Come ogni anno, all’apertura della stagione estiva, si torna a parlare dei problemi di Portonovo, come se fosse la prima volta. A nostro parere, va ribadita la necessità di effettuare le seguenti scelte ormai non più rinviabili:
- Approvazione del Piano Particolareggiato di Portonovo ritirato dalla precedente amministrazione nel 2013, dopo la sua adozione, in attuazione del Piano del Parco del 2010, che prevede l’arretramento delle strutture balneari e conseguente recupero di ampi spazi di spiaggia. Su tale previsione nel 2010 era stato trovato un accordo con gli stessi operatori che avrebbe evitato i ripetuti, inutili, quanto onerosi e dannosi ripascimenti e paleggiamenti di rena e sassi.
- Indizione senza indugi delle gare per l’affidamento delle concessioni delle spiagge, scadute il 31 dicembre 2023, in applicazione della direttiva UE Bolkestein e delle ripetute sentenze delle Corti giurisdizionali italiane. Le associazioni auspicano che le gare vengano vinte dagli attuali gestori a fronte però di un più giusto e adeguato onere concessorio, oggi irrisorio rispetto agli utili ricavabili. Si ricorda che a fronte di almeno 3.000 euro di costo all’utente per ciascuna attrezzatura con posto auto a stagione, una concessione può gravare sull’operatore appena per 15.000 euro l’anno!
- Verifica dello stato proprietario reale tra demanio marittimo, demanio comunale e aree private per evitare l’uso privato di aree pubbliche in assenza di concessione. A noi risulta che non sia mai stata rilasciata una concessione nell’area di accesso al mare dalla strada che arriva fino al cancello per andare alla chiesetta. Come ci risulta che sui terreni oggetto di donazione al Comune di Ancona da parte di un privatoi (vedi delibera Consiglio Comunale n.417 del 14.7.1969) – e che farebbero parte delle concessioni di due stabilimenti viciniori – sussista un “vincolo perpetuo ed assoluto di inedificabilità comprensivo del divieto di installare qualsiasi opera od attrezzatura anche a carattere provvisorio e precario, così in superficie come nel sottosuolo, e di inalienabilità per destinare il terreno donato ad uso pubblico e perpetuo”, contrariamente a quanto sembra in essere.
- Ulteriore riduzione dei parcheggi a valle e potenziamento dell’utilizzo della navetta dal parcheggio a monte e realizzazione del percorso pedonale a fianco della strada di accesso alla baia come previsto dal progetto ITI.
- Effettivo e continuo controllo della Capitaneria di Porto sul rispetto degli obbligatori cinque metri di libero transito dalla battigia, previsto per legge. Si ricorda che in caso di riduzione stagionale della spiaggia, deve essere proporzionalmente ridotta l’area della concessione e/o della proprietà privata.
- Istituzione di un parco marino, che sia una Area Marina Protetta del Conero (su cui fu impedito dalla precedente amministrazione comunale il legittimo esercizio di un referendum popolare tra i cittadini) o la parte marina di un Parco Nazionale del Monte Conero. Tale soggetto dovrebbe consentire di monitorare ed organizzare sia l’ormeggio delle imbarcazioni da diporto che il prelievo, spesso abusivo, del mosciolo selvatico, ormai soggetto a concreto rischio di scomparsa assieme ad altre specie rare e protette.
Associazione Culturale Ankon Nostra, Associazione No fumi ODV, Circolo Naturalistico “Il Pungitopo”, Comitato Mezzavalle Libera, Comitato Porto Storico Ancona, Italia Nostra Ancona, Portonovo per tutti, Salviamo il Paesaggio, WWF.
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