioso rapporto tra allenamento, gioco e performance, tra intimità fisica, abbandono e sguardo dell’osservatore.
PARINI SECONDO
È un personaggio fittizio con una faccia felina, un progetto coreografico e un futuro chiosco di piadine. Parini Secondo nasce nel 2017 da un’idea di Sissj Bassani (Cesena,1997) e Martina Piazzi (Bologna, 1997). Fin dall’inizio il collettivo coinvolge le danzatrici Camilla Neri (Lugo, 1997) e Francesca Pizzagalli (Cesena, 1997). Le artiste si propongono di lavorare sul movimento in maniera proteiforme, mettendo in discussione i limiti dell’autorialità e l’up-to-dateism. Con un atto ecologico e ready-made, il gruppo utilizza e remixa idee di altre persone e coreografie già esistenti, le quali vengono apprese online attraverso tutorial o altri contenuti in rete. Parini sfrutta e supporta le potenzialità dell’open source e l’etica/estetica DIY [do-it-yourself/fai da te]. Dal 2019 Il collettivo collabora con il musicista, produttore e insegnante Alberto Ricca|Bienoise (Verbania, 1985) il quale è presente nei progetti i (2019), Rocco (2019), Speeed (2020) e be me (2021). Dalla sua fondazione, Parini Secondo ha partecipato a diversi eventi e festival in Italia e all’estero, tra i quali OPUS 1 International Dance Competition for Young Choreographers (Celje, Slovenia, 2018-2019), U.F.O. Art&sound Festival (Omegna, Italy, 2018-2020), Fron+@ Festival (Murska Sobota, Slovenia, 2018), ArtistInCasa Festival (Republic of San Marino, 2018), theWorkRoom (Milan, Italy, 2019), NAOcrea (Milan, Italy, 2019), Multiplicidades Festival (Santa Cruz, Portugal, 2019), INDIEPride Festival (Bologna, Italy, 2019), ELEMENTI Festival (Cervia, Italy, 2020), Danza Urbana (Bologna, Italy, 2021), Vetrina della giovane danza d’autore eXtra – azione del Network Anticorpi XL (Ravenna, Italy, 2022), Festival Catalysi (Cesena, Italy, 2022), Affogo – Spazio Materia (Prato, Italy, 2022). Nel 2020-21 Parini e Magdalena Öttl vincono con il progetto It’s not my responsibility to get famous/be me il programma di residenza KreativCampus.Ruhr, finanziato dal Ministero della Cultura e della Scienza dello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia e promosso da ecce – European Centre for Creative Economy.
OPUS
coreografia Christos Papadopoulos
musica Johan Sebastian Bach
editore musicale Kornilios Selamsis
danzatori* Georgios Kotsifakis, Ioanna Paraskevopoulou
Maria Bregianni, Amalia Kosma
luci Miltiadis Athanasiou, Christos Papadopoulos
costumi Claire Breiswel
*il cast potrebbe subire variazioni
[prima ed esclusiva regionale]
Opus è uno spettacolo basato sulla musica classica. La parola “classico” deriva dalla parola latina “classicus” e dalla parola greca “κλασικός” e descrive una composizione che viene prodotta secondo i principi e gli ideali delle antiche culture greca e romana. La musica classica descrive spesso una forma “superiore” di composizione musicale (opus) caratterizzata da una struttura rigorosa e da una complessità artistica.
L’obiettivo tematico di questa performance è studiare questa struttura e presentarla visivamente sul palcoscenico, indagare le regole centrali della musica strumentale e come queste regole si applicano in una forma d’arte completamente diversa che è la danza. Il corpo diventa una versione visiva dello strumento musicale e la partitura musicale diventa la partitura fisica che detta la coreografia. A volte il corpo segue i ritmi, a volte le linee melodiche, a volte si concentra su un solo strumento musicale e a volte su due o più strumenti, in un modo che offre un nuovo codice per decifrare la composizione musicale. Una delle principali caratteristiche della musica classica è che essa consiste in melodie, linee e ritmi altamente complessi che creano un senso di narrazione e provocano la reazione sentimentale. Questa performance non si preoccupa di chiarire l’aspetto sentimentale della musica d’arte e il suo impatto psicologico sul pubblico. Al contrario, lo sforzo principale è che gli esecutori si stacchino dall’impatto sentimentale di una composizione musicale, resistano alla tendenza di interpretare la musica e considerino il pezzo musicale come una sofisticata serie di suoni che creano una logica armonica. È un tentativo di indagare la risposta automatica all’ascolto della musica.
CHRISTOS PAPADOPOULOS
Nasce a Nemea, Grecia, nel 1976. Si laurea in Coreografia alla School for New Dance Development (SNDO) in Olanda, alla Dramatic School of the National Theatre of Greece (1999) e in International and European Studies Department‘ (B.Sc.) alla Panteion University of Athens (Grecia). Membro fondativo della compagnia Lion and the wolf, i suoi progetti personali ottengono un incredibile riscontro proiettandolo presto sulla scena internazionale, grazie anche al suo innegabile talento poliedrico che lo vede attivo come danzatore, coreografo, collaboratore in produzioni teatrali, movement designer, insegnante di danza e improvvisazione. Il lavoro Ion è prima nazionale nel 2018 all‘Onassis Cultural Center (Grecia) e continua a girare con un tour nei maggiori centri e manifestazioni europee: Dublin Dance Festival 18 (Irlanda), Cyprus Dance Festival (Cipro), Theatre Vidy Lausanne (Svizzera), Theatre de La ville Paris (Francia), Les Halles de Scharbek (Bruxelles). Già tra i selezionati di Aerowaves ’16 con Elvedon, Opus fa entrare Papadopoulos nel circuito del prestigioso Aerowaves ‘18 permettendogli un tour internazionale (Porta Theatre 2016, Théâtre de la Ville-Danse Elargie, Sweden Jönköping, Sofia, Poznan, Bassano del Grappa, La Briqueterie-Les Plateaux, Roma, Darmstadt, Ljubjiana, Barcellona).
Come danzatore ha partecipato a progetti artistici del coreografo greco di fama mondiale Dimitris Papaioannou (2, Pouthena, Mesa), della Alexandra Waieshtall Noema Dance Company (Terminus, Crossing Borders, In fluid times), della Kirstin Kuyl Anderson WEGO Dance Company (Completely simultaneously, Hit and Run, Performance in Concert), di Robert Stain (Tower of Babel), di Ria Higler, Fotis Nikolaou, Natassa Zouka, Marousso Karaleka, Saskia van de Heur, Martin van de Drift, Mariella Nestora, Vasso Giannakopoulou.
