LO SPECCHIO Magazine

Recanati. Centro Marche Acque una società con ZERO DIPENDENTI e 9 poltrone (5 consiglieri ,3 revisori e un Direttore)

internet

nota del consigliere di Recanati Sabrina Bertini e di quello di Osimo Maria Grazia Mariani

L’ ACQUA è un BUSINESS altro che bene comune o diritto universale.

La sinistra e il PD si riempie la bocca di slogan elettorali ma quando si tratta di gestire il Servizio Idrico Integrato pensa solo agli affari. Basti vedere cosa stanno facendo i Sindaci di Osimo e Recanati, entrambi PD, sulla gestione dell’acqua.

Il loro unico interesse non è salvaguardare i soci pubblici di ASTEA Spa (vale a dire tutti i cittadini) o il contenimento dei costi per la tariffa dell’acqua. Il loro unico interesse è CREARE NUOVE POLTRONE e TUTELARE GLI INTERESSI DEL SOCIO PRIVATO.

Il prof. Morini lo ha spiegato chiaramente in consiglio comunale affermando: “IL PRIVATO CON QUESTA OPERAZIONE DEVE LECCARSI I BAFFI”. Un parere che abbiamo pagato caro: oltre 50.000 euro!

L’ aumento del capitale sociale in Centro Marche Acque srl voluta dai Sindaci Pugnaloni e Fiordomo, entrambi PD, serve solo a giustificare la distribuzione di nuovi incarichi.

Hanno già concordato tutto: chi nominare, con quali poteri ed il compenso.

Centro Marche Acque una società con ZERO DIPENDENTI avrà:

Il Consiglio di Amministrazione con 5 componenti

Il collegio di revisione con tre componenti

un Direttore Generale.

NOVE nuove poltrone i cui costi sono a carico dei cittadini e che contribuiranno a far lievitare le tariffe dell’acqua, già tra le più alte dell’Ambito.