“Dal buio”, romanzo d’esordio di Paolo Berni, è un’opera che riporta i lettori nel turbinio degli anni Novanta, catapultandoli a Petram, un immaginario paese di provincia. Con una penna che emana passione per la cultura pop dell’epoca, l’autore riesce a ricreare un ambiente così vivido e dettagliato da far sentire il lettore come parte integrante di quel mondo: dai bar annebbiati dal fumo di sigaretta ai jukebox da cui risuonava la musica di Michael Jackson e degli 883 fino ai poster di “Ritorno al Futuro” e “Star Wars” appesi nelle camere dei ragazzi, ogni elemento è una finestra aperta su un periodo che tutti i quarantenni di oggi, chi più chi meno, hanno vissuto e amato. Il protagonista del romanzo è Leo, un tredicenne tormentato dalla perdita del nonno e schiacciato dal peso di un senso di colpa che lo porta a confrontarsi con le sue ombre. Paolo Berni esplora in modo convincente le complessità della preadolescenza, affrontando tematiche importanti come il lutto, il bullismo e la scoperta di sé. Il modo in cui il dolore e la rabbia si manifestano nel giovane protagonista è tanto crudo quanto realistico, permettendo al lettore di immedesimarsi nel suo percorso di crescita e nella sua lotta interna. Tuttavia “Dal buio” si allontana dal semplice romanzo di formazione introducendo elementi soprannaturali: in un’oscura spirale di eventi, Leo si ritrova a compiere viaggi astrali per rimediare a una situazione disperata in cui è coinvolta una ragazzina che lo ha colpito sin dal primo incontro, la grintosa Rebecca. “Non aveva mai visto niente di simile. Il leggero strabismo degli occhi di Rebecca esaltava una dolcezza che nemmeno con la più smorfiosa delle espressioni avrebbe potuto nascondere, e lo calamitò in quelle iridi di cui non riusciva a distinguere il colore. L’incendio di poco prima si spense sotto l’onda di energia che lo sollevò dalle sponde sicure della razionalità, portandolo lontano da sé stesso. Il tempo si dilatò. Non riusciva a staccare lo sguardo, non osava interrompere il flusso di energia che passava attraverso quel varco e, ben presto, venne avvolto dalla fragranza magenta con spirali di azzurro che il corpo di Rebecca emanava solo per lui” scrive l’autore a proposito del primo incontro tra i due ragazzi. Nel suo romanzo Paolo Berni ha saputo coniugare dunque narrazione e analisi psicologica riuscendo a parlare a più generazioni, in particolare ai lettori nostalgici degli anni Novanta. Maria Rosaria Grifone
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