Papadopolous coltiva in parallelo uno spiccato interesse per la produzione teatrale che lo vede impegnato nel ruolo di coreografo e movement designer in progetti in collaborazione con direttori teatrali tra i quali Mihail Marmarios (Lisistrati), Gianni Kakleas (Nine, Siranno, Frogs), Thomas Moshopoulos (The lucky soldier, The little mermaid, Makbeth, Trahinies, Rino), Vasilis Nikolaidis (The Knights), Vasilis Mavrogeorgiou (One February night, Lions), Kostas Gakis (Odissevah). È stato inoltre parte del team coreografico incaricato della cerimonia d’apertura dei Giochi Europei di Baku 2015 e della cerimonia di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici di Atene 2004.
IF YOU WERE A MAN
coreografia Mauro Astolfi
interpreti Lorenzo Capozzi, Mario Laterza
Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili
musiche AAVV
disegno luci Marco Policastro
costumi Anna Coluccia
produzione Spellbound
direttore artistico Mauro Astolfi direttore generale Valentina Marini
con il contributo di Ministero della Cultura
coproduzione Attraversamenti Multipli e Armonie d’Arte Festival
[prima ed esclusiva regionale]
If you were a man è uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati… anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Prodotta da Associazione Spellbound, nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione. Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale, convincendo le platee dei principali festival di Europa, Asia, Americhe. L’esperienza di oltre venticinque anni in ambito professionale ha rafforzato il know how di un team consolidato di professionisti capace di accogliere progetti di produzione e gestione con una spiccata vocazione all’internazionalizzazione. Dal 2015 la struttura allarga il proprio campo d’azione accogliendo anche altri artisti in produzione in una rinnovata visione plurale. Le attività di Spellbound infatti, oltre alla centralità autoriale del coreografo Mauro Astolfi, principale coreografo residente, abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale Pa/Ethos a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in rete produttiva con Fondazione Fabbrica Europa, City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza, il progetto Collapse a firma di Francesco Sgrò, la coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg nel 2019 in collaborazione con Jean Guillaume Weis, già artista presso Tanztheater Wuppertal Pina Baush, Spellbound 25 a firma di Astolfi, Marcos Morau, Marco Goecke in occasione del venticinquennale nel 2020 e il recente We, us and other games di Dunja Jocic in collaborazione con Bolzano Danza. Dal 2000 l’attività di Spellbound è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal 2022 è accreditata nel ruolo di Centro di Produzione Nazionale della Danza con il più ampio progetto ORBITA/Spellbound co-diretto da Astolfi e Marini.
La visione verso la fattispecie di Centro di Produzione nasce dalla volontà di Spellbound, impegnata da oltre venticinque anni in ambito produttivo, formativo e di programmazione e circuitazione della danza, a mettere a disposizione questo patrimonio a una comunità più allargata: una casa produttiva che svolge una funzione di cerniera tra le risorse creative in essere sul territorio romano e la filiera produttiva su scala nazionale e internazionale. Pensato a misura di una città metropolitana Orbita trova il suo cuore presso il Teatro Palladium e dirama le sue attività in spazi satellite della città, diversi per funzioni e identità, come il Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Teatro Rossellini. Le diverse funzioni del Centro convergono nell’impegno di promuovere i linguaggi performativi e la danza che trovano nella dimensione del corpo, delle soggettività politiche, culturali e di salute che vi si incarnano, un campo di scambio di pratiche, conoscenze e competenze con ricadute sul piano sociale e politico.
DOMENICA 16 LUGLIO
CIVITANOVA DANZA IN TRASFERTA
LA NOTTE DELLA STELLA
in collaborazione con
Comune di Fermo
FERMO
VILLA VITALI
ore 21.30
PAST FORWARD
TRA PASSATO E FUTURO
danzatore Jacopo Tissi
con le star internazionali del balletto
Polina Semionova, Alina Cojocaru
Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares
coreografi Marius Petipa, Roland Petit, Christian, Spuck
Yury Possokov, Johan Kobborg, Alberto Alonso
produzione Art Works Production
[prima ed esclusiva regionale]
JACOPO TISSI
Nasce a Landriano (Pavia) nel 1995. All’eta di 10 anni entra nell’Accademia del Teatro alla Scala e ha come insegnanti Maurizio Vanadia e Leonid Nikonov. Dopo essersi diplomato con lode nel 2014, entra a far parte del Balletto dell’Opera di Stato di Vienna sotto la direzione di Manuel Legris. Nella stagione 2015/16 entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Makhar Vaziev e pochi mesi dopo debutta nel ruolo del principe
Desire nella prima mondiale della Bella Addormentata (versione coreografica di Alexey Ratmansky) a fianco all’étoile scaligera e prima ballerina del Bolshoi Svetlana Zakharova. Successivamente debutta in L’Histoire de Manon (coreografia di K. MacMillan) nel ruolo principale del gentiluomo Des Grieux e in Cenerentola (coreografia
di M. Bigonzetti) nel ruolo del principe. Durante questa stagione gli viene assegnato il Premio Danza&Danza come
talento emergente e il Prix Ballet 2000. Nel 2017 Jacopo Tissi entra a far parte della compagnia del Teatro Bolshoi
diretto dal 2016 da Makhar Vaziev, sotto la guida di Alexander Vetrov, artista benemerito russo. È il primo ballerino italiano nella storia a entrare a far parte dell’organico del teatro moscovita. Durante la sua prima stagione viene promosso primo solista e debutta in più di dieci ruoli principali nei seguenti balletti: Études (coreografia di H. Lander); Jewels (coreografia di G. Balanchine) con cui debutterà, lo stesso anno, al Lincoln Center a New York; Il Lago dei Cigni (nella versione coreografica di Y. Grigorovich) nel ruolo di Siegfried; Lo Schiaccianoci (nella versione di Y. Grigorovich; La Bayadère (nella versione di Grigorovich) nel ruolo di Solor; Raymonda nel ruolo di Jean de Brienne; Le Corsaire – Grand pas des éventails (nella versione coreografica di Yuri Burlaka e Alexey Ratmansky dopo Marius Petipa). Nel 2018 Tissi torna al Teatro alla Scala con la compagnia del Bolshoi interpretando Solor ne La Bayadère. Sempre nello stesso anno debutta al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo ne La Bayadère, in onore del novantesimo giubileo di Olga Moiseyeva, a fianco all’artista emerita di Russia, Svetlana Zakharova. Nel dicembre dello stesso anno Jacopo Tissi riceve l’alta onorificenza milanese dell’Ambrogino d’oro e il Premio Danza&Danza come miglior ballerino italiano all’estero. Nel 2019 viene invitato come artista ospite al Royal Ballet di Londra nel ruolo di Romeo in Romeo e Giulietta, nella versione di MacMillan, con la prima ballerina Marianela Nunez. In questo stesso anno riceve due importanti premi storici: il Premio Positano e il Premio del Festival La Roma Russa dedicato all’arte teatrale. In questi anni Jacopo Tissi amplia il suo repertorio classico e moderno, interpreta Albrecht nella prima mondiale di Giselle (coreografia di A. Ratmansky), Romeo in Romeo e Giulietta, Taor in La Figlia del Faraone, Forgotten Land (coreografia J. Kylian), Caravaggio, Come un respiro (coreografia di M. Bigonzetti), Gabrielle Chanel (coreografia di Y. Possokhov) nel ruolo di “Boy” Capel, Nureyev (coreografia di Yuri Possokhov) nel ruolo di Erik Bruhn.
Jacopo Tissi, già Primo Ballerino del Teatro Bolshoi, è attualmente Primo Ballerino Ospite al Teatro alla Scala e al Teatro dell’Opera di Roma.
Repertorio al Teatro Bolshoi:
2017
Principal Dancer (Etudes, musica di Carl Czerny, coreografia di H. Lander);
The Leading Couple in Diamonds (III parte di Jewels, musica di P. Tchaikovsky, coreografia di G. Balanchine); Prince Siegfried (Swan Lake di P. Tchaikovsky, seconda versione di Y. Grigorovich);
Soloist in Dance with Fans (Le Corsaire di A. Adam, coreografia di M. Petipa, produzione e nuova coreografia di A. Ratmansky e Y.Burlaka);
Couple in White (Forgotten Land, musica di B. Britten, coreografia di J. Kylian);
Count Paris (Romeo and Juliet di S. Prokofiev, coreografia di A. Ratmansky);
Antoine Mistral (The Flames of Paris di B. Asafyev, produzione e nuova coreografia di A. Ratmansky dopo V. Vainonen);
Prince (Nutcracker di P. Tchaikovsky, coreografia di Y. Grigorovich).
2018
Solor (La Bayadere di L. Minkus, coreografia di M. Petipa, versione di Y. Grigorovich);
Jean de Brienne (Raymonda di A.Glazunov, coreografia di M. Petipa, versione di Y. Grigorovich);
Sleeping Beauty (versione di Y. Grigorovich).
2019
Fisherman (La Fille du Pharaon di C. Pugni, coreografia di P. Lacotte dopo M. Petipa);
Romeo (Romeo and Juliet, coreografia di A. Ratmansky);
Count Albrecht (Giselle di A. Adam, coreografia di J. Coralli, J. Perrot, M. Petipa, versione di A. Ratmansky).
2020
Lord Wilson/Taor (La Fille du Pharaon di C. Pugni, produzione di P. Lacotte dopo M. Petipa);
The Ninth Wave (Mikhail Glinka/Nikolai Rimsky-Korsakov, coreografia di Brian Arias);
Silentium (Silentium. Senza Moto, secondo movimento di Tabula Rasa da Arvo Part, coreografia di Martin Chaix).
2021
Erik (Nureyev, musica di I. Demutsky, coreografia di Y. Possokhov, diretto da K. Serebrennikov);
Cavalier Orlando, Boy/ boys (Orlando, musica di E. Elgar, P. Glass, L. Auerbach e E. Kats-Chernin, coreografia di C. Spuck);
Elizabeth I/ Shelmerdine (Orlando).
2022
The Legend of love (coreografia di Yuri Grigorovich);
Anna Karenina (coreografia di John Neumeier);
Souvenir d’un Lieu Cher (coreografia di Alexei Ratmansky);
Catarina ou La Fille du Bandit (coreografia di Sergei Bobrov);
La Bayadère (coreografia di Rudolf Nureyev) Teatro alla Scala;
Il Corsaro (coreografia di Jose Carlos Martinez) Teatro dell’Opera di Roma;
Giselle (coreografia di Yvette Chauvire) Teatro alla Scala;
Giselle (coreografia Carla Fracci) Teatro dell’Opera di Roma;
Lo Schiaccianoci (Coreografie di Rudolf Nureyev) Teatro alla Scala.
2023
Concerto di Capodanno 2023 – Speciale Rai 1 (coreografie di Davide Bombana) Teatro La Fenice di Venezia;
La Bayadère (coreografie di Benjamin Pech) Teatro dell’Opera di Roma;
Romeo e Giulietta (coreografie di Sir Kenneth MacMillan) Teatro Alla Scala;
Lago dei Cigni (coreografie di Rudolf Nureyev) Teatro alla Scala.
POLINA SEMONIOVA
Artista ospite principale allo Staatsballett-Berlin è nata a Mosca, ha ricevuto la sua formazione di danza classica presso la Bolshoi Ballet School ed è stata ingaggiata come prima ballerina al balletto della Staatsoper Unter den Linden subito dopo essersi diplomata all’eta di 17 anni. Da settembre 2012 è stata prima ballerina all’American Ballet Theatre, Principal Guest al Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo e al Bavarian State Ballet di Monaco. Polina Semionova balla quasi tutte le parti principali del balletto classico: Odette/Odile (Il Lago dei Cigni), Nikia (La Bayadère), Marie (Lo Schiaccianoci), Princess Aurora (La Bella Addormentata), Swanilda (Coppélia), Kitri (Don Chisciotte), Giselle e Myrtha (Giselle), Tatjana (John Crankos Onegin), Sieglinde e Brunnhilde (Ring around the Ring di Maurice Bejart), Manon (ruolo principale), Julia (nelle versioni di Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan, Leonid Lavrowski e Nacho Duato), Scheherazade e Les Sylphides di Fokin, i ruoli principali in Cenerentola di Vladimir Malakhov, Carmen di Roland Petit e Sylvia di Frederick Ashton. Il suo repertorio neoclassico include L’Après-midi d’un Faune di Jerome Robbins, Ballet Imperial, Diamonds, Apollon musagète (Terpsichore), A Midsummer Night’s Dream, Tchaikovsky-Pas-de-deux, Theme and Variations e Symphony in C di George Balanchine. Ha anche interpretato The Vertiginous Thrill of Exactitude e Herman Schmerman di Forsythe; Lo Schiaccianoci, La Signora delle Camelie e Sogno di una notte di mezza estate di John Neumeier; Ritorno in Terra Straniera di Jiři Kylian; Les Leaves are Fading di Antony Tudor; White Darkness di Nacho Duato. Coreografi come Mauro Bigonzetti, Nacho Duato, Patrice Bart, Renato Zanella, Uwe Scholz, Alexei Ratmansky, Giorgio Madia, Twyla Tharp e Christian Spuck hanno lavorato con lei e creato ruoli per lei. Polina Semionova e stata ospite alla Scala di Milano, all’American Ballet Theatre, al Bavarian State Ballet, al Mikhailovsky Theatre St. Petersburg, al Dresden Semperoper Ballet, all’English National Ballet, al Tokyo Ballet, al
Finnish National Ballet, al Vienna State Ballet, allo Zurich Ballet, Balletto del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Bolschoi Ballet di Mosca, Balletto di Stoccarda e Balletto del Teatro dell’Opera di Roma.
L’apprezzamento per il suo lavoro trova espressione in numerosi premi: nel 2001 le è stata conferita la Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale di Balletto di Mosca, nel 2002 il Primo Premio del Concorso di Balletto Waganowa di San Pietroburgo e il Premio Junior del Concorso Internazionale di Balletto di Nagoya, Giappone. Nel 2004 è stata insignita del Premio del pubblico di Berlino ‘Daphne’, nel 2005 del Deutschen Kritikerpreis e del Deutschen Tanzpreis Zukunft. Nel 2007 è stata nominata Ballerina dell’anno dalla rivista tedesca di balletto “Tanz” e ha ricevuto il Premio Heinz Spoerli nel 2008. Nel 2013 è stata nominata professore onorario più giovane alla Staatliche Ballettschule di Berlino. Nel 2014 le è stato conferito il premio più importante nel mondo del balletto, il Benois de la Danse. Nell’aprile 2017 è stata finalmente nominata Berliner Kammertanzerin dal Senato di Berlino.
ALINA COJOCARU
Nasce a Bucarest, in Romania. Studia per sette anni a Kiev e, ancora quindicenne, vince il concorso Prix de Lausanne grazie al quale ottiene una borsa di studio di sei mesi alla Royal Ballet School di Londra, dove nel 2001 diventa Prima Ballerina a soli 19 anni. Con il Royal Ballet di Londra ha interpretato i seguenti titoli: La Bayadère, Il Lago dei Cigni, Giselle, Lo Schiaccianoci, i balletti di Kenneth McMillan, quali Romeo e Giulietta, Manon, Mayerling, i balletti di Frederic Ashton, come La Cenerentola, Ondine, Symphonic Variation, Scènes de Ballets e The Dream, Onegin (Tatiana e Olfa) di John Cranko, Symphony in C. di George Balanchine, The Leaves are Fading di Anthony Tudor e The Vertiginous Thrill of Exactitude di William Forsythe. Inoltre, sono stati creati per lei ruoli in This House Will Burn di Ashley Page, Les Saisons di David Bintley e Chroma di Wayne McGregor.
Come ospite si è esibita con il Balletto del Mariinskij, l’ABT, il Royal Danish Ballet, il Balletto dell’Opera di Parigi, il Balletto del Bolshoi, il Balletto del Teatro Nazionale di Romania e il Balletto Nazionale Ungherese.
Dal 2001 fa coppia fissa con il grande danzatore danese Johann Kobborg (anche suo compagno di vita). Nel 2013 Alina si unisce all’English National Ballet, dove vi rimane fino al 2019.
Alina è artista ospite permanente con l’Hamburg Ballet di John Neumeier e continua a ballare come artista ospite con le più importanti compagnie di balletto del mondo.
KSENIA OVSYANICK
Nata in Bielorussia, già ballerina all’English National Ballet, dal 2016 è Prima Ballerina allo Staatsballett di Berlino.
Formazione:
1999–2005 Bielorussia State Ballet College;
2005-2008 English National Ballet School.
Concorsi | Premi:
2012 UK Critic’s Circle National Dance Award, per l’eccezionale performance classica;
2013 Benois de la Danse, Nomination come migliore ballerina;
2018 Dance Open Award, San Pietroburgo;
2023 Premio eccellenza della Danza.
Concorsi internazionali di balletto:
2004 Concorso internazionale di balletto Harkov;
2006 Beijing International Ballet Competition;
2007 Prix de Lausanne.
Repertorio:
Marius Petipa e Derek Deane Il Lago dei Cigni (Odette/Odile); Kenneth; McMillan La Bella Addormentata (Aurora/Fata lilla), Elite Syncopations (Stop Time Rag girl); Marius Petipa e Anne-Marie Holmes Le Corsaire (Medora/Guilnaire); Mary Skeaping Giselle (ruolo del titolo); John Cranko Onegin (Olga); George Williamson Firebird (ruolo del titolo); Yabin Wang Medea (ruolo del titolo); Wayne Eagling Lo Schiaccianoci (Clara);
George Williamson e Michail Fokin Scheherazade (Zobeida); Jiři Kylian Petite Mort; Itzik Galili The Earth shall Bear Again; Liam Scarlet No Man’s Land (Secondo pas de deux); Michail Fokin Le Spectre de la Rose, La Morte del Cigno.
Repertorio allo Staatsballett di Berlino:
Nacho Duato: Lo Schiaccianoci (Clara), LaBbella Addormentata (Aurora); Patrice Bart: Giselle (Giselle); George Balanchine: Jewels (Diamanti Pas de deux, Rubies Pas de deux); Jiři Kylian: Petite Mort (Duato | Kylian | Naharin); Nacho Duato: Erde (Duato | Shechter); John Cranko: Onegin (Olga); Nacho Duato: Por vos Muero (Doda | Goecke | Duato); Victor Ullate: Don Chisciotte (Kitri, Dyradenqueen); Nacho Duato: Romeo e Giulietta (Giulietta); George Balanchine: Theme and Variations (Balanchine | Forsythe | Siegal); Richard Siegal: Oval (Balanchine | Forsythe | Siegal); Yuri Burlaka e Vasily Medvedev: Lo Schiaccianoci (Clara); Alexei Ratmansky: La Bayadère (Nikiya, Gamzatti); Alexander Ekman: LIB (Ekman | Eyal), Anton Dolin: Pas de Quatre (da Jules Perrot), George Williamson: Mesh (duetto), David Dawson: Voices (Dawson), Marcia Haydee: La Bella Addormentata (Principessa Aurora).
DAVID MOTTA SOARES
Già Primo Ballerino Solista al Teatro Bolshoi, da maggio 2022 e Primo Ballerino allo Staatsballett di Berlino.
Nato a Cabo Frio in Brasile, David Motta Soares ha iniziato i suoi studi di danza nel 2007 alla Regina and Ofelia Corvello Ballet School. Nel 2010, dopo il concorso Youth America Grand Prix a New York, è stato invitato a partecipare all’annuale Bolshoi Ballet Academy Summer Intensive a Middlebury, Connecticut. A 12 anni ha lasciato il Brasile per Mosca, per entrare al Bolshoi Ballet Academy. Da studente si è esibito in Harlequinade, L’Amoroso di Nacho Duato e ha ballato il Grand Pas Classique (musica di Daniel Auber, coreografia di Victor Gzovsky). Nel 2014 si è esibito nel ruolo di Colas ne La Fille mal gardée sul palcoscenico del Teatro Bolshoi, e ha partecipato alla tournee dell’Accademia a Milano e Roma. Si è laureato nel 2015 ballando il pas de deux del Don Chisciotte ed è stato accettato nel corpo di ballo del Bolshoi Ballet. Nell’arco di due anni, con Vladimir Nikonov, suo mentore, gli sono stati affidati i ruoli principali nei balletti Giselle, Lo schiaccianoci e Il Lago dei Cigni, oltre a prendere parte alle produzioni contemporanee del Bolshoi. David ha partecipato ai tour del Bolshoi Ballet in Europa, Asia, America e Australia.
Repertorio allo Staatsballett di Berlino:
2022
Il principe Desire in La BellaAaddormentata, coreografia di Marcia Haydee dopo Marius Petipa;
Conte Albrecht in Giselle, coreografia Patrice Bart dopo Jean Coralli e Jules Perrot;
Il principe Sigfrido ne Il Lago dei Cigni, coreografia di Patrice Bart.
GIOVEDÌ 20 LUGLIO
CIVITANOVA CHE DANZA
TEATRO ANNIBAL CARO
ore 21.30
APPUNTI E VARIAZIONI SU
LO SPIRITO FOLLETTO
DI CESARE CECCHETTI
con la partecipazione di
Accademia danza Swanilda diretta da Fiona Cecarini
Centro Culturale del Balletto diretto da Loretta Gamberini
Dragonfly art ballet school diretta da Manuela Recchi
Effort Danza diretta da Giosy Sampaolo
Laboratorio Danza Duepuntozero diretto da Sara Gagliardini
Spero varranno gli espedienti di cui fui obbligato servirmi ad ottenere l’amichevole e simpatico patrocinio de’ miei Concittadini. Cesare Cecchetti
Con queste parole Cesare Cecchetti, padre del celebre Enrico a cui Civitanova Danza è dedicato, firmava l’apertura del suo libretto di coreografia Lo spirito folletto che debuttò in occasione dell’apertura del Teatro Annibal Caro nel 1872. Con lo stesso spirito, oggi, a quasi 150 anni dal suo debutto, il Festival omaggia i Cecchetti invitando i giovani talenti della città a misurarsi con l’opera di cui il Maestro fu protagonista nel ruolo di Canido, lo spirito folletto.
Questo Ballo fantastico in cinque parti racconta la leggenda di un malefico genio che, invaghitosi della Principessa Alma, cerca di conquistarla con l’aiuto di streghe e sortilegi. La vicenda indaga il rapporto tra due mondi, quello del fantastico e quello del reale. Attraverso momenti corali abitati da creature sovrannaturali e intensi passi a due, la danza invita lo spettatore a esplorare il territorio del possibile.
SABATO 22 LUGLIO
DANZARE CIVITANOVA
LUNGOMARE SUD ore 12, ore 15, ore 18
ATMOSFEROLOGIA
VEDUTA > CIVITANOVA
SPIAGGIA SUD ore 19.15
NEL VOLGERSI INFINITO
DELLE SUE ONDE
TEMPO INFRANTO
ATMOSFEROLOGIA
VEDUTA > CIVITANOVA
di Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch
coreografia Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
cast variabile Biagio Caravano, Roberta Mosca, Laura Scarpini, Sebastiano Geronimo
management Carlotta Garlanda con Silvia Parlani
distribuzione Jean-François Mathieu
sistema audio LEM International – Silentsystem
in collaborazione con Ornithology
produzione mk/KLm
in collaborazione con Fuoriprogramma festival e AMAT
con il sostegno di MiC
[prima ed esclusiva regionale]
Questo progetto è un formato modulare, con cast e durate variabili, dedicato alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano. Il pubblico fruisce la performance in cuffia, affacciato a un punto panoramico della città. Il punto di vista è ampio e può interessare spazi molto vicini e molto lontani, collegati tra loro dalla traccia sonora (registrata in olofonia con una forte impronta cinematografica) e dalla dislocazione dei performer. La veduta urbana viene trasformata dall’ascolto in un luogo che galleggia tra il presente e il possibile e lo spettatore si immerge in un paesaggio che non è più semplicemente ciò che gli si para davanti, ma – così come in una allegoria sacra – un concentrato di coincidenze e configurazioni che sembrano rimandare ad altro. Il reale è ora offuscato ora nitidamente messo a fuoco dal suono che presiede al potere immaginifico della visione e rende possibile la moltiplicazione dei dettagli in un luogo dalle coordinate immaginarie. Strani complotti e misteriose attività ridisegnano il qui e ora per rileggere l’urbanità attraverso posture e segni di un altrove, indagato da danze asciutte che possono essere molto vicine o lontanissime, all’orizzonte. Dentro e fuori. La danza è dunque letteralmente un punto di vista sul mondo che inscrive e afferma la figura nello spazio della comunità suggerendo allo stesso tempo una via di fuga.
MK
Si occupa di coreografia e performance dal 2000 e ruota intorno a un nucleo originario di performer e progettualità condivise e trasversali. Il gruppo è da subito invitato nei più importanti festival della nuova scena in Italia e all’estero. Tra le produzioni più recenti Bermudas (2017 /2018) (premio UBU 2019 come miglior spettacolo di danza nella versione durational e partecipata Bermudas_forever), Parete Nord (2018), Pezzi anatomici (2020), la performance Eden (2020), Maqam (2021), Sfera e Piscina Mirabilis (2022). Il progetto produttivo 2023 prevede una riprogettazione e riallestimento della performance urbana Veduta caratterizzata da un profondo interesse per la visione prospettica del paesaggio e per la morfologia della città italiana, in cui la veduta urbana viene trasformata in un luogo che galleggia tra il presente e il possibile. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali, tra le quali la Piattaforma della Danza Balinese al Festival di Santarcangelo (2014 e 2015), i progetti per la BiennaleDanza 2013-14-15 e BiennaleTeatro 2019, un dialogo costante con la Scuola Paolo Grassi di Milano, l’Anghiari Dance Hub, workshop di formazione e ricerca per la Scuola del Teatro Stabile di Torino e per l’Università IUAV.
MICHELE DI STEFANO
Coreografo autodidatta e direttore artistico del gruppo mk, ha ricevuto il Leone d’argento 2014 alla BiennaleDanza di Venezia, il Premio Danza&Danza 2018 per lo spettacolo Bermudas, il Premio UBU 2019 per la migliore spettacolo di danza Bermudas_forever e il Premio Speciale Ubu 2021 per Radio India/Oceano Indiano, progetto di coabitazione artistica al Teatro India di Roma. È artista associato in Triennale Milano 2022-24. Ha ricevuto commissioni coreografiche da Aterballetto, Nuovo Balletto di Toscana, Korean National Contemporary Dance Company e Ballet de Lorraine. Alla circuitazione internazionale degli spettacoli affianca una intensa attività di proposte sperimentali, tra le quali la Piattaforma della Danza Balinese al Festival di Santarcangelo (2014 e 2015), la curatela di BUFFALO per il Teatro di Roma, workshop di formazione e ricerca per l’ISIA di Urbino e per l’Università IUAV.
NEL VOLGERSI INFINITO
DELLE SUE ONDE
TEMPO INFRANTO
ideazione coreografica Simona Bucci, Roberto Lori
musica suonata dal vivo da Daniele Di Bonaventura
direzione artistica Simona Bucci / Roberto Lori
danzatori Luca Campanella, Isabella Giustina, Roberto Lori
Sara Orselli, Françoise Parlanti
produzione Compagnia Simona Bucci / Compagnia degli Istanti
co-produzione DAP Festival, Pietrasanta in concerto
organizzazione Marika Errigo
segreteria organizzativa Claudia Sannazzaro
promozione e comunicazione E. Massimiliano Nocentini Cica
con il contributo di MiC e Regione Toscana
[prima ed esclusiva regionale]
Nel volgersi infinito delle sue onde. Charles Baudelaire
Onde che portano a riva vetri levigati, rami e tronchi, detriti e tesori. Portano a riva immagini e nature ogni volta diverse, che si raccontano, insinuano, mischiano e dialogano con l’acqua e la terra per poi tornare, come le onde, indietro da dove sono venute mischiandosi all’acqua delle onde future come storie di orizzonti. Per l’evento di Civitanova Marche la danza sarà accompagnata dalla musica di Daniele di Bonaventura, in uno stimolante dialogo, scambio e complicità e in un susseguirsi di brani evocativi, in cui musica e danza dialogano e abitano uno scorcio di mare e la sua riva.
COMPAGNIA SIMONA BUCCI / COMPAGNIA DEGLI ISTANTI
Compagnia degli Istanti già Compagnia Simona Bucci, fondata da Simona Bucci, nasce dal desiderio di creare un contenitore, un bacino che possa accogliere, stimolare e sostenere il processo creativo di artisti, diversi nelle loro specifiche identità, ma uniti dal desiderio di produrre opere che hanno come oggetto il corpo, la danza, il movimento in tutte le possibili rappresentazioni, aperta a sperimentazioni e ricerche che coltivino lo sviluppo di progetti di qualità. La compagnia mira a un livello qualitativo internazionale ma allo stesso tempo crede in un’attività profondamente inserita nei territori locali. Oltre alle attività di produzione di spettacoli per adulti e bambini, la compagnia cura la realizzazione di eventi culturali, rassegne e festival diffusi nel territorio nazionale, a cui si aggiunge un’intensa attività di formazione professionale, e non, e formazione di nuovi pubblici. Dal 2013 viene affidata ad essa la direzione artistica, per la sessione danza, presso il Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Fi), per la programmazione di spettacoli di compagnie nazionali e internazionali. La Compagnia è sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Regione Toscana.
SIMONA BUCCI
Già danzatrice solista della Alwin Nikolais Dance Company, coordinatrice dell’Accademia Isola Danza La Biennale di Venezia, assistente alla pedagogia di Alwin Nikolais, assistente di Carolyn Carlson, già direttore artistico e coreografa della Compagnia Imago. Nel 2002 fonda la compagnia che prenderà il suo nome, vincitrice del Premio Coreografo d’Europa 2005 e del Premio Danza&Danza 2005 per la coreografia I Rimasti. Da molti anni crea coreografie per opere liriche in Italia e all’estero, collaborando principalmente con il regista Daniele Abbado.
ROBERTO LORI
Danzatore e coreografo marchigiano, direttore artistico del Festival Face OFF diffuso in cinque comuni italiani. Come danzatore, negli anni, ha collaborato, oltre che con la Compagnia Simona Bucci, con importanti compagnie, tra le quali Compagnia Artemis diretta da Monica Casadei e Compagnia Virgilio Sieni. Ha collaborato con musicisti di chiara fama come Daniele di Bonaventura, il fisarmonicista Claudio Jacomucci, il contrabbassista Daniele Roccato e il trombettista Giorgio li Calzi. Oltre alla sua attività di danzatore e coreografo, Roberto Lori porta avanti un’importante attività formativa in Italia e all’estero.
DANIELE DI BONAVENTURA
Compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza. Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali tra cui: Rumori Mediterranei a Roccella Jonica ’87 e ’88, Jazz & Image di Villa Celimontana a Roma, Ravenna Jazz 2000, Clusone Jazz 2001, Biennale Arte Venezia 2001, Sant’Anna Arresi Jazz 2004, Festival della Letteratura Mantova 2004, Cormòns 2005, Accademia Nazionale di Santa Cecilia Stagione Musica da Camera 2005-’06, Umbria Jazz Winter 2014, Umbria Jazz 2015/2017, Inghilterra – Music Hall Festival e Royal Festival Hall a Londra, Olanda – Music Hall a Leeuwarden, Germania – 30° Deutsches Jazz Festival a Francoforte, Berlin Jazz Festival, Spagna – Festa de la Mercè a Barcellona, Egitto – Opera House a Il Cairo, Norvegia – Olavsfestdagen a Trondheim, Francia – London Jazz Festival 2017, Festival Berlioz, Jazz in Marciac, Romania al Bran Jazz Festival, Svizzera, Portogallo, Brasile, Argentina, Cile, Slovenia, Moldavia, Croazia, Lettonia, Albania, Singapore, Giappone, Stati Uniti e Sud Africa, suonando nei più grandi tempi della musica dalla Town Hall di New York alla Sala Pleyel di Parigi. Ha suonato, registrato e collaborato con Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, A Filetta, Oliver Lake, David Murray, Miroslav Vitous, Rita Marcotulli, David Liebman, Toots Tielemans, Lenny White, Robin Kenyatta, Omar Sosa, Joanne Brackeen, Greg Osby, Ira Coleman, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Cèsar Stroscio, Tenores di Bitti, Aires Tango, Peppe Servillo, David Riondino, Francesco Guccini, Sergio Cammariere, Lella Costa, Ornella Vanoni, Franco Califano, Eugenio Allegri, Alessandro Haber, Enzo De Caro, Omero Antonutti, Giuseppe Battiston, Giuseppe Piccioni, Mimmo Cuticchio, Custòdio Castelo, Andrè Jaume, Furio Di Castri, U.T. Gandhi, Guinga, Riccardo Fassi, Frank Marocco, Paolo Vinaccia, Mathias Eick, Bendik Hofseth, Pierre Favre, Jaques Morelembaum, Ivan Lins, e Quintetto Violado. Nel 2003 per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha composto, eseguito e registrato la Suite per Bandoneon e Orchestra commisionatagli proprio dalla stessa. Ha pubblicato più di 90 dischi con molte etichette discografiche ed edizioni come Via Veneto Jazz, Philology, Manifesto, Felmay, Amiata Records, Splasc(H), World Music, CCn’C Records, per la Harmonia Mundi un lavoro per bandoneon e quartetto d’archi intitolato Sine Nomine. Le ultime collaborazione sono quelle con Miroslav Vitous, il quale lo ha chiamato a partecipare nell’ultimo cd intitolato Universal Syncopation II, vincitore del German Critics Prize (Preis der deutschen Schallplattenkritik) come album dell’anno 2007, pubblicato dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM. Sempre per la ECM ha pubblicato l’ultimo lavoro intitolato Mistico Mediterraneo un’opera condivisa con il gruppo vocale corso A Filetta e Paolo Fresu. Per la Tuk Music di Fresu ha pubblicato nel 2013 il suo primo doppio album intitolato Nadir in cui suona nel primo cd il bandoneon e nel secondo il pianoforte in trio. Nel 2014 ha collaborato alla colonna sonora del film Torneranno i prati diretto da Ermanno Olmi. A marzo 2015 ha pubblicato il cd in duo con Fresu sempre per la ECM In Maggiore e in contemporanea il film-documentario Figure musicali in fuga del regista Fabrizio Ferraro in cui vengono ritratti i due musicisti durante la sessione di registrazione a Lugano insieme a Manfred Eicher.
VENERDÌ 4 AGOSTO
DANZA ALL’OPERA
un progetto di
Macerata Opera Festival
con Civitanova Danza Festival
MACERATA
ARENA SFERISTERIO
ore 21
CARMEN
spettacolo di danza liberamente ispirato all’opera di Prosper Merimée
drammaturgia, coreografia e luci Antonio Gades e Carlos Saura
musiche Antonio Gades, Antonio Solera, Ricardo Freire, Georges Bizet
Manuel Penella, José Ortega Heredia
scene Antonio Saura
Compañía Antonio Gades direzione artistica Stella Arauzo
FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro lirico marchigiano Vincenzo Bellini
maestro del coro Martino Faggiani
direttore Miquel Ortega
interpreti vocali Tamari Kirakosova
Rza Khosrvzade, Sergei Raschenko
in collaborazione con Accademia d’Arte lirica di Osimo
[prima ed esclusiva regionale]
Carmen è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades e il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura.
Il balletto in un atto ispirato all’opera di Prosper Mérimée, creato nel 1983 al Théâtre de Paris rivoluzionò la visione generale del flamenco e Carmen di Antonio Gades continua ad affascinare, un successo decretato da più di 68.000 spettatori in vari paesi europei, in Asia e in Africa.
«Creata da Mérimée, resa eterna dalla musica di Bizet: questi due inscindibili lavori sono alla base della nostra opera – avevano spiegato Antonio Gades e Carlos Saura, che ne hanno curato drammaturgia, coreografia e luci. La nostra versione di Carmen è interamente ballata, la danza qui è protagonista assoluta, e per danza intendiamo ritmo, musica, movimento. Il nostro intento è stato quello di estrarre dalla nostra razza, dalle nostre caratteristiche, gli elementi che costituiscono Carmen, e per questo motivo abbiamo utilizzato il ballo e il canto flamenco, non tralasciando tuttavia la meravigliosa partitura di Bizet, che anzi ci è servita da contrappunto».
Scomparso nel 2004, Antonio Gades è stato uno dei grandi protagonisti del panorama teatrale europeo del XX secolo ricordato anche perché ha cercato, con le sue creazioni, di approfondire la cultura spagnola, colta e popolare, riuscendo a fare del flamenco un’arte drammatica.
DOMENICA 6 AGOSTO
TEATRO ANNIBAL CARO
ore 21.30
CANTIERE APERTO PER
ENRICO
crediti in via di definizione
progetto, regia e coreografie Laura Gazzani
con Nicolò Giorgini, Francesca Rinaldi, Laura Gazzani
accompagnamento artistico Aurelio Di Virgilio
produzione Zerogrammi
il Cantiere aperto a è realizzato nell’ambito di
RAM
Residenze Artistiche Marchigiane
progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche
Enrico è uno spettacolo per tre danzatori in scena e che si ispira alla figura di Enrico Cecchetti, noto ballerino e maestro di balletto italiano, creatore del noto metodo che porta il suo nome. La tecnica e i virtuosismi del suo metodo diventano strumenti di ricerca e studio per accedere alla vulnerabilità dei performer che rivelano, inevitabilmente, in scena il loro lato umano. L’attimo in cui all’interprete è richiesto in contemporanea di creare armonia fra i muscoli, concentrarsi, gestire il peso, coordinare il respiro, è un istante fragile e affascinante in cui possono comparire le imperfezioni, le sbavature, ed è in quel momento che il performer rivela – per un breve istante – agli occhi di chi guarda il proprio lato “umano”. Enrico desidera creare un’esperienza condivisa fra il pubblico e i performer, facendo emergere l’interprete nel suo lato “umano” e non solo come perfetto esecutore, tentando di creare un canale empatico e di comunicazione con il pubblico che a sua volta, attento alla vulnerabilità del momento, potrebbe sentirsi parte integrante di ciò che sta accadendo in scena. Come interprete e come autrice ho sempre nutrito una forte fascinazione per la metodologia in generale perché credo che, nell’esecuzione del virtuosismo della tecnica stessa, si celi il lato umano di chi la pratica. Grazie a Enrico vorrei approfondire la ricerca autoriale iniziata con il mio precedente lavoro, Walter, che si rifà ad una domanda per me importante: quale il rapporto fra la scena e il pubblico? Il mio desiderio, con questo nuovo lavoro, è quello di rompere la quarta parete e creare un unicum fra pubblico e performer; la luce è uniforme in tutto lo spazio e il suono viaggia come ad onde continue dalla platea al palcoscenico e viceversa. Laura Gazzani
LAURA GAZZANI
La sua ricerca pone al centro la relazione fra il performer, l’ambiente in cui è immerso e lo spettatore, rendendo la performance un luogo di incontro in cui vivere un’esperienza di continua negoziazione tra ciò che appare e ciò che accade. Dopo aver ultimato gli studi accademici, approfondisce la sua pratica negli Stati Uniti e in Spagna iniziando la carriera di danzatrice collaborando con Elena Giannotti, Meyling Bisogno, Sidra Bell e Ron Amit. Nel 2018 inizia il suo percorso da autrice con CoNfUse, in collaborazione con Melania Pallini, attraverso il quale viene selezionata nel 2020 per Nuove Traiettorie XL, azione del Network Anticorpi XL. Nel 2019 crea in collaborazione con altre quattro artiste Flying Carpet, un progetto che indaga strategie di sostenibilità per la professione del dance artist nel sistema danza italiano. Pedro è il suo primo solo coreografico selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2021 del Network Articorpi XL. Nel 2020 è rappresentata dal MilanOltre Festival all’interno del TDP International Dance Festival (Dublino) come dancemaker nel guidare un gruppo di artisti per sperimentare nuove forme di interazione artistica nel digitale. La sua ricerca prosegue con Walter, lavoro che l’ha vista impegnata come coreografa nell’edizione 2021 di Anghiari Dance Hub, sostenuto nel 2022 dall’azione ResiDance XL del Network Anticorpi XL e vincitore del bando Danza Urbana XL 2022.
TEATRO ROSSINI IN FESTA!
MERCOLEDÌ 6 DICEMBRE
GIOVEDÌ 7 DICEMBRE
ore 21.15
BACK TO
MOMIX
fondatore e direttore artistico Moses Pendleton
[prima ed esclusiva regionale]
Conosciuta in tutto il mondo per i suoi spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza, Momix è una compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton. Oltre a esibirsi sui palcoscenici di tutto il mondo, i Momix hanno lavorato nel cinema e in televisione, apparendo di recente in uno spot pubblicitario nazionale per la biancheria intima di Hanes e in una pubblicità mirata che è stata presentata in anteprima durante la messa in onda della 67° edizione dei Golden Globe Awards. Con esibizioni nella serie Dance in America della PBS, Antenne II in Francia e la televisione RAI italiana, il repertorio della compagnia è stato trasmesso in 55 paesi. Unendosi all’Orchestra Sinfonica nella creazione di Pictures at an Exhibition di Mussorgsky, vincitore di un International Emmy per the Best Performing Arts Special, la performance della compagnia è stata distribuita su laser disc da Decca Records. Momix è apparso anche in Imagine, uno dei primi film IMAX 3-D ad essere distribuito nelle sale IMAX di tutto il mondo. I ballerini dei Momix, Cynthia Quinn e Karl Baumann, sotto la direzione di Moses Pendleton, hanno interpretato il ruolo di “Bluey” nel film FX2 e White Widow, co-coreografato da Moses Pendleton e Cynthia Quinn, è apparso nel film di Robert Altman, The Company. Partecipando all’Omaggio a Picasso a Parigi, Momix è stato anche selezionato per rappresentare gli Stati Uniti presso il Centro Culturale Europeo di Delfi.
Con il supporto del Centro Culturale delle arti di Scottsdale in Arizona, Pendleton ha creato Bat Habits per celebrare l’apertura del nuovo centro di allenamento primaverile dei San Francisco Giants a Scottsdale. Momix ha collaborato con aziende come Fiat e Mercedes Benz, esibendosi alla celebrazione del centenario della Fiat a Torino, in Italia, e al Salone Internazionale dell’Auto della Mercedes Benz a Francoforte, in Germania. Con nient’altro che luci, ombre, oggetti di scena e il corpo umano, Momix stupisce il pubblico in cinque continenti per più di 40 anni.
MOSES PENDLETON
Fondatore e direttore artistico di Momix, da quasi 50 anni è uno dei coreografi e registi più innovativi e più rappresentati d’America. Co-fondatore dell’innovativo Pilobolus Dance Theatre nel 1971, ha fondato la sua compagnia Momix nel 1980. Pendleton ha anche lavorato a lungo nel cinema, in TV e nell’opera e come coreografo per compagnie di balletto ed eventi speciali in tutto il mondo, tra cui le cerimonie di apertura delle Olimpiadi di Sochi 2014.
CYNTHIA QUINN
Co-direttore, dopo essere cresciuta nel sud della California, Cynthia Quinn si è laureata alla Phi Beta Kappa dell’ Università della California a Riverside. Ha iniziato ad esibirsi con i Momix nel 1983 e da allora ha girato il mondo ballando sul palco e in televisione. È co-direttore di Momix dal 1985 ed è responsabile di tutta la gestione della compagnia e della direzione delle prove.
BIGLIETTI posto unico numerato
Utopia 20 euro 15 euro ridotto
Cantiere aperto per “Do around the world” 5 euro
Opus 15 euro 10 euro ridotto
If you were a man 8 euro 5 euro ridotto
Lo spirito folletto di Cesare Cecchetti 8 euro
Atmosferologia 5 euro
Nel volgersi infinito delle sue onde 8 euro
Cantiere aperto per “Enrico” 8 euro
Past forward [Villa Vitali, Fermo] 40 euro 35 euro ridotto
Carmen [Sferisterio, Macerata] da 20 a 60 euro
Momix
I settore 60 euro 55 euro ridotto
II settore 50 euro 45 euro ridotto
III settore 40 euro 35 euro ridotto
Speeed ingresso libero
RIDUZIONE under 25, over 65, abbonati stagione 22/23 Teatro Rossini di Civitanova Marche, per Past forward anche per abbonati stagione 22/23 Teatro dell’Aquila di Fermo
ABBONAMENTI & CARNET
ABBONAMENTO INTERO FESTIVAL [10 spettacoli, esclusi Carmen e Momix]
100 euro 85 euro ridotto
contestualmente all’acquisto di abbonamenti e carnet è possibile esercitare la prelazione sull’acquisto dei biglietti per Momix
CARNET FESTIVAL NEL FESTIVAL [4 spettacoli, intera giornata del 15/07]
25 euro ridotto* 20 euro
CARNET 22 LUGLIO [2 spettacoli]
10 euro
VENDITA ABBONAMENTI, CARNET & BIGLIETTI
dal 25 maggio | da settembre biglietti Momix
BIGLIETTERIE & INFORMAZIONI
BIGLIETTERIA DEL FESTIVAL PRESSO UFFICIO IAT
0733 812936; giovedì orario 17.30 – 19.30; sabato orario 10 – 12
BIGLIETTERIA TEATRO ANNIBAL CARO
0733 892101; venerdì orario 17.30 – 19.30 (chiuso il 2 giugno); il giorno di spettacolo dalle ore 18.30
BIGLIETTERIA TEATRO CECCHETTI
0733 817550; il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA _ FERMO
0734 284295
BIGLIETTERIA PRESSO VILLA VITALI _ FERMO
331 2767671
BIGLIETTERIA SFERISTERIO _ MACERATA
0733 230735; da martedì a sabato orario 10 – 13 e 16.30 – 19.30
AMAT & BIGLIETTERIA DEL CIRCUITO
071 2072439; lunedì – venerdì orario 10 – 16
VENDITA ON LINE
www.vivaticket.com
www.teatridicivitanova.com | www.civitanovadanza.com | www.amatmarche.net
INIZIO SPETTACOLI
21.30
Festival nel festival del 15/07:
Piazza XX Settembre ore 20; Teatro Cecchetti ore 21; Teatro Annibal Caro ore 22; Pinacoteca Civica ore 23
Atmosferologia ore 12, ore 15, ore 18 [tre repliche max 30 spettatori]
Nel volgersi infinito delle sue onde ore 19.15 [max 100 spettatori]; Carmen ore 21; Momix ore 21.